Quando sei all’estero la nostalgia ti assale e ti capita di sentire un forte desiderio di qualcosa che ti ricordi il tuo paese? In alcune città del mondo, la soluzione potrebbe essere semplicemente una passeggiata per le strade delle Little Italy, un termine usato per descrivere i quartieri fortemente influenzati dalla cultura italiana. Questi luoghi, sparsi un po’ per tutto il globo anche se il concetto è più comunemente associato agli Stati Uniti, sono un modo per gli italiani di rimanere connessi alla loro terra d’origine e per gli stranieri di avvicinarsi alla ricca storia e cultura italiana. In sostanza, le Little Italy sono nate ogni volta che una comunità di italiani ha deciso di costruire un pezzo d’Italia nel mondo, dove mantenere vive tradizioni e usanze per preservare la propria identità e sentirsi a casa. Se vuoi vivere un’esperienza italiana autentica, continua a leggere e scopri le Little Italy più famose per sapere dove puoi trovare un po’ di Belpaese ogni volta che ne avrai bisogno.
Quali sono le Little Italy in giro per il mondo? Viaggio alla ricerca dell’italianità
«Io per Little Big Italy, voglio di più. Molto di più!». Se questa frase non ti suona nuova, probabilmente sei un fan del programma televisivo Little Big Italy, in onda su canale Nove e condotto da Francesco Panella, imprenditore e figlio di una storica famiglia di ristoratori romani, che in ogni puntata ci porta alla scoperta dei ristoranti della cucina italiana nelle varie città del mondo, in compagnia di tre expat che selezionano un ristorante per ciascuno.
Il format non è solo l’occasione per scoprire i migliori ristoranti italiani sparsi nel mondo, ma anche per conoscere la storia di coloro che hanno lasciato il nostro Paese alla ricerca di un futuro migliore e hanno contribuito a creare quelle comunità che oggi chiamiamo Little Italy, veri e propri quartieri italiani al di fuori dei confini nazionali. Insomma, pezzi d’Italia sparsi in giro per il mondo.
Le Little Italy rappresentano un punto di riferimento per la cultura italiana all’estero, fungendo da centri culturali che mantengono vive le tradizioni e le usanze italiane. La maggioranza dei quartieri venne costruita nel XIX secolo negli Stati Uniti d’America, dove arrivarono numerosi italiani in cerca di lavoro e opportunità. Quella grande emigrazione, che caratterizzò il periodo tra la metà del 1800 e del 1900, portò milioni di persone a lasciare la propria patria per cercare fortuna soprattutto tra il Sud e il Nord America, e in particolare a New York, tra le mete più ambite, dove nacque quella che è ancora oggi la a Little Italy più famosa al mondo, a cui se ne aggiungono numerose altre sparse in diversi punti del globo.
Se in passato le Piccole Italie erano l’unico posto dove l’immigrato appena arrivato poteva trovare un sostegno e una comunità pronta ad aiutarlo per integrarsi nella nuova realtà, oggi rappresentano un mix di tradizione e innovazione che alla testimonianza di un’epoca passata, fatta di storie in cui le parole come sacrificio, nostalgia e integrazione sono i comuni denominatori, contrappone quelle di un presente fatto di nuove generazioni che cercano di preservare e condividere le radici culturali di un Paese che è anche il loro e hanno imparato a conoscere attraverso i racconti dei nonni.
Ovunque tu sia, se senti la voglia di un po’ di italianità, una Little Italy è sempre pronta ad accoglierti a braccia aperte e se vuoi scoprire dove si trovano le più famose, continua a leggere. Sicuramente ne conoscerai già alcune ma potresti anche essere sorpreso di scoprirne altre che non immaginavi esistessero.
Little Italy New York
Lo abbiamo già detto ed è anche abbastanza ovvio, la Little Italy più famosa al mondo è quella di New York, situata nella Lower Manhattan, la parte meridionale del borgo di Manhattan. È stata una delle principali destinazioni per gli immigrati italiani che sono arrivati negli Stati Uniti nel corso del XIX e XX secolo e a sud confina con un altro famoso quartiere di immigrati, ovvero Chinatown.
