In Europa ci sono alcuni Paesi dove è più semplice viaggiare con la mobilità elettrica. Ecco come si piazza l’Italia secondo il report di Hive Power.

Il tema della mobilità elettrica è sempre attuale, e quando si organizza un viaggio con una vettura di questa tipologia bisogna sempre tenere conto di un fattore molto importante: la durata della batteria e soprattutto la presenza di colonnine di ricarica nell’itinerario previsto. Il rapporto di Power2Drive, diffuso dall’azienda Hive Power, ha stilato una classifica dei 5 Paesi europei che mettono a disposizione la migliore distribuzione per le colonnine di ricarica.

Mobilità elettrica: l’Olanda al primo posto

Secondo lo studio, l’Olanda è al primo posto di questa speciale classifica con le sue 111.821 ricariche pubbliche diffuse su una superficie di appena 41.543 km2. I Paesi Bassi si confermano una realtà all’avanguardia, che da tempo sta già realizzando la transizione dalle auto a combustione a quelle elettriche. Dunque, per chi sta organizzando un viaggio, questo è sicuramente il Paese più indicato.

A seguire c’è la Francia, che mette a disposizione 83.317 punti di ricarica su una superficie di 675.417 km2. La maggior parte di queste infrastrutture sono presenti nelle città di medie e grandi dimensioni, vicino ai centri commerciali, supermercati e stazioni di servizio. Risulta dunque tutto sommato semplice viaggiare nello Stato transalpino con un’auto elettrica.

Sul terzo gradino del podio ecco la Germania, con le sue 82.609 colonnine di ricarica pubbliche. Nella sola Berlino ce ne sono 869. Numeri non molto distanti da quelli dei francesi.

E l’Italia?

L’Italia al quarto posto: un bun risultato, ma c’è ancora da lavorare

Il quarto posto dell’Italia è decisamente distaccato rispetto ai tre Paesi che la precedono. Il Bel Paese offre 45.210 colonnine su una superficie di 302.073 km2. Un buon risultato, che indica come il percorso intrapreso sia quello giusto ma che al tempo stesso ci sia ancora molto da fare. Soprattutto quando si parla di omogeneità della distribuzione: la maggioranza delle colonnine si trovano al Nord e nel Centro.

A chiudere la top 5 è la Spagna, con 29.539 colonnine su 504.645 km2. Superata la Svezia e altre grosse realtà del Vecchio Continente, merito di una crescita notevole del Paese iberico con riferimento alla mobilità elettrica. Basti pensare che si viaggia ad un ritmo di +223% annuo contro tassi di crescita degli altri Stati nell’ordine del 40%. Meglio optare comunque per la costa orientale: a Barcellona, Valencia e città vicine è possibile trovare punti di ricarica di frequente.

Gli obiettivi stabiliti nel regolamento AFIR

Il regolamento AFIR (Alternative Fuels Infrastructure Regulation), stilato dalla Commissione Europea, stabilisce degli obiettivi da raggiungere nel breve periodo per la creazione di un’infrastruttura adeguata per le auto elettriche. Nello specifico, all’interno del testo vengono previsti un milione di punti di ricarica rapida con una capacità di 150 kW a intervalli di 60 metri lungo le autostrade (ecco la mappa aggiornata delle colonnine nelle autostrade italiane) entro il 2025, fino a 3,5 milioni entro il 2030.

L’Europa ora dispone di 47.819 stazioni di ricarica in corrente continua (in base alla classificazione fatta da AFIR). La Germania da questo punto di vista è all’avanguardia, con i suoi 12.833 punti di ricarica DC. Ne ha molte di più di Francia (8.220), Spagna (5.013), Italia (3.295) o Paesi Bassi (2.754). Ma questi ultimi hanno una superficie che è un decimo rispetto a quella tedesca.