Si parla già da qualche tempo della possibilità di utilizzare tecnologie di guida assistita anche per le moto. Vediamo quali sono le ultime novità dal mondo delle due ruote.
Quando parliamo di guida assistita ci riferiamo ad una serie di sistemi, definiti ADAS (Advanced Driver Assistance System), che mediante l’utilizzo di sensori particolari offrono un aiuto essenziale mentre si guida. Si tratta perlopiù di telecamere e dispositivi di localizzazione che controllano la situazione di traffico nei pressi del veicolo. In determinate situazioni, gli ADAS forniscono avvisi, supporto o intervento automatico, migliorando la sicurezza, la comodità e l’efficienza durante la guida. Da qualche tempo, oltre all’installazione nelle auto, inizia a diventare concreta la possibilità di usare queste tecnologie anche sulle moto. Entriamo nel dettaglio.
Guida assistita per le moto: i brevetti depositati da Honda
Una moto a guida automatica, in grado di intervenire per evitare una caduta o un incidente? Si, è questo l’obiettivo di colossi del settore come Honda. Il veicolo a due ruote non potrà prendere il controllo assoluto, ma gli ADAS entreranno in funzione solo in caso di necessità. I sistemi della casa giapponese combinano telecamere, radar e LIDAR (Light Detection And Ranging): la loro azione combinata raccoglie informazioni, elaborate da una serie di moduli informatici, determinando interventi su acceleratore, freni o sterzo.
Inoltre, sono presenti anche sensori di velocità, accelerazione e frenata, oltre al GPS. Una videocamera rivolta verso il conducente e sensori di pressioni presenti nella sella, nelle impugnature del manubrio e nelle pedane valutano la distribuzione dei pesi e la postura di chi guida e del passeggero. In questo modo, viene considerata la loro influenza sul comportamento del veicolo.
La moto così progettata può mettere a disposizione:
- il controllo della velocità di crociera adattivo;
- l’assistenza al mantenimento della corsia;
- il cambio di corsia automatico;
- il superamento automatico di veicoli che procedono a bassa velocità.
Il progetto “Robo-Rider”
Uno dei progetti più significativi con riferimento invece alla guida autonoma sulle due ruote è il “Robo-Rider“, coordinato dal Politecnico di Milano in collaborazione con Energica Motor Company, nato all’interno del Centro nazionale mobilità sostenibile (più precisamente nel filone dedicato a veicoli autonomi e connessi). Come ha spiegato Giulio Panzani, Professore del Politecnico di Milano, al podcast Smart City, l’obiettivo è questo: applicare il paradigma della guida autonoma ad una moto completamente senza pilota.
Le ricadute dirette della guida autonoma, molto interessanti rispetto al contesto urbano che sta cambiando, sono legate a diverse situazioni del nostro quotidiano. Pensiamo al trasporto delle merci senza avere a bordo l’utente, che potrebbe semplificare e ottimizzare il flusso di consegne. Questa tecnologia potrebbe inoltre essere utilizzata nella redistribuzione e ricollocamento delle flotte di veicolo usate nella mobilità condivisa, che hanno un problema: durante il giorno i veicoli possono ammassarsi in una zona, ma di notte devono essere ricollocati in città. Poterlo fare in automatico, lasciando che la moto guidi da sola, potrebbe essere un vantaggio.
Cosa cambia rispetto alla guida autonoma a bordo di un auto? Il paradigma generale di fatto è lo stesso: tra auto e moto l’impostazione di come si sviluppa la guida autonoma è simile. Tuttavia, quando parliamo di guida autonoma sulle due ruote ci sono sfide diverse. Una di queste, forse la più ostica, riguarda la progettazione del veicolo, che non ha quelle capacità di spazio e collocamento dei dispositivi di guida autonoma come può averla invece un’automobile.
Grazie ad una moto di questo tipo si potrebbero inoltre sviluppare sistemi di guida assistita per le moto più tradizionali. Si tratterebbe di una ricaduta indiretta della tecnologia, non un’applicazione diretta. La moto dunque potrebbe avere degli automatismi che intervengono in situazioni pericolose, come ad esempio quando scivola una ruota e in generale quando ci sono problemi con il comportamento del veicolo.