Cos’è l’isola di traffico? E qual è la sua funzione effettiva? In questo approfondimento rispondiamo alle domande dei nostri lettori.

L’isola di traffico, anche nota come isola di canalizzazione, è un’area della strada delimitata e chiusa al traffico veicolare. Si tratta di una porzione di strada che è possibile trovare abitualmente in moltissime strade, soprattutto (ma non solo) nelle grandi città. Entriamo più nel dettaglio.

Cos’è l’isola di traffico? Ne esistono tre tipi

Secondo l’articolo 176 del Regolamento di attuazione del Codice della Strada, esistono tre tipologie di isola di traffico, ovvero:

  • A raso;
  • Selimitata da elementi verticali;
  • Permanente.

Le isole di traffico a raso sono realizzate con strisce bianche o chiodi a testa larga di colore bianco, o eventualmente con semisfere schiacciate aventi diametro tra 30 e 50 cm.
Quelle delimitate da elementi verticali invece si riconoscono per via della presenza di paletti, birilli, coni o altri elementi disposti lungo il perimetro dell’isola, a distanza tale da definire chiaramente i margini.
Infine, le isole di traffico permanenti sono costruite in cemento, pietra da taglio, cordoli in calcestruzzo o altro materiale, con un’area interna a prato. I cigli possono essere a barriera (con scalino) o sormontabili.

In genere, il sistema a raso viene utilizzato durante la fase di sperimentazione dell’isola di traffico, ma al termine può essere sostituito da un altro sistema o eliminato del tutto.

Per segnalare l’approssimarsi ad essa, viene utilizzata una striscia bianca continua di lunghezza adeguata e una zebratura appropriata sulla pavimentazione stradale che precede la testata dell’isola. Per rendere le bordure delle isole di traffico più visibili, si applicano strisce verticali gialle riflettenti e nere.

A cosa serve l’isola di traffico

La sua principale funzione è quella di canalizzare il flusso di veicoli. Su di essa è vietato il transito a qualsiasi veicolo, così come la sosta (per quella ci sono le strisce blu) e la fermata. Inoltre, la zona delimitata dal perimetro dell’isola è vietata alla circolazione.

Sempre per quanto riguarda le sue funzioni, è bene specificare una cosa: non è un’area ad uso esclusivo nemmeno per i pedoni, salvo nei casi in cui ci sia un attraversamento pedonale. Come specifica sempre l’art.176: «quando l’isola è interessata da un attraversamento pedonale e costituisce zona di rifugio deve essere interrotta per una larghezza pari a quella del passaggio pedonale in modo da permettere ai pedoni l’attraversamento a raso della pavimentazione stradale».

L’isola di traffico in ogni caso non va confusa con l’isola pedonale, che è tutt’altra cosa.