Sono 30 le nuove professioni create dalla mobilità sostenibile, il cui sviluppo aprirà nuove opportunità per le giovani generazioni. Si va dalla più nota figura del mobility manager a profili molto diversificati, tra cui analista di dati di sistemi car sharing ed esperto di applicazioni IoT in mobilità.
La transizione verso una mobilità green sta determinando importanti mutamenti nel mondo del lavoro. È quanto emerge dal progetto I nuovi mestieri della mobilità sostenibile, promosso dal CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) in collaborazione con Ministero dell’Istruzione e Rai per la Sostenibilità ESG. Un’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori, per orientarli sui possibili sbocchi professionali in questo settore.
Dal loro coinvolgimento sono scaturiti non solo un’ampia gamma di lavori del futuro, ma anche numerose idee in tema di mobilità urbana sostenibile provenienti da coloro che presto ne saranno protagonisti. A tal scopo, inoltre, sono stati coinvolti nel concorso di idee Diventa mobility manager per un giorno, che ha premiato a Roma le migliori soluzioni offerte da ragazzi e ragazze.
Nuove professioni: non solo mobility manager
Quella del mobility manager è sicuramente la figura professionale più conosciuta e comune in questo campo. Il suo compito è occuparsi di organizzare e gestire la mobilità sostenibile di un’impresa, rendendo efficienti ad esempio gli spostamenti del personale tra casa e posto di lavoro; o di una pubblica amministrazione, in cui pianifica la rete di trasporto pubblico locale in un’ottica di sostenibilità e intermodalità. Il mobility manager è oggi obbligatorio in enti pubblici o aziende di determinate dimensioni.
Ma non si tratta dell’unica professione in ascesa. Ce ne sono molte altre legate alle nuove concezioni smart di città, mezzi di trasporto e spostamenti. Tra esse figurano:
- Analista di dati per i sistemi di car sharing;
- Specialista in progettazione di smart city;
- Pianificatore di servizi urbanistici per la mobilità sostenibile;
- Progettista di sistemi di ricarica;
- Progettista di sistemi di visita virtuale, smart grid e in-vehicle infotainment;
- Esperto di combustibili alternativi.
Le altre figure professionali collegate
Oltre a queste figure, ve ne sono altre relative alle nuove frontiere di informatica e intelligenza artificiale, indirettamente collegate o applicabili al mondo della mobilità:
- Human-machine team manager (professionista che coordina il lavoro di esseri umani con quello di robot e intelligenza artificiale);
- Sviluppatore di software specifici;
- Esperto di cybersicurezza;
- Analista e specialista di Big Data e IoT (Internet of Things).
Secondo il presidente del CNEL Tiziano Treu, «la mobilità sostenibile sta cambiando il mercato non solo dei trasporti ma anche del lavoro, non solo quello dei trasporti. Con questo progetto abbiamo individuato ben 30 nuove professioni che rappresenteranno i lavori del futuro. Su di essi è necessario predisporre o adeguare i percorsi formativi, in quanto saranno protagonisti nella transizione ecologica e in alcuni casi anche in quella digitale».
Mobilità sostenibile: le idee degli studenti
Da un ragionamento condiviso sui costi ambientali, economici e sociali di una mobilità basata sull’utilizzo dell’automobile privata, gli studenti che hanno partecipato al progetto del CNEL hanno delineato infine una serie di idee dalle quali in futuro le amministrazioni non potranno prescindere. Eccone alcune:
- Sconti agli studenti per l’utilizzo dei mezzi pubblici;
- Incremento dei posti di parcheggio per biciclette;
- Potenziamento e realizzazione di piste ciclabili;
- Predisposizione di percorsi ad hoc per il collegamento con gli istituti scolastici
- Incentivi per chi sceglie la mobilità alternativa all’auto.