Mulberry Street è probabilmente la strada più nota del quartiere anche perché qui, ogni settembre, si celebra la Feast of San Gennaro, ossia la Festa di San Gennaro, simbolo dell’identità napoletana, che fu festeggiata per la prima volta nel 1926 dagli immigrati campani che si erano stabiliti proprio in questa zona della Big Apple.
A dire il vero a New York esistono anche altre Little Italy, come quella del Bronx, che si sviluppa lungo Arthur Avenue, la Piccola Italia di Brooklyn, dove esiste un vero sobborgo italoamericano chiamato Bensonhurst, e quella di Staten Island, con una popolazione di origine italiana pari al 40%. Sempre più residua è invece la presenza di italiani a East Harlem, un tempo conosciuto come Italian Harlem, che fu anche la prima parte di New York ad essere chiamata Little Italy.
Oggi, il quartiere è noto come Spanish Harlem a causa della più alta presenza di ispanici, ma rimane comunque un luogo dove si possono trovare ristoranti e botteghe italiane.
Little Italy San Diego
Il secondo posto del podio per quanto riguarda le Little Italy più celebri è sicuramente il quartiere di San Diego, nella California meridionale, appena a nord del confine con il Messico, diventato con il tempo un punto di riferimento turistico, grazie alla presenza di numerosi negozi, ristoranti italiani e gallerie d’arte.
Nel 1996 qui venne creata l’Associazione Little Italy che si occupa di organizzare, nel corso di tutto l’anno, eventi culturali e feste aventi come tema l’Italia per mantenere viva le tradizioni che legano questo quartiere alla nostra Penisola.
In origine, la Little Italy di San Diego era abitata da pescatori italiani proveniente da Riva Trigoso, una frazione di Sestri Levante, comune situato nella Riviera di Levante ad est di Genova, che arrivarono in questa zona nel 1849, durante il periodo della corsa all’oro.
Sono due i punti di riferimento che caratterizzano questo quartiere, ovvero la Piazza della Famiglia, punto di ritrovo dallo stile europeo che collega le vie India e Columbia e presenta una scenografica fontana piastrellata, e il Mona Lisa Italian Foods, un mercato tutto italiano che offre una selezione di deliziosi cibi e vini di qualità.
Oggi la scena gastronomica più dinamica di San Diego si concentra proprio in quest’area, in passato sede della fiorente industria della pesca del tonno e casa per intere generazioni di famiglie italiane che si guadagnavano da vivere con le attività del mare, dove gli allievi di Top Chef hanno aperto le porte delle loro attività accanto ai ristoranti dei loro maestri che sono rimasti punti di riferimento preziosi.
Little Italy Cleveland

Restiamo negli Stati Uniti d’America ma ci spostiamo nella Contea di Cuyahoga e più precisamente nel capoluogo Cleveland, la città in cui è stato aperto il primo ristorante italiano dell’Ohio e dove fu inventata la prima macchina per la pasta, brevettata agli inizi del Novecento da Angelo Vitantonio, di origini molisane, che si trasferì con la famiglia nella Little Italy di Cleveland.
Fondato alla fine del XIX secolo, dai numerosi immigrati italiani che si stabilirono nell’area che oggi si trova tra Mayfield e Murray Hill Roads, il quartiere Little Italy di Cleveland conserva ancora oggi un fascino storico e culturale che da un lato permette ai visitatori di sperimentare l’autentico stile di vita della comunità italiana e dall’altro offre agli italiani che ci vivono l’opportunità di mantenere vivo il legame con le loro radici.
Situato a est del centro di Cleveland e a pochi minuti da University Circle, il caratteristico quartiere di Little Italy, percorribile a piedi, attraverso l’arte e l’architettura, a cui si aggiungono gallerie d’arte, panetterie, caffè, trattorie, boutique ed eventi annuali che attirano persone da tutta la zona e da tutto il Paese, offre a chiunque decida di visitare questa parte della città un’esperienza culinaria, artistica e culturale indimenticabile, ma soprattutto un’immersione totale nella tradizione italiana.
