Il Giro del Delfinato è una corsa ciclistica che si svolge ogni anno nella provincia storica del Delfinato, in Francia. Si tratta di un terreno di prova prima del famigerato Tour de France e di un evento imperdibile per gli amanti della bicicletta.
Dopo il Giro d’Italia, ecco un altro evento che gli amanti del ciclismo non perderanno! Dal 4 all’11 giugno si svolgerà il Giro del Delfinato, come di consueto tre settimane prima rispetto al Tour de France. Scopriamo insieme la storia e il percorso completo del 2023.
La storia del Giro del Delfinato
La storia del Giro del Delfinato inizia nel 1947, quando Georges Cazeneuve, membro del consiglio d’amministrazione del giornale Le Dauphiné libéré, ebbe l’idea di organizzare una nuova gara ciclistica. All’epoca, il ciclismo era, insieme alla boxe, lo sport più popolare in Francia.
Cazeneuve (che rimase direttore della corsa fino al 1980) decise di chiamare la nuova gara Critérium du Dauphiné Libéré, immaginandola come una prova a tappe attraverso i territori dell’antica regione del Delfinato (gli odierni dipartimenti dell’Isère, della Drôme e delle Alte Alpi), da correre nel mese di giugno, poco prima del Tour de France.
Il percorso includeva (e tutt’ora include) tappe in montagna e arrivi in salita, motivo per il quale molti da sempre lo considerano un’ottima prova di preparazione al Tour de France.
Il successo del Giro del Delfinato crebbe negli anni e sono tantissimi i campioni che hanno trionfato sulla gara. Tra questi: Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Miguel Indurain e Lance Armstrong. Alcuni sono riusciti anche a vincere il Giro del Delfinato e il Tour de France nello stesso anno, come ad esempio Louison Bobet, Luis Ocaña e Geraint Thomas.
A cavallo tra il 1969 e il 1970 la corsa cambiò nome in Circuit des Six Provinces, per poi tornare alla denominazione originale. Tra il 2005 al 2008 viene inserita nel calendario UCI ProTour; nel 2009 è entrata nel calendario mondiale UCI, e nel 2011 in quello dell’UCI World Tour. Nel 2010 la gara cambia di nuovo nome in Critérium du Dauphiné, a seguito della cessione da parte del gruppo editoriale del Dauphiné libéré all’Amaury Sport Organisation.
L’evento attira ogni anno migliaia di appassionati di ciclismo. Proprio per questo, sono tantissime le città che chiedono di rientrare tra le tappe del percorso. Inoltre, il Giro del Delfinato è anche un’occasione per collaudare il frutto dei progressi tecnologici legati alle apparecchiature di trasmissione in altitudine e alle attrezzature per il ciclismo.
Il percorso completo del 2023
Il percorso del Giro del Delfinato di quest’anno prevede la partenza a Chambon-sur-Lac. Dopo essere arrivati a Brassac-les-Mines, si proseguirà verso La Chaise-Dieu per 2.860 metri di dislivello e di seguito a Monistrol-sur-Loire – Le Coteau.
Si percorreranno poi ben 31 chilometri da Cours a Belmont-de-la-Loire e le strade contraddistinte da numerose salite che da Cormoranche-sur-Saône portano a Salins-les-Bains. Seguiranno le tappe considerate più dure, cioè quelle di La Nantua – Crest-Voland con Col des Aravis e Côte de Notre-Dame-de-Bellecombe,
Le altre tappe saranno quella di Porte-de-Savoie fino a Col de la Croix de Fer, e poi ancora a Col de la Madeleine e Col du Mollard. Il Giro del Delfinato di quest’anno terminerà con la Le Pont-de-Claix – La Bastille Grenoble fino al traguardo a Chambon-sur-Lac.
Durante l’occasione, il pubblico avrà modo di vedere i leader delle diverse classifiche indossare maglie di differenti colori. La maglia gialla va a chi è alla guida della classifica generale, e quella verde va al leader della classifica a punti. Invece, la maglia a pois va a chi è a capo della classifica degli scalatori, mentre quella bianca va al leader under 25.
Gli amanti del ciclismo avranno modo di imbracciare le proprie biciclette e seguire il Giro del Delfinato lungo le diverse tappe. Ma anche chi vive in città può trovare nella bicicletta un mezzo di trasporto divertente, ecologico ed economico, che permette di evitare i disagi del traffico e delle ztl. Un’ottima soluzione ai problemi della mobilità quotidiana è data, quindi, dai servizi di bike sharing, ormai presenti in moltissime città.