La Giornata Mondiale dell’Alimentazione (GMA) lunedì 16 ottobre 2023 ha come tema l’acqua, elemento indispensabile per la vita, presente nel cibo che mangiamo e perfino degli abiti che indossiamo. Perché tutti i processi produttivi, anche quelli energetici, richiedono acqua. Scopri come contribuire alla causa con azioni consapevoli e con scelte alimentari sostenibili ed eque.

Dopo la Giornata Mondiale dell’Acqua, celebrata il 22 marzo scorso, lunedì 16 ottobre torna all’attenzione pubblica il tema delle risorse idriche. L’acqua compone oltre il 50% del nostro organismo e ricopre circa il 71% della superficie della Terra, ma appena il 2,5% del totale è potabile e adatta all’uso agricolo/industriale.

Vediamo quindi come è lo stato di salute dell’elemento alla base della piramide alimentare, nonché forza motrice economica e naturale.

Focus sulle criticità più urgenti

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione metterà a fuoco alcune situazioni che rendono critico il tema delle riserve dell’acqua, quali ad esempio l’esponenziale crescita demografica, l’urbanizzazione incontrollata e la crisi climatica. Tali fattori hanno come conseguenze numeri allarmanti:

  • -20% di risorse di acqua potabile pro-capite negli ultimi decenni;
  • 2,4 miliardi di persone vivono in zone a stress idrico, ovvero con insufficiente accessibilità alla risorsa acqua;
  • 72% del consumo d’acqua dolce a livello globale è dovuto a pratiche di agricoltura intensiva nei Paesi industrializzati;
  • 600 milioni di persone dipendono, in parte o in toto, da sistemi alimentari acquatici e sono esposte agli effetti dell’inquinamento e delle pratiche di sfruttamento degli ecosistemi.

In sintesi, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione richiama l’attenzione della società civile, delle istituzioni e dei governi sul fatto che l’acqua non è infinita e che ogni goccia conta.

Giornata Mondiale dell’Alimentazione per i Giovani: le iniziative da non perdere

La cerimonia di apertura della Giornata Mondiale dell’Alimentazione è in programma il 16 ottobre alle ore 10 presso la sede della FAO a Roma. L’appuntamento più atteso tuttavia, visto il target al quale è rivolto, è la terza edizione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione per i Giovani (giovedì 19 ottobre alle ore 14). Sono infatti le nuove generazioni quelle chiamate a fare fronte alle situazioni più urgenti in materia di clima, sostenibilità economica e conservazione delle risorse naturali essenziali.

Per l’occasione chef, influencer e ospiti speciali saranno protagonisti di dimostrazioni e di interventi per stimolare i partecipanti a dialogare e a proporre idee a favore delle risorse idriche. Nel corso della giornata è in programma anche l’esibizione dal vivo della Piccola Orchestra di Tor Pignattara & Friends.

Inoltre, dal 16 al 20 ottobre, per i gruppi è possibile prenotare una visita alla sede della FAO e partecipare alla foto-mosaico, e visitare la mostra della Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

Giornata Mondiale dell’Alimentazione: come fare la propria parte?

Se da un lato i governi sono chiamati a supportare strategie di cambiamento, investendo su tecnologie innovative e sullo sviluppo delle competenze e incentivando un utilizzo più efficiente delle risorse idriche, dall’altro tutti siamo chiamati a tenere comportamenti sostenibili ed equi:

  • Scegli prodotti freschi: la loro produzione generalmente richiede quantità d’acqua minori rispetto agli alimenti lavorati e industriali, inoltre sono alla base di una dieta equilibrata che preserva la nostra salute e favorisce la biodiversità;
  • Non sprecare il cibo: lo spreco alimentare ha come conseguenza lo spreco di risorse idriche. Acquista solo il necessario e impara a riutilizzare gli avanzi con una nuova ricetta in cucina o facendo compost;
  • Sostieni la pesca eco: scegli pesce che sia stato catturato o allevato in modo sostenibile, come da marchio certificato;
  • Usa abiti in fibre naturali: il cotone o la lana sono preferibili ai tessuti sintetici che durante il lavaggio rilasciano microplastiche che, disperdendosi nei nostri sistemi idrici, finiscono nelle filiere alimentari;
  • Risparmia acqua ed energia: non lasciare i rubinetti aperti oltre lo stretto necessario, abbrevia il tempo delle docce e usa acqua piovana o riciclata dalla cottura delle verdure (non salata) per innaffiare le piante.

Il fine ultimo comune a governi e popolazioni è quello di riuscire a produrre cibo e materie prime agricole con minori quantità di acqua, garantendo al contempo che venga distribuita equamente senza lasciare indietro nessuno.