Little Italy South Philadelphia
Soprannominato anche South Philly, il quartiere di Filadelfia, circondato da South Street a nord, dal fiume Delaware a est e a sud e dal fiume Schuylkill a ovest, è conosciuto per essere composto in gran parte dalla comunità italoamericana ma registra anche una forte presenza di afroamericani.
La Little Italy di South Philadelphia è uno dei quartieri italiani più antichi e autentici degli Usa e ospita la seconda comunità italo-americana più numerosa degli Stati Uniti d’America. Fu Beautiful View, in italiano Bella Vista, il primo quartiere della città colonizzato dagli immigrati italiani provenienti dalla Sicilia che qui si riversarono in cerca di lavoro e di un futuro migliore per le loro famiglie.
Il fiore all’occhiello della Piccola Italia di South Philadelphia è senza dubbio il noto Italian Market, il più antico e grande mercato all’aperto del suo genere in America, che si estende a nord lungo la 9a strada, da Wharton Street a Fitzwater Street.
Il Mercato Italiano fu fondato intorno alla fine del XIX secolo e originariamente era un’associazione commerciale di immigrati italiani che si erano uniti per competere con i negozi più grandi della zona. Se ti capita di passare da queste parti e ti sembra di riconoscere qualcosa, probabilmente è perché hai visto il film Rocky: proprio qui, infatti, sono state girate alcune scene del celebre film che narra la storia del pugile interpretato da Sylvester Stallone.
Il mercato è ancora oggi una vera e propria istituzione per gli appassionati di gastronomia italiana, che qui hanno possono acquistare ogni tipo di prodotto alimentare per ritrovare i sapori della loro terra d’origine e per gli amanti del buon cibo in generale, grazie ai numerosi ristoranti, macellerie, panetterie e negozi di frutta e verdura che offrono prodotti freschi e di qualità.
In sostanza, l’Italian Market è un punto di riferimento per la comunità italo-americana, ma anche una meta turistica molto frequentata e negli anni, anche se ha mantenuto una forte influenza italiana, ha integrato numerose attività commerciali di proprietà latina e asiatica che danno vita a un quartiere dal sapore cosmopolita e multiculturale.
La zona ospita, inoltre, l’annuale South 9th Street Italian Market Festival, un appuntamento da non perdere. L’evento dura due giorni e offre l’opportunità di immergersi in una vera e propria festa di strada, degustando le specialità del mercato italiano, ascoltando musica dal vivo e partecipando e prendendo parte ai tanti eventi organizzati per l’occasione. Merita una menzione anche il Mercato Notturno estivo che, sebbene non sia così grande come l’Italian Market Festival, è un’altra grande opportunità per assaggiare e sperimentare tutto ciò che il quartiere ha da offrire.
Little Italy Baltimora

Lasciamo Filadelfia e ci spostiamo nella Little Italy di Baltimora, città nello Stato del Maryland, che si trova ad est del porto interno, in uno dei quartieri più trafficati e ricco di ristoranti e locali. Al centro del quartiere sorge la Chiesa di San Leone, la prima chiesa a Baltimora e nel Maryland, nonché una delle prime in tutti gli Stati Uniti, ed essere edificata espressamente per servire ad una comunità di immigranti italiani.
Oggi in questo accogliente e colorato quartiere a est dell’Inner Harbor si trovano autentici caffè e ristoranti italiani, dove si possono gustare piatti tipici del Belpaese per vivere una vera esperienza culinaria che, oltre a soddisfare il palato, regala un vero e proprio viaggio nella cultura italiana.
La Little Italy di Baltimora è una comunità piccola e affiatata, composta da famiglie che vivono qui da generazioni, molte delle quali sono proprietarie dei ristoranti italiani della zona. Mentre passeggi tra le affascinanti stradine del quartiere, abbellite da coloratissimi murales che decorano le pareti di case e palazzi, ti puoi imbattere nella proiezione di un film all’aperto, in una delle tante feste italiane che durante tutto l’anno animano il quartiere, oppure in partite serali di bocce si svolgono sui campi del D’Alesandro Park.
