La transizione ecologica sta coinvolgendo tutti i campi della società e sta trasformando gli approcci e l’utilizzo delle materie prime da parte delle filiere. I metalli green rappresentano un’opportunità per il settore automotive, che dimostra un impegno costante per la mobilità sostenibile.

Quello dei metalli è da sempre un settore fortemente legato al consumo di energia. Per questo, negli ultimi anni molte imprese stanno avviando progetti e sperimentazioni per ridurre l’impatto ambientale della loro produzione, impiegando tecnologie innovative e metalli riciclabili e con una vita lunga.

Quali sono i metalli green?

I metalli sin dall’antichità sono stati massicciamente impiegati per lo sviluppo tecnologico e sono elementi fondamentali per la società odierna. Ad esempio, gli strumenti usati per le energie rinnovabili come il fotovoltaico sono composti da metalli particolari, oggi più che mai preziosi.

Quali sono le caratteristiche che rendono questi elementi sostenibili?

Non è semplice rispondere poiché il concetto di sostenibilità non guarda solamente al prodotto finale, ma anche al metodo di estrazione e alla lavorazione.

Attualmente molte filiere, considerando vari pro e contro, scelgono e utilizzano i seguenti elementi chimici e metalli sostenibili:

  • Platino: elemento fondamentale per la produzione di energia a idrogeno;
  • Argento: usato per la realizzazione di pannelli solari;
  • Nichel: considerato come il Quinto Elemento, è presente in moltissimi prodotti e la tecnologia moderna è riuscita a ottenere ottimi risultati per quanto riguarda il suo riciclo;
  • Palladio: viene utilizzato in campo automobilistico per trasformare emissioni inquinanti in anidride carbonica, acqua e azoto;
  • Acciaio inossidabile: è riciclabile al 100% e mantiene tutte le sue proprietà;
  • Alluminio: molto versatile, usato nel settore automobilistico;
  • Terre rare: si tratta di un gruppo 17 metalli utilizzati per creare strumenti per la transizione ecologica.

Pur essendo tutti elementi importanti e preziosi, recentemente alcuni di essi hanno cominciato a far emergere alcuni svantaggi ambientali difficili da risolvere. In particolare, le Terre rare subiscono un processo di lavorazione poco ecologico, che produce in media 2.000 tonnellate di rifiuti tossici ogni tonnellata di metalli raffinati.

Proprio per questo Tesla ha deciso di ridurre l’uso di Terre rare. In futuro, forse, si troveranno soluzioni più green per la lavorazione di questi elementi.

Alluminio, il metallo green più usato dal settore automotive

Alcuni metalli citati in precedenza come il palladio e l’acciaio, recentemente stanno attirando l’attenzione delle aziende del settore automotive. Ma è l’alluminio il vero protagonista dell’innovazione sostenibile, capace di trasformare completamente il mondo delle auto.

Già usate nel 1897 per il carter del motore della Clark, le leghe di alluminio sono sempre state componenti fondamentali nella struttura dei veicoli, soprattutto quelli di lusso. Oggi sono maggiormente prese in considerazione per le loro caratteristiche green, tanto che si stima che entro il 2027 se ne useranno circa 200 Kg per auto.

Solo in Italia, circa l’80% dell’alluminio usato è destinato al settore delle automobili.

Il successo di questo metallo si lega alle sue caratteristiche:

  • Leggerezza e resistenza: permettono di creare vetture più leggere e che consumano di meno;
  • Riciclabilità: l’alluminio è riciclabile al 100% e può essere impiegato per molte parti dell’auto, dal telaio a parti del sistema idraulico;
  • Facilità di lavorazione: l’alluminio è versatile e migliora l’aerodinamicità del veicolo;
  • Estetica: le leghe di alluminio sono belle da vedere e donano eleganza alle auto di lusso.

L’alluminio, in breve, è il metallo green del futuro del settore automotive e lo dimostrano anche i numerosi accordi stretti da grandi case auto con i produttori di alluminio a basso tenore di carbonio. Un esempio è la collaborazione tra Porsche e Hydro.