L’Intelligenza Artificiale per Smart City conoscerà nel prossimo decennio un autentico boom. I sistemi predittivi digitalizzati aventi come scopo la mobilità sostenibile raggiungeranno infatti il valore di 6,5 miliardi di USD nel 2032 (a fronte dei circa 693 milioni attuali).

Secondo Grant Samms, analista della ricerca AI for Sustainable Cities, condotta da Guidehouse Insights, «La capacità dell’AI di elaborare grandi quantità di dati da fonti diverse la rende uno strumento utile per affrontare problemi difficili e complessi».

Intelligenza Artificiale per Smart City: esempi di utilizzo

L’idea di realizzare una ‘città artificialmente intelligente’ non è nuova. Le Smart City più innovative in Europa infatti già sperimentano l’utilizzo di AI in 4 settori nevralgici del contesto urbano:

  • Trasporto;
  • Approvvigionamento energetico;
  • Sostenibilità ambientale;
  • Qualità della vita dei cittadini (intesi come comunità organica).

E lo fanno utilizzando un sistema digitale di dispositivi connessi in grado di misurare, controllare, verificare e, soprattutto, di fare previsioni attendibili sulla base dei dati raccolti.

E proprio l’aspetto ‘predittivo’ risulterà cruciale nell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale per Smart City perché aiuterà non soltanto a eliminare il traffico congestionato, ma consentirà di prevenire le problematiche conseguenti a rischi ambientali. Pensiamo alla possibilità di prevedere eventi alluvionali, che darà modo di realizzare preventivamente aree di permeabilità idrica.

In sintesi, sempre più spesso AI sarà impegnata a cercare di capire cosa potrebbe capitare nel prossimo futuro, per supportare piani di sviluppo efficienti e sostenibili nelle Smart City.

L’Intelligenza Artificiale potente alleata per la sfida climatica

Come dimostra il programma europeo NetZeroCities100 Smart City entro il 2030, le città intelligenti sono al centro del processo di trasformazione della pianificazione urbana.

L’obiettivo della neutralità climatica è quindi un campo di prova impegnativo per AI che sarà chiamata a coniugare tecnologia ed etica per voltare definitivamente pagina e consentire, con l’uso dei dati e delle tecnologie, una transizione ecologica globale.

In questo modo l’Intelligenza Artificiale potrà aiutarci a predire e nel caso a superare eventi come:

  • Pandemie;
  • Emergenze sanitarie causate dalle guerre;
  • Fenomeni climatici in grado di piegare l’ecosistema e l’economia, specialmente nei Paesi più poveri.

Quali sono le problematiche di AI nell’applicazione alle città smart

Se la sensoristica di controllo è già uno strumento attivo in molte città, soprattutto per il controllo della qualità dell’aria e per il monitoraggio del traffico, è innegabile che il passaggio alla fase successiva di implementazione dell’AI per Smart City presenti alcune difficoltà.

Affinché i sistemi di Internet of Things (IoT) siano completamente integrati nella pianificazione urbana, dovranno preliminarmente essere sciolti alcuni nodi vincolanti:

  • Fattibilità economica: non tutte le amministrazioni sono in grado di fare fronte agli investimenti necessari, in termini di infrastrutture, per rendere la città smart.
  • Cybersecurity: i sistemi dovranno essere ‘blindati’ per quanto riguarda la sicurezza informatica e la protezione dei dati dei cittadini.
  • Burocrazia: i passaggi alla digitalizzazione si scontrano spesso con la complessità delle prassi legislative.

Si tratta, come è facile intuire, di ostacoli sostanziali ma una volta che saranno stati superati il mercato dell’Intelligenza Artificiale per Smart City sarà pronto a fare il balzo previsto dal rapporto di Guidehouse Insights e contribuirà in modo importante a risolvere le grandi sfide che ci troviamo davanti.