Il gioco delle bocce qui non è solo un semplice passatempo ma rappresenta una tradizione e uno dei simboli della comunità italo-americana: ti basti pensare che ogni anno, tra i mesi di maggio e settembre, vengono organizzati dei veri e propri campionati dove la competizione è sempre molto accesa! I campi, aperti al pubblico, sono luoghi di ritrovo molto popolari soprattutto durante i mesi più caldi, con panchine dipinte di verde, bianco e rosso che si riempiono di spettatori pronti a fare il tifo per i propri campioni.
Tra i tanti eventi e festival annuali che animano la Little Italy di Baltimora, vale la pena menzionare la Festa di Sant’Antonio, che si celebra sin dal 1904, anno in cui, secondo i residenti dell’epoca, il santo intervenne per salvare il quartiere da un incendio distruttivo che divampava nel centro di Baltimora, e l’Italian Heritage Day, che si svolge ad ottobre e inizia con una messa a San Leone Magno. Dopo la funzione, una processione si snoda per le strade di Little Italy e segue un festival di strada gratuito e adatto alle famiglie.
Ti segnaliamo anche il Madonnari Arts Festival, con spettacoli di musica, teatro e danza, cibo e vino italiani, e le vie che si riempiono di illustrazioni disegnate sulla strada con gessi e realizzate da artisti internazionali, e il Little Italy Christmas Tree Lighting, che ogni dicembre veste il quartiere di magica atmosfera natalizia.
Little Italy Chicago
Chicago è la più grande metropoli dell’entroterra americano, la terza degli Stati Uniti d’America per popolazione dopo New York e Los Angeles e la città dove, proprio come a New York, si trovano più di una Little Italy. La più famosa è senza dubbio quella conosciuta anche con il nome di University Village, ma a questa vanno aggiunte Little Sicily (Piccola Sicilia), Grand Avenue, Heart of Italy (Cuore d’Italia), North Harlem Avenue e Bridgeport.
Sebbene ci siano molte Piccole Italie a Chicago, è la Little Italy/University Village che custodisce l’eredità del passato italo-americano della città, come testimoniano le tante case, ristoranti e negozi che sono ancora di proprietà delle stesse famiglie che le hanno aperte molti anni fa. Il quartiere ha dato i natali alla scrittrice Tina De Rosa, autrice del romanzo Pesci di carta, ambientato proprio nella Little Italy di Chicago, nella zona attorno a Taylor Street, nel Near West Side, a cavallo tra gli anni ’40 e ’50. La zona, inoltre, è anche la sede della University of Illinois at Chicago, che regala a tutta l’area un’atmosfera giovanile e dinamica grazie alla presenza di numerosi studenti.
Il vero cuore del quartiere è Taylor Street, dove si trovano ristoranti e gastronomie di lunga data che custodiscono la storia di generazioni di immigrati italiani che hanno portato con sé la loro cultura e tradizioni culinarie. Qui puoi gustare lasagne buone come quelle fatte in casa, fare scorta di pane fresco e assaporare piatti che fanno parte di ogni tavola italiana, dal tiramisù alla pizza, scegliendo uno dei classici locali dove tovaglie bianche e prodotti da forno di qualità sono un segno distintivo.
Dopo aver consumato un buon pasto, ti consigliamo di fare una passeggiata tra le strade di Little Italy/University Village per ammirare l’architettura tipica del quartiere e immergerti nella storia di questa comunità che ha dato tanto alla città e al Paese. Dal Jane Addams Hull House Museum al Santuario di Nostra Signora di Pompei e alla Notre Dame de Chicago, le chiese e i musei di questo quartiere sono luoghi simbolo della presenza italiana a Chicago e rappresentano delle tappa imperdibile per chiunque voglia conoscere e apprezzare la Little Italy di questa città.
