Ogni anno, il 23 maggio, viene celebrata la Giornata Mondiale delle Tartarughe, istituita nel 1990 dall’American Tortoise Rescue (ATR), organizzazione no-profit nata per garantire a questa specie longeva, eppur così delicata, attenzione e protezione.
La necessità dell’istituzione della Giornata Mondiale delle Tartarughe è stata recentemente suffragata da un grido di allarme lanciato dal WWF. Secondo un loro rapporto, oltre il 70% degli esemplari presenti nei mari è in pericolo di estinzione. E questo nonostante i carapaci siano tra gli animali più longevi e antichi al mondo, esistono infatti da oltre 150 milioni di anni.
Ogni anno, con questa giornata mondiale, vengono ricordate le cause di tale disastro: dalla pesca alla caccia, dal surriscaldamento del mare all’inquinamento, fino alla presenza di tonnellate di plastica che le tartarughe ingeriscono accidentalmente.
Quanti tipi di tartarughe esistono?
Oggi nei mari sono presenti sette specie:
- Tartaruga Liuto;
- Tartaruga Caretta Caretta;
- Tartaruga Verde;
- Tartaruga Embricata;
- Tartaruga Bastarda Olivacea;
- Tartaruga a Dorso Piatto;
- Tartaruga di Kemp.
La particolarità di questi animali è che, ogni anno, gli esemplari femmine sono solite ritornare alla spiaggia natìa, o in altra limitrofa, per deporre le uova. Queste spiagge si trovano per lo più in luoghi dal clima molto temperato e spesso sono davvero mozzafiato.
Quali sono le spiagge da visitare per la Giornata Mondiale delle Tartarughe
Tra le migliori spiagge al mondo dove poter vedere le tartarughe e magari nuotarci insieme, c’è Quinta Playa, sull’isola Isabela, nelle Isole Galapagos. Qui, il momento migliore per gli avvistamenti va da dicembre a marzo.
C’è poi la Grande barriera corallina australiana, che conta sei specie presenti, con un’alta possibilità di avvistamento nel periodo che va tra maggio e ottobre.
Infine, vanno citate anche l’atollo di Ari nelle Maldive, l’isola di Maui alle Hawaii, Marsa Alam in Egitto, e l’isola di Sipadan in Malesia.
Dove è possibile avvistare le tartarughe in Italia
Tra i luoghi italiani preferiti dalle tartarughe ci sono sicuramente molti lidi che si fregiano del riconoscimento della Bandiera blu, come alcune spiagge della Sardegna (ad esempio, il territorio di Domus De Maria in provincia di Cagliari). A Salerno, invece, i posto giusto è il lido di Acciaroli, a Reggio Calabria la costa Gelsomini, per la Toscana la spiaggia grossetana della Feniglia e, infine, il tratto di costa del Salento.
Tuttavia, il luogo migliore dove avvistarle è certamente la Sicilia, ritenuta dagli esperti l’isola delle tartarughe e facilmente raggiungibile tramite traghetto. In particolare, l’isola dei Conigli di Lampedusa è zona di regolare deposizione delle uova delle Caretta Caretta.
A Lampedusa si trova anche il Lampedusa Turtle Rescue, centro di recupero per eccellenza delle Caretta Caretta. Il centro è aperto alle visite e al suo interno si può scoprire di più sui rischi che la specie corre, ma anche ammirare gli esemplari nuotare nelle vasche della riabilitazione, curate dai volontari del centro, in attesa di ritornare in mare libero.
Quali sono le regole da rispettare se si avvista un nido di tartarughe
Se durante un vostro viaggio in località italiane vi capitasse di vedere delle tartarughe marine o un loro nido, sappiate che esistono delle regole da seguire, attentamente indicate dal WWF:
- Osservare da una distanza di almeno 10 metri, e limitare qualsiasi fonte di disturbo, come flash e dispositivi luminosi;
- Nel caso di una tartaruga in difficoltà, contattare il Servizio di pronto intervento tartarughe nazionale o la Capitaneria di Porto;
- Se si vede una tartaruga marina che sta deponendo o ha già deposte le uova, avvertire la Capitaneria di Porto. Anche in caso di ritrovamento di tracce di tartaruga sulla spiaggia;
- Infine, regola d’oro, non disturbare i nidi all’interno delle recinzioni predisposte dai centri di recupero e delle autorità locali.