Molte persone superano i confini nazionali in auto per motivi di lavoro o per fare una vacanza. Sfortunatamente vi sono molti incidenti stradali all’estero di cittadini italiani: solo nel 2022 l’ASAPS ne ha registrati 39, di cui 26 in Europa. 

I tamponamenti e i sinistri stradali sono episodi traumatici che possono portare spaesamento e paura, soprattutto quando si viaggia lungo strade che non si conoscono, lontani dal proprio paese.

Oltre alla salute, i danni al veicolo spesso causano tanta preoccupazione. Fortunatamente, grazie a numerosi canali, è possibile chiedere un risarcimento adeguato, a seconda della situazione.

Naturalmente è necessario seguire un iter preciso, che può essere diverso a seconda del luogo dove ci si trova e del paese dove sono state immatricolate le auto coinvolte.

Cosa fare subito dopo l’incidente stradale estero?

Che tu sia diretto a un festival estivo in Europa o di ritorno a casa dopo un soggiorno nel Mediterraneo, è fondamentale adottare comportamenti corretti per ridurre al minimo il rischio di incidente. Ad esempio, contrasta i colpi di sonno alla guida e rispetta i limiti del tasso alcolemico.

Naturalmente tutto ciò non esclude con sicurezza l’incidente stradale, anche perché i fattori in gioco sono molteplici.

Se ti ritrovi in una situazione del genere, è importante sapere come comportarsi dopo un sinistro. Alcune operazioni sono logiche e vengono fatte sia in Italia che all’estero.

Prima di tutto, è importante raccogliere i dati dei veicolo che ha danneggiato la tua vettura, ad esempio scrivendo la targa e scattando delle foto alle parti colpite. Solo in questo modo avrai la possibilità di chiedere un indennizzo. Se viaggi molto, un consiglio è quello di fare un’assicurazione auto personalizzata per le tue esigenze.

Compila la constatazione amichevole, il cui modulo è simile in tutti i paesi dell’Europa, ed eventualmente confronta i vari campi con gli altri conducenti coinvolti.

A chi rivolgersi per richiedere il risarcimento?

Dopo l’incidente dovrai scrivere alla Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) solo tramite il Portale Unico (dal 2020 non sono ammessi altri canali) e indicare i seguenti dati:

  • Data dell’incidente;
  • Ora dell’incidente;
  • Luogo dell’incidente;
  • Estremi della vettura responsabile del danno (targa, modello, stato immatricolazione etc.);

Grazie a queste informazioni, la Consap potrà risalire alla compagnia assicurativa del conducente straniero responsabile dei danni e al suo referente in Italia. Infatti, secondo la direttiva comunitaria 2000/26/CE, le compagnie assicurative devono nominare un cosiddetto mandatario in ogni paese del SEE (Spazio Economico Europeo) diverso dalla propria sede legale.

In genere, a seguito della richiesta il referente avvia un iter della durata massima di 3 mesi, terminati i quali si comunicherà l’offerta di risarcimento o le motivazioni di un mancato indennizzo.

La procedura con il Consap vale per tutti i veicoli immatricolati nei paesi dello Spazio Economico Europeo, per la Svizzera, il Principato di Monaco, il Regno Unito, la Bosnia ed Erzegovina e Israele.

Incidente stradale estero con veicolo immatricolato in un paese non SEE: cosa fare?

Può capitare di dover affrontare le conseguenze di un sinistro subito da una vettura immatricolata in un paese non SEE. In questo caso non ci si può rivolgere alla Consap ma al Bureau della nazione dove è avvenuto l’incidente stradale estero (se la vettura è immatricolata in un territorio diverso da quello del sinistro). Si può procedere in questa maniera solo se il paese fa parte del sistema carta verde.

In alternativa, se la vettura è immatricolata nella stessa nazione dell’incidente, ci si può rivolgere direttamente al proprietario o all’assicuratore.