Little Italy Moóca
Salutiamo gli Usa per spostarci in Brasile, a Moóca, quartiere della città di San Paolo che ospita la Little Italy brasiliana. Ancora oggi le strade del quartiere si vestono a festa in occasioni speciali che celebrano le tradizioni e la cultura italiane, come ad esempio la Festa di San Vito e di San Gennaro, quella di Nostra Signora di Casaluce e quella della Madonna Acheropita.
Conosciuta anche come la capitale mondiale della pizza: lo avresti mai detto? Pensa che qui ogni giorno vengono consumate circa 1,4 milioni di pizze. San Paolo nei primi anni del Novecento era considerata una vera e propria città italiana per l’alta presenza di immigrati, provenienti soprattutto dalle provincie di Salerno e di Cosenza, che scelsero il Brasile come nuova terra in cui stabilirsi.
La Little Italy di Moóca è oggi un luogo vivace e colorato, ricca di grattacieli, sia residenziali che di uffici, e centri sportivi, inoltre ospita anche le sedi di tre università.
Little Italy Buenos Aires
Tra le Piccole Italie dell’America del Sud, ti segnaliamo anche quelle sorte in Argentina, anche se in questo caso non si può parlare di vere e proprie Little Italy ma di quartieri delle grandi città, come La Boca e Palermo nella capitale di Buenos Aires, dove gli emigrati italiani hanno costruito una nuova vita ed hanno portato con sé le loro tradizioni e cultura.
L’immigrazione italiana in Argentina ha avuto il suo picco tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900, ma piccoli gruppi di italiani iniziarono ad arrivare nella terra dei gauchos, delle pampas e del tango già nella seconda metà del XVIII secolo, quindi ben prima della grande emigrazione che si verificò a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Le stime dicono che partirono dall’Italia verso l’Argentina circa 3 milioni di persone tra il 1876 e il 1976, con punte massime tra il 1905 e il 1914.
La più alta concentrazione di italiani, in grande maggioranza genovesi, si registra nella capitale Buenos Aires, dove non mancano ristoranti, gastronomie e negozi che offrono prodotti tipici della tradizione italiana.
In sintesi, si può affermare senza dubbio che la comunità italiana a Buenos Aires è stata, e ancora oggi è, un elemento fondamentale nella formazione e nello sviluppo della cultura argentina, contribuendo in modo significativo alla diversità e alla ricchezza della società locale.
Se stai organizzando un viaggio in Argentina, ricorda che La Boca, oltre ad essere uno dei quartieri dove puoi respirare l’aria di casa, è anche il luogo in cui sorge lo stadio Alberto José Armando, la casa della squadra del Boca Juniors, noto come La Bombonera, uno dei 10 stadi da vedere almeno una volta nella vita per cogliere l’importanza del calcio nella cultura argentina.
Little Italy Melbourne

Dal Nuovo Mondo all’Oceania, anche l’Australia ha la sua Piccola Italia, che si trova a Melbourne, situato nello stato di Victoria, a cui ci si riferisce anche con il nome di Italian Precinct o molto più semplicemente Lygon Street che registra la più grande concentrazione di ristoranti italiani. Qui a novembre di ogni anno si svolge The Melbourne Italian Festa, un incontro magico in cui si riunisce la comunità italiana e tutti coloro che sono innamorati della cultura del nostro Paese.
Per un giorno il Royal Exhibition Building e la Museum Plaza di Carlton si trasformano nel cuore della tradizione italiana in terra australiana, con spettacoli di musica e danza, cibo e vino italiani, e quella tipica atmosfera da Dolce Vita di felliniana memoria che ti fa dimenticare di essere dall’altra parte del mondo. Insomma, più che una festa, una celebrazione di tutto ciò che rende l’Italia così irresistibilmente affascinante.
Melbourne è stata una delle prime città australiane in cui gli immigrati italiani si sono stabiliti, già a partire dal XIX secolo: pensa che in un censimento della seconda metà dell’Ottocento, si parlava di circa 2.000 persone provenienti dall’Italia. Nel secolo successivo, l’Australia ha conosciuto una vera e propria ondata di emigrati italiani che hanno portato nel Continente Nuovissimo la loro cucina, la loro arte e la loro cultura. Il flusso migratorio, infatti, divenne sempre più intenso a partire dagli anni ’20 e continuò anche dopo il secondo conflitto mondiale con migliaia di italiani, soprattutto siciliani, calabresi e veneti, che si stabilirono a Melbourne e nelle altre grandi città dell’Australia.
