Novità fiscale per il 2023: se si paga l’IVA oltre la soglia di legge sui costi di immatricolazione per la messa in strada del veicolo, allora scatta l’esenzione bollo. Lo ha stabilito l’Agenzia delle Entrate con l’istanza di risposta all’interpello n. 328 del 15 maggio 2023.

In altre parole, chi compra il veicolo con addebito dei costi di immatricolazione non paga l’imposta di bollo a patto che l’operazione suddetta sia assoggetta a IVA.

IVA su spese di immatricolazione? Allora niente bollo

Il riferimento è la risposta n. 328/2023 dell’Agenzia delle Entrate che ha come oggetto “Imposta di  bollo sui costi di immatricolazione di veicoli addebitati in fattura”.

In questo documento si chiarisce che se i costi di immatricolazione dei veicoli sono addebitati come rivalsa all’acquirente e riguardano il pagamento di operazioni assoggettate a IVA, allora rientrano nella casistica di esenzione dall’imposta di bollo.

Viceversa, se il pagamento include corrispettivi non soggetti a IVA, allora il pagamento del bollo è dovuto soltanto se le operazioni esenti Imposta sul Valore Aggiunto sono pari o superiori a 77,47 euro.

Riassumendo, l’Agenzia delle Entrate applica questa disposizione di deroga all’obbligo del pagamento bollo solo se sono presenti fatture che recano corrispettivi soggetti a IVA.

Qual è il caso che ha sancito la nuova esenzione dall’imposta di bollo?

Il caso esaminato nella già citata istanza di risposta è relativo a una concessionaria auto, la quale si avvale di un’agenzia esterna per le pratiche di immatricolazione. In particolare, per quelle dove i costi di messa in strada sono addebitati in fattura all’acquirente.

Come è noto, la normativa sul bollo prevede tale imposta, nella misura di 2 euro, per tutti gli atti e i documenti come indicati dall’articolo 1 del DPR n. 642 del 1972. Se l’importo è uguale o inferiore a 77,47 euro il bollo non è dovuto. Sulle fatture a carico del cliente relative a corrispettivi di pagamento assoggettati ad imposta sul valore aggiunto scatta l’esenzione dall’imposta di bollo. Se le fatture riguardano fatture con IVA o senza, l’imposta si applica solo se gli importi superano la soglia stabilita dal già citato DPR 642/1972.

Dall’imposta di bollo al bollo auto

A proposito di imposte legate alle vetture, la principale è certamente il bollo auto, di cui spesso ci si dimentica.
Come sempre, anche per il 2023 le scadenze della tassa automobilistica determinano il periodo massimo entro cui effettuare il pagamento del bollo, ovvero il mese successivo a quello in cui è avvenuta l’immatricolazione. Ciò è valido per le auto a motore endotermico, mente il bollo auto per le vetture elettriche o ibride è soggetto a esenzioni e riduzioni.