Molti strumenti per la smart mobility sono attualmente costosi e inaccessibili a tanti cittadini italiani. Il motore termico a pistoni opposti potrebbe essere una soluzione ideale, capace di rispondere alle esigenze della sostenibilità e dei consumatori.

Con la progressiva introduzione di veicoli green, il ciclo di vita del motore termico sembra essere arrivato al suo termine, tanto che l’Europa vorrebbe sostituirlo completamente entro il 2035.

Nonostante i sempre maggiori servizi di ricarica elettrica, l’autonomia delle auto elettriche e il costo delle auto ibride sono solo alcune delle criticità che stanno rallentando la transizione ecologica e stanno facendo pensare a soluzioni alternative. Tra queste il motore a pistoni opposti proposto dall’azienda statunitense Achates Power.

La storia del motore termico a pistoni opposti: un progetto che risale agli inizi del 1900

Il prodotto dell’impresa americana non è una novità, poiché il progetto del motore termico a pistoni opposti circola e viene impiegato da molti decenni.

Tornando indietro nel tempo fino agli inizi del 1900, si può notare che l’azienda tedesca Junkers proponeva già questa tipologia di motore per mezzi di trasporto aeronautici e navali.

Anche l’italiana FIAT, nel 1927, sperimentò un motore a 6 cilindri e 12 pistoni opposti. Sfortunatamente l’azienda non riuscì a risolvere un problema di eccessivo surriscaldamento e dovette interrompere il progetto.

Qualche anno dopo, nel 1950, la Piaggio riuscì invece a dotare la sua Vespa Siluro di un motore a singolo cilindro e 2 pistoni opposti.

Il motore termico di Achates Power: di cosa si tratta?

Achates è un’azienda nata a San Diego, in California, che si è posta l’obiettivo di realizzare un motore termico a ridotto consumo e impatto ambientale.

Grazie alla collaborazione con un’altra azienda, Ricardo, in circa 20 anni è riuscita a produrre una soluzione interessante a 2 tempi, che è stata lanciata nel 2018.

Il motore Achates è a benzina, con accensione per compressione, a 3 cilindri e con pistoni opposti.

L’azienda ha preso un classico motore e gli ha tolto la testata, sostituendola con un altro blocco motore invertito, in modo da avere i pistoni allineati a due a due, che si avvicinano e si allontanano all’interno del medesimo cilindro.

Come funziona il motore termico Achates?

Il prodotto proposto da Achates vede i propri pistoni accoppiati allontanarsi in fase di espansione e avvicinarsi in fase di compressione.

Le pareti dei 3 cilindri presentano luci per l’ammissione e lo scarico e il carburante arriva al cilindro attraverso degli iniettori diametralmente opposti.

La configurazione del propulsore è definita “a lavaggio unidirezionale“.

L’azione dei cilindri può essere suddivisa in 3 sequenze:

  • Prima sequenza: cilindro 1 in fase di scoppio, cilindro 2 comincia la fase di compressione, cilindro 3 si espande;
  • Seconda sequenza: cilindro 1 si espande dopo lo scoppio, cilindro 2 termina fase di compressione, cilindro 3 è in fase di lavaggio;
  • Terza sequenza: cilindro 1 in lavaggio, cilindro 2 in scoppio e cilindro 3 comincia la fase di compressione.

Quali sono i vantaggi del motore termico a pistoni opposti?

La configurazione del motore termico creato dall’azienda Achates consente di trarre molti vantaggi che rendono questo strumento più sostenibile ed efficace.

La particolare sistemazione dei pistoni opposti, infatti, permette di sfruttare al meglio l’energia, mentre la mancanza della testata riduce l’area di dispersione del calore generato dalla combustione. Tutto questo consente di aumentare l’efficienza del motore e di limitare lo spreco e l’emissione di elementi inquinanti.

Con questo progetto, inoltre, è possibile sviluppare almeno un 270 CV con consumi del 20% inferiori a quelli di un classico motore a diesel.

Naturalmente queste sono solamente previsioni e il motore termico a pistoni opposti è ancora in fase di sviluppo. Dovrà superare una serie di test per essere considerato veramente un’alternativa concreta e più green al classico motore diesel.