Oggi per la comunità italo-australiana di Lygon Street rappresenta un pezzo di casa, il posto dove trovare i sapori e l’accoglienza della propria terra d’origine, tra bar e ristoranti situati soprattutto nell’area di Carlton, dove si respira ancora un’atmosfera made in Italy.
Little Italy Londra
Anche il Vecchio Continente non ha nulla da invidiare al resto del mondo quando si parla di Little Italy. La Piccola Italia europea più famosa si trova a Londra e si tratta del quartiere compreso tra Clerkenwell Road, Farringdon Road e Rosebery Avenue, zona che lo scrittore britannico Dickens descrive nella sua celebre opera Oliver Twist.
Quest’angolo della capitale inglese, prima dell’arrivo degli italiani, era un luogo frequentato prevalentemente da borseggiatori e ricettatori, e quando cominciarono ad insediarsi gli emigrati dal Belpaese le autorità si rallegrarono, pensando che i nuovi residenti avrebbero reso il quartiere più tranquillo e sicuro. Nel 1863 fu persino edificata la Chiesa di italiana di San Pietro per accogliere i fedeli dell’area.
Nel 1895 il console italiano pubblicò un rapporto in cui stimava che i suoi connazionali a Londra fossero circa 12.000, con gli italiani del sud che tradizionalmente vivevano a Little Italy e quelli del nord che stavano stabilendo una nuova base a Soho. Se il contingente di Soho era composto da sarti, orologiai, artisti, domestici e da coloro che lavoravano in quella che oggi è chiamata industria dell’ospitalità, a Little Italy le principali occupazioni erano tutte di tipo itinerante, ossia organettisti, venditori di ghiaccio, mercanti ambulanti, venditori di busti di gesso, modelli per artisti.
Oggi, la Little Italy di Londra è un punto di riferimento per i migliaia di italiani emigrati nella capitale britannica, ma anche per chi vuole entrare in contatto con la cultura italiana e gustare i piatti tipici della nostra tradizione. Passeggiando tra le vie del quartiere, infatti, non sarà difficile imbattersi in ristoranti, caffetterie e negozi che offrono un pezzo di Italia anche in terra straniera, come il famoso Terroni’s of Clerkenwell che vanta il titolo di negozio gastronomico italiano più antico d’Inghilterra.
Little Italy Tokyo
Dall’Europa all’Asia, Little Italy trova spazio anche in una delle città più popolate e frenetiche del mondo: Tokyo. In realtà non si può parlare di una vera e propria Piccola Italia in questa metropoli giapponese, ma sicuramente c’è un forte legame con la cultura italiana e l’amore per il nostro Paese che nel quartiere di Shimbashi si traduce in una sorta di quartiere italiano chiamato Italy Town in cui gli edifici ricordano quelli che si trovano nelle nostre città.
Per raggiungere Shimbashi puoi utilizzare la metropolitana e scendere alla fermata Shimbashi (A10 Asakusa Line, G08 Ginza Line) oppure alla fermata Shiodome (E19 Oedo Line). L’alternativa sono i treni della Yamanote Line e della Keihin/Tohoku Line.
Se vuoi bere un buon espresso e fare una pausa rigenerante prima di immergerti nella frenesia della città, ti consigliamo di fare un salto nella zona di Italy Town, per gustare un caffè che ti faccia sentire un po’ come a casa, e poi dedicarti alla visita degli spettacolari giardini Hamarikyu, tra i più belli di Tokyo, un luogo incantevole e curato nei minimi dettagli, dove i colori della natura fanno da cornice al paesaggio urbano che nei grattacieli di vetro e metallo sullo sfondo rivela tutta la modernità del Giappone e la sua capacità di unire armonicamente tradizione e innovazione.