Il 18 giugno di ogni anno si celebra la Giornata della Gastronomia sostenibile. Un evento divenuto occasione per riflettere sul rapporto tra produzione e consumo di cibo e tutela dell’ambiente.

In Italia, come all’estero, la ricorrenza ha dato il via a nuove pratiche alimentari, orientate ad una maggiore attenzione alla qualità del cibo e al benessere del pianeta.

La Giornata Mondiale della Gastronomia sostenibile

Evitare gli sprechi, mangiare cibo sano e produrlo senza inquinare. Sono solo alcuni degli obiettivi che l’ONU ha chiamato in gioco quando, nel 2016, ha istituito la Giornata Mondiale della Gastronomia sostenibile. E per raggiungerli, ognuno di noi è chiamato a contribuire.

Alla realizzazione e diffusione della Giornata dedicata a gastronomia e sostenibilità lavorano non solo l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ma anche FAO, UNESCO e Governi degli Stati Membri dell’ONU, nonché cittadini e associazioni. L’impegno è mirato a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della buona cucina e della sana alimentazione, della sostenibilità ambientale e della valorizzazione di prodotti locali e tradizioni culinarie.

Perché è nata

La ricorrenza è nata per riconoscere il ruolo delle pratiche e delle tradizioni gastronomiche sull’espressione e valorizzazione delle peculiarità naturali e culturali delle varie parti del mondo. Mira a sottolineare, al contempo, l’importanza del rapporto tra cibo e ambiente, con il fine di trovare quel giusto equilibrio che consente di mantenere sani sia l’uno, che l’altro.

La Giornata internazionale della Gastronomia sostenibile, che si celebra pochi giorni dopo la Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare e dopo la Giornata Mondiale della Biodiversità,  rappresenta l’occasione per un momento collettivo di riflessione e sensibilizzazione su molti temi collegati agli obiettivi globali fissati dall’Agenda 2030.

Chiama in causa, in particolare, la rilevanza della cucina locale, della stagionalità dei prodotti, delle modalità di coltivazione, produzione e distribuzione degli alimenti. Si interroga, e vuole farci interrogare, su quali siano le pratiche più idonee per far in modo che il cibo sia sufficiente in ogni parte del mondo e che arrivi nei nostri piatti senza danneggiare la nostra salute e rispettando l’ambiente.

La gastronomia sostenibile in Italia

L’Italia ricopre senza dubbio un ruolo rilevante rispetto alla gastronomia sostenibile. Il nostro paese è tra quelli in cui è più elevata la produzione e la distribuzione di prodotti biologici e a filiera corta. Sono, inoltre, numerosi gli alimenti e le bevande Made in Italy, che vantano riconoscimenti per la loro alta qualità e per l’accuratezza dei controlli sulla produzione. Si pensi ad esempio alle certificazioni DOC, DOP, IGP e IGT di innumerevoli prodotti locali, come parmigiano, prosciutto crudo, nocciole, aceto, vini e spumanti, giusto per citarne alcuni.

In aggiunta, vi sono ben  3 città italiane che l’UNESCO ha ammesso nella Rete delle Città Creative per la gastronomia. Si tratta di Alba in Piemonte, Bergamo in Lombardia e Parma in Emilia Romagna. Sono entrate nel prestigioso elenco delle Creative Cities of Gastronomy per l’impegno profuso nella tutela delle eccellenze alimentari locali e nella organizzazione di eventi e programmi educativi con focus su educazione alimentare, qualità dei prodotti, promozione di stili di vita eco-friendly, pratiche agricole sostenibili.

Come celebrare la Giornata della Gastronomia sostenibile

Per celebrare l’importanza della gastronomia e della sostenibilità, il loro stretto rapporto e l’impatto che hanno sulla salute del pianeta terra, della natura e dell’essere umano, possiamo impegnarci in semplici azioni. Ecco alcune strategie alla portata di tutti:

Non dimenticare le ricette della nonna

Tradizioni culinarie, ingredienti segreti, ricette e metodi di cottura di un tempo sono utili per mettere in tavola prelibatezze gastronomiche senza eccedere nello spreco di risorse e di cibo. Riutilizzare gli avanzi del giorno prima per proporre un nuovo piatto e ridurre spreco di cibo e aumento dei rifiuti, ma anche tecniche antiche di conservazione degli alimenti sono altre strategie che aiutano a rispettare gli alimenti e il pianeta.

Condurre uno stile di vita sostenibile, non solo in cucina

Evitare gli sprechi di energia elettrica, andare a fare la spesa o al ristorante muovendosi a piedi, in bus o con veicoli che si ricaricano elettricamente, ridurre il consumo di acqua, spegnere gli elettrodomestici quando non servono, acquistare prodotti senza imballo. Sono praticamente infiniti i modi in cui è possibile mettere in atto pratiche green e sostenibili in tutte le azioni connesse con cucina e gastronomia.

Informarsi e promuovere

Tenersi informati sul tema e poi condividere il messaggio con amici e familiari, aiuta a sensibilizzare quante più persone possibili e a promuovere comportamenti etici, attenti e responsabili, nel momento in cui si acquista, si prepara e si consuma il cibo.

Sostenere le produzioni locali

Scegliere dove acquistare gli alimenti gioca un fattore chiave. Fare la spesa presso piccoli produttori e agricoltori o scegliere prodotti a km 0 consente di supportare quelle piccole realtà che producono minori quantità di cibo, utilizzano meno risorse e riducono, pertanto, i consumi energetici ed idrici.