Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 tornano le Giornate FAI di Primavera: un’opportunità unica per scoprire tesori artistici e naturali in tutta Italia. Saranno 750 i siti eccezionalmente aperti al pubblico, in 400 località di 20 regioni, alcuni dei quali autentici gioielli del nostro patrimonio culturale e ambientale.

Ville e palazzi storici, giardini e biblioteche, edifici militari e luoghi di lavoro, sono solo alcuni esempi di luoghi visitabili in occasione del prossimo appuntamento con le Giornate FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano).

Il fil rouge sarà sempre lo stesso: svelare l’identità nascosta e la ricchezza unica del patrimonio di arte, storia e natura disseminato in ogni angolo del Bel Paese.

Come si partecipa alle Giornate FAI di Primavera?

La partecipazione alle aperture straordinarie è diversificata a seconda del luogo scelto. Nella maggior parte dei casi non è obbligatoria la prenotazione online: è sufficiente presentarsi in loco durante gli orari di apertura e accedere fino all’esaurimento dei posti disponibili.

Vi sono però alcuni luoghi FAI, soprattutto quelli situati nelle grandi città e laddove espressamente indicato, per i quali la prenotazione è consigliata/obbligatoria, perché garantisce l’ingresso.

Chi prenota online dona contestualmente il proprio contributo. Mentre gli iscritti al FAI beneficiano dell’ingresso prioritario e dell’accesso esclusivo per la partecipazione alle visite (è necessario presentare la tessera FAI).

Giornate FAI di Primavera 2023: tra storia e curiosità

Impossibile elencare tutte le 750 ‘chicche’ che si mostreranno al pubblico sabato 25 e domenica 26 marzo. Alcune si trovano nelle più celebri città d’arte, altre si rivelano come gioielli nascosti grazie al lavoro dei 7500 volontari impegnati.

  • A Milano si potranno visitare gli spazi della storica sede Rai di corso Sempione, realizzata nel 1939: un tuffo nella storia della comunicazione italiana per capire come si lavorava e si registrava in TV.
  • In provincia di Milano, a Corsico, apre le porte il Centro culturale Ikeda per la pace: il più grande centro buddista d’Europa.
  • A Roma passeggiata storica nel giardino di Villa Bonaparte: da qui passarono nel 1870 le truppe del Regno d’Italia per aprire la celebre Breccia di Porta Pia.
  • A Napoli, apre le porte Palazzo Salerno, in piazza del Plebiscito, oggi sede del Comando Forze operative del Sud: costruito nel 1775, ha al suo interno due giardini con una spettacolare vista sul golfo.
  • A Palermo, visita emozionante a un luogo che ha segnato la storia recente dell’Italia: l’Aula Bunker costruita nel 1985-86 all’interno del carcere dell’Ucciardone, sede del Maxiprocesso.

Il programma completo delle aperture di sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 è visionabile sul sito Giornate FAI.

Bella e fragile: il FAI racconta l’Italia

Le Giornate FAI servono ad accendere un faro non soltanto sulla bellezza dell’Italia, ma anche sulle sue fragilità territoriali. Per tale motivo alcune visite sono incentrate su luoghi colpiti da calamità naturali.

Tra i più tristemente celebri c’è anche Vajont, paese costruito alla fine degli anni ’60 del XIX secolo per accogliere gli abitanti della valle colpiti dall’omonima tragedia della diga, della quale ricorre il 60° anniversario.

Nelle Marche, regione di grande richiamo turistico per i paesaggi naturalistici di grande impatto e per la presenza di borghi spettacolari e scenografici, i visitatori potranno vedere le ferite lasciate dal sisma del 2016 sulla Basilica di San Nicola a Tolentino e quelli derivanti dal dissesto idrogeologico e dai cambiamenti climatici come a Barbara in provincia di Ancona, territorio colpito dall’alluvione del fiume Misa.

Le Giornate FAI sono un evento importante per la raccolta di fondi destinati alla tutela del patrimonio di interesse nazionale: per sostenere la missione del FAI ai partecipanti è richiesto un contributo libero di minimo 3 euro.