Google Green Light: il progetto che sfrutta l’intelligenza artificiale per ridefinire la nostra esperienza su strada, ottimizzando il traffico urbano e riducendo le emissioni di CO2.
38 ore in un anno: questa è la media tutta italiana del tempo che perdiamo imbottigliati nel traffico, stando ai dati della Commissione europea. Un lasso di tempo significativo per noi, ma soprattutto per il pianeta.
Le grandi metropoli, con i loro flussi di traffico congestionati, infatti, sono tra i principali responsabili della maggior parte delle emissioni di CO2 nell’aria. E i punti più critici per l’ambiente sembrerebbero essere gli incroci: secondo gli studi riportati da Google, i continui arresti e avvii che si verificano in queste zone delle città genererebbero un inquinamento 29 volte superiore rispetto a quello prodotto in altre strade.
In questo problematico contesto, si inserisce il tentativo dei team di ricerca di Google di contrastare la crisi climatica sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale.
Green Light: meno inquinamento con i semafori intelligenti
Green Light è il progetto innovativo di Google, studiato appositamente per ottimizzare i piani semaforici agli incroci delle metropoli, al fine di ridurre l’impatto ambientale del traffico e, di conseguenza, alleviare il caos stradale e rendere le nostre città sempre più smart.
Il cuore del progetto è un algoritmo avanzato che analizza i dati del traffico e la programmazione dei semafori, integrando le informazioni fornite da Google Maps sui tempi medi di percorrenza su specifici tratti di strada, nonché sui tempi d’attesa causati dalla congestione del traffico in prossimità dei semafori.
Questo algoritmo predittivo, anticipando il flusso del traffico, coordina i semafori per minimizzare le soste e massimizzare l’onda verde.
Il progetto è attivo in 70 incroci di 12 città di diverse parti del mondo (da Manchester a Rio de Janeiro, da Haifa a Bali) e sta già portando i suoi frutti: nelle intersezioni in cui opera l’algoritmo, Google ha registrato una riduzione dal 10 al 20% delle emissioni. Ma l’obiettivo del progetto è ben più ambizioso: Google vuole infatti arrivare, entro il 2030, a risparmiare una giga tonnellata di emissioni “inutili”.
L’impegno di Google contro la crisi climatica
Le iniziative di Google per contribuire a contrastare gli effetti della crisi climatica non si esauriscono nel progetto Green Light. Il colosso statunitense sta concentrando i suoi sforzi nel favorire la mobilità sostenibile, promuovendo l’adozione di veicoli elettrici e implementando pratiche volte a ridurre le emissioni nocive.
In questo contesto, ad esempio, Google ha recentemente potenziato il suo Maps, introducendo nuove funzionalità che, sfruttando le risorse dell’intelligenza artificiale, aiutano gli automobilisti a trovare servizi per la ricarica elettrica dei loro veicoli a zero emissioni.
Un altro esempio tangibile di questo impegno è l’inserimento di uno strumento in Google Search che calcola il costo di mantenimento di un veicolo elettrico, basandosi sul consumo energetico annuale. Lo strumento, al momento disponibile solo in alcuni paesi, appare in automatico ogni volta che si cercano informazioni su auto elettriche o termiche, fornendo indicazioni preziose per promuovere una transizione verso opzioni di mobilità più sostenibili.