Oggi 22 maggio 2023, si celebra la Giornata Mondiale della Biodiversità: una ricorrenza voluta dalle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione di istituzioni e società civile sulle varie forme di biodiversità, da quella animale a quella alimentare.
Ogni forma di biodiversità rappresenta un insieme del tutto: proteggerla è dunque un vantaggio per l’intero ecosistema globale, sempre più spesso alterato da attività umane intensive e dai conseguenti cambiamenti climatici. Motivo per cui si rende necessario riflettere sulle conseguenze di azioni sconsiderate. Alcuni esempi sono deforestazione, monocolture intensive, urbanizzazione a-programmatica, inquinamento, caccia e pesca deregolamentate, o inserimento di specie esotiche invasive.
Cos’è la biodiversità in breve e perché è importante?
Il termine biodiversità fu usato per la prima volta dall’entomologo americano Edward Osborne nel 1988. Da allora il significato è rimasto invariato: descrive collettivamente la varietà di forme degli organismi viventi nei rispettivi ecosistemi e le interazioni tra di loro.
Perché è importante la biodiversità? Perché la salvaguardia dell’unicità e dei legami reciproci tra organismi e habitat riduce l’impatto dei rischi naturali e ci supporta nella lotta al cambiamento climatico.
La biodiversità è uno strumento di attuazione pratica del principio di equità e giustizia dal punto di vista economico, sociale e della salute per tutti gli esseri umani sul Pianeta.
Perché la Giornata Mondiale della Biodiversità si festeggia il 22 maggio?
La Giornata Mondiale della Biodiversità, che segue sul calendario la Giornata Mondiale dell’Acqua e la Giornata Mondiale della Terra, si celebra il 22 maggio perché proprio in questa data, nell’anno 1992, fu adottata per la prima volta la Convenzione per la Diversità Biologica.
Questo testo è ancora quello di riferimento per le Nazioni Unite e serve a monitorare i problemi legati alla perdita della biodiversità, portandoli all’attenzione consapevole di governi, organizzazioni e popolazioni.
Qual è il tema della Giornata Internazionale della Biodiversità 2023?
“Il nostro cibo, la nostra salute e la nostra biodiversità” è il tema della Giornata Mondiale della Biodiversità 2023.
La finalità è quella di mettere in evidenza come la sparizione di specie e habitat locali impattino negativamente sulla sicurezza alimentare e, conseguentemente, sulla salute umana.
L’attuale sistema di coltivazione, trasporto e consumo di cibo è vizioso: circa un terzo della produzione alimentare diventa scarto (pari a circa il 50% delle calorie prodotte), mentre miliardi di persone sono escluse da un fabbisogno alimentare corretto.
In questo modo non soltanto si crea disparità sociale, ma si contribuisce ad accelerare le conseguenze del cambiamento climatico.
Cosa fare per contribuire alla salvaguardia della biodiversità?
Quali sono le contromisure da mettere in campo per dare un contributo attivo alla Giornata Mondiale della Biodiversità?
A livello globale, l’Agenda 2030 con i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile è un faro che dovrebbe guidare le scelte strategiche dei governi locali. In tale ottica vanno visti anche gli studi per attutire gli impatti dell’urbanizzazione, con lo sviluppo di smart city sempre più green cities e resilienti ai cambiamenti. Anche le diffuse e innovative politiche di mobilità sostenibile vanno lette come azioni pratiche di contrasto allo sfruttamento sconsiderato delle risorse, a sostegno di un impegno collettivo più lungimirante.
La strada per migliorare lo stato di salute a livello globale è unica: dovremmo arrestare rapidamente ogni tipo di pratica dannosa per l’ambiente, promuovendo modelli sostenibili per la produzione e il consumo.
8 buone pratiche per partecipare attivamente alla Giornata Mondiale della Biodiversità
Scendendo a livello più pratico, cosa può fare ciascuno di noi individualmente per sostenere il principio della biodiversità?
Considerando il tema dell’edizione 2023, cominciamo a dare il giusto valore al cibo, anche nell’ottica di un miglioramento della salute di ogni essere umano. Ecco 8 pratiche da fare oggi e da prendere come buone abitudini di vita:
- Comprare alimenti stagionali;
- Mangiare cibi locali;
- Evitare l’eccessivo consumo di carne;
- Ridurre lo spreco di cibo;
- Compostare gli scarti del cibo;
- Utilizzare contenitori e sacchetti riutilizzabili e riciclabili;
- Evitare la plastica usa-e-getta;
- Sostenere e promuovere la biodiversità locale e indigena per l’alimentazione.