Gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa offrono lo spunto per pianificare un viaggio in grado di incontrare le aspettative di chiunque ami scoprire ‘on the road’ il patrimonio storico-culturale europeo.
Ad oggi sono 47 gli itinerari ufficiali, dei quali ben 32 toccano l’Italia: i temi sono i più disparati e complessivamente mostrano il tessuto comune che, pur nella diversità, crea quella che oggi riconosciamo come l’identità culturale europea, condivisa e viva.
Cosa sono gli Itinerari Culturali Europei?
Nel 1987 il Consiglio d’Europa decise di avviare il programma degli Itinerari Culturali, sancito nella Dichiarazione di Santiago de Compostela. Lo scopo era quello di raccontare la storia europea utilizzando la cultura come veicolo di attuazione dei valori fondanti dell’Europa unita.
Ogni itinerario culturale, quindi, è concepito come un ponte che collega i Paesi e unisce le persone attraverso lo scambio reciproco, il dialogo e il superamento dei confini geografici. Sono nati così gli Itinerari Culturali d’Europa: tanti progetti di cooperazione turistica, ciascuno con uno spunto unico e identificativo.
Come pianificare un itinerario culturale europeo?
Per organizzare un viaggio attraverso uno dei tanto Itinerari Culturali d’Europa è importante scegliere quello che meglio combacia con il proprio modo di viaggiare. Per trovare il percorso adatto si può fare riferimento al sito ufficiale delle strade culturali d’Europa.
Una volta individuato il tema che piace di più, si passa all’organizzazione pratica. I percorsi possono essere realizzati combinando diversi mezzi di trasporto a seconda delle distanze previste e del tempo a disposizione. Molti di essi si prestano ad essere vissuti con le modalità della mobilità dolce e del turismo slow. Basti pensare al più celebre degli Itinerari Culturali Europei, ovvero i diversi percorsi del Cammino di Santiago.
Se si decide di spostarsi tra le varie tappe con auto/moto è consigliabile fornirsi, prima di partire, di un dispositivo europeo, per muoversi sulle autostrade dei vari Paesi, e di una polizza di viaggio per coprire rischi sanitari e infortuni.
Quali sono i 5 migliori Itinerari Culturali Europei?
Ogni itinerario culturale europeo ha lo scopo di promuovere il patrimonio ambientale e l’identità culturale comune, favorendo lo sviluppo sostenibile e un turismo etico e consapevole.
Difficile fare una graduatoria dei migliori Itinerari Culturali d’Europa: i temi spaziano dai personaggi storici ai movimenti artistici, dal modo di vivere il territorio alle rappresentazioni umane della natura.
Abbiamo provato a selezionare alcuni di questi percorsi, scegliendo tra quelli che coinvolgono anche l’Italia e che riescono a soddisfare le esigenze di diverse tipologie di turisti.
1. TRANSROMANICA, Itinerario del patrimonio romanico europeo
La via del Romanico in Europa è un percorso storico sulle tracce di uno stile architettonico che per 300 anni ha caratterizzato ogni regione dell’Europa medievale, incorporando miti e leggende locali.
TRANSROMANICA permette di visitare splendidi monumenti, molti dei quali patrimonio UNESCO, in 8 Paesi tra il Mare Mediterraneo e il Mar Baltico. Tra i tanti, menzioniamo in Francia la Basilica del Sacré-Coeur di Paray-le-Monial, un modello in scala ridotta dell’abbazia di Cluny, e in Italia l’Abbazia di Santa Maria a Vezzolano, spunto per un giro nelle Langhe alla scoperta dei tesori enogastronomici e storici.
2. Iter Vitis, Il cammino della vite
La cultura del vino è parte integrante della storia europea: il paesaggio della vite ha plasmato nei secoli il paesaggio e le popolazioni locali usano il vino come prodotto alimentare ed economico.
L’enoturismo è perciò un concetto che supera quello di mero consumo. Il percorso Iter Vitis è l’occasione ideale per visitare un piccolo produttore, passeggiare in un vigneto, ammirare un sito archeologico dove si faceva il vino mille anni fa, ma anche per immergersi nell’atmosfera del posto.
L’Italia gioca un ruolo importante in questo Itinerario Culturale ed è presente con diversi Comuni di 14 diverse regioni: Trentino-Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Sardegna, Sicilia.
3. Itinerario europeo delle città termali storiche
L’impiego di sorgenti calde a scopo terapeutico è diffuso sin dall’antichità. Molte delle città inserite nell’itinerario erano già note in epoca romana e permettono di ammirare i resti di impressionanti edifici termali e relative vasche.
Le città più famose hanno raggiunto il culmine della loro popolarità tra il XVIII e il XIX secolo, quando divennero meta dell’élite europea che viaggiava per ritemprare corpo e spirito. Non potevano quindi mancare luoghi come Baden-Baden in Germania, Vichy in Francia e Budapest in Ungheria. Luoghi che ancora oggi raccontano la loro storia legata alle acque termali attraverso l’organizzazione di festival e di eventi artistici.
Salsomaggiore, Acqui Terme, Castrocaro, Montecatini e Montegrotto sono una rappresentanza scelta delle tante terme in Italia.
4. Itinerario europeo dei giardini storici
Ogni giardino storico d’Europa è legato alla vita di personaggi che in qualche modo hanno lasciato il segno: possedimenti reali, porzioni di monasteri, ville nobiliari.
Chi percorre questo itinerario passeggia tra le tracce della creatività umana, indissolubilmente legate all’addomesticazione del paesaggio naturale. L’Italia propone 4 tra i giardini storici più famosi al mondo:
- Reggia di Caserta (Caserta, Campania)
- Villa d’Este (Tivoli, Lazio)
- Storico Giardino Garzoni (Pescia, Toscana)
- Giardino di Boboli (Firenze, Toscana)
Per gli appassionati del tema suggeriamo di dare un’occhiata alla classifica dei giardini più belli d’Italia.
5. Itinerario Culturale europeo delle fiabe
La via della fiaba è dedicata ai racconti, ai miti e al folklore ed è rivolta ai bambini e ai viaggiatori che amano un turismo di tipo esperienziale.
Lungo la Strada Europea delle Favole si va alla scoperta di spazi immaginari e luoghi reali, dove hanno vissuto gli autori delle favole e dove hanno agito i loro personaggi.
Pinocchio è uno dei simboli di questo itinerario promosso proprio dalla Fondazione Collodi e gestito dall’Associazione Via Europea della Fiaba.