Forse non tutti sanno che l’auto elettrica può diventare anche un sistema in grado di fornire energia. Un veicolo elettrico può gestire anche una ricarica bidirezionale, ossia in entrata e in uscita
Il principio del riutilizzo dell’energia non utilizzata di un veicolo elettrico, per esempio, ha ispirato la creazione di servizi come E-Gap, che mette a disposizione una flotta di van per la ricarica in mobilità, on demand e rapida di un mezzo elettrico in panne, servizio già attivo a Milano, Roma, Bologna, Torino, Brescia e che presto sarà esteso anche a Verona.
Quanti tipi di ricarica bidirezionale esistono
Entrando più nello specifico, sono 3 le principali tipologie di ricarica bidirezionale:
V2L
La ricarica bidirezionale Vehicle-to-load (V2L) abilita un veicolo elettrico a fornire energia a corrente alternata a strumenti come luci, tv, computer o frigoriferi, grazie a un inverter integrato che fornisce la corrente tramite una o più prese. Può essere utilizzata per energia di emergenza, come un generatore di backup, o per far funzionare dispositivi essenziali tramite prolunghe. Un veicolo elettrico abilitato alla ricarica bidirezionale V2L può anche ricaricare un altro veicolo elettrico in panne.
V2G
Nella ricarica bidirezionale Vehicle-to-grid (V2G) una piccola porzione dell’energia del veicolo è esportata alla rete elettrica quando è necessario, con un caricatore bidirezionale a corrente continua e un veicolo compatibile. Non sono molti i veicoli che hanno questo tipo di tecnologia, che può permettere di collegare più auto per livellare i picchi di consumo e ottimizzare l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
V2H
La ricarica bidirezionale Vehicle-to-home (V2H) è simile alla V2G, ma l’energia è usata localmente per dare energia a una casa invece che per alimentare la rete elettrica. Questo tipo di ricarica abilita il veicolo a funzionare come un regolare sistema di batteria domestico per aiutare a incrementare l’auto-sufficienza, specialmente se combinato con pannelli solari sul tetto. Comunque, il vantaggio più ovvio della ricarica bidirezionale V2H è l’abilità di fornire energia durante un black-out.
La situazione in Italia
Alcuni veicoli con ricarica bilaterale sono già in commercio nel nostro paese. Dal 2021 la piattaforma di veicoli elettrici E-GMP è alla base di una gamma di nuovi veicoli tra cui IONIQ 5 e IONIQ 6 di Hyundai e di un modello all-electric di Kia, EV6. Abilitati alla ricarica bilaterale anche alcuni modelli della MG Motors, come MG5 EV, MG ZS EV, Marvel R e MG4 EV.
A livello giuridico amministrativo, sia il MISE che Arera hanno espresso parere favorevole all’utilizzo di questa tecnologia, ma finora con scarsi sviluppi pratici.
Prossimi sviluppi
Nel prossimo futuro le auto della piattaforma MEB del gruppo (ID.3, ID.4 e ID.5, Audi Q4 e-tron, Skoda Kodiaq e Cupra Born) potrebbero abbracciare la ricarica bilaterale, si pensa già da quest’anno, anche in Italia. Pare anche che altre case stiano valutando di mettere in commercio veicoli dotati di ricarica V2G Stellantis starebbe provando un progetto pilota con la Fiat 500 elettrica, Renault con la Zoe e Nissan con la Leaf.