Stretta tra i monti e il blu del mare, caleidoscopica, affascinante, ricca di storia e contraddizioni, patria di cantautori e soprannominata la Superba da Francesco Petrarca: parliamo, naturalmente, di Genova, una città in cui puoi muoverti senza preoccuparti del traffico e del parcheggio, in modo ecofriendly e sostenibile. Come? La soluzione è il monopattino elettrico Genova che ti permette di girare in lungo e in largo per le strade del capoluogo ligure, senza stress e rispettando l’ambiente, per un tour alternativo alla scoperta dei luoghi simbolo e delle bellezze nascoste della capitale di una delle repubbliche marinare.

Monopattini elettrici a Genova: un modo ecologico e sostenibile per visitare la città

Genova verticale, vertigine, aria, scale” con queste parole il poeta Giorgio Caproni descriveva la città affacciata sul Mar Ligure, caratterizzata da un centro storico che si arrampica sulla collina che sovrasta il porto antico. Una città verticale, come diceva Caproni, fatta di scale e vicoli stretti in cui è difficile muoversi a piedi, figuriamoci in macchina.

Per questo motivo il monopattino elettrico Genova è un mezzo di trasporto perfetto per scoprire la città, senza fatica e con la massima libertà. Non hai un monopattino elettrico? Non preoccuparti, puoi sempre utilizzare uno dei servizi di noleggio monopattini disponibili in città, saltare in sella al mezzo ogni volta che ne hai bisogno e parcheggiarlo una volta terminato il tuo giro.

Ma non è tutto: scegliere il noleggio monopattino elettrico Genova significa anche fare un gesto concreto per l’ambiente. I monopattini infatti sono completamente eco-compatibili, non inquinano l’aria e non producono rumore, senza contare che si possono parcheggiare ovunque, anche in spazi ridotti. Insomma, il monopattino elettrico è un modo pratico, economico e sostenibile per visitare la città, evitando il traffico e i parcheggi difficili da trovare, soprattutto nel centro storico. 

Non ti resta che che salire a bordo, agganciare il tuo cellulare al supporto per smartphone, aprire l’app di Google Maps e inserire i riferimenti del tour che ti proponiamo. Come ti abbiamo già suggerito per i tour in monopattino elettrico di Milano, Roma, Torino e Bologna, se il monopattino non è dotato del supporto per smartphone, indossa gli auricolari per seguire le indicazioni del navigatore e ricordati di regolare il volume per non distrarti durante la guida del mezzo.

Dalla stazione Genova Principe alla terrazza panoramica di Spianata Castelletto passando per l’Acquario

Tour in monopattino elettrico a Genova: Vista da Spianata Castelletto

Il nostro tour in monopattino elettrico per le strade di Genova parte da Genova Piazza Principe, la principale stazione del capoluogo ligure, tra i più importanti punti di riferimento per chi vuole visitare la città. La prima tappa non può che essere il famoso Acquario di Genova, situato a Ponte Spinola, nel cinquecentesco porto antico di Genova, a circa 5 minuti di distanza dalla stazione, percorrendo Via di Prè. Lungo il tragitto incrocerai la Commenda di San Giovanni, il complesso costituito da due chiese cattoliche in stile romanico, sovrapposte l’una all’altra, e da un edificio a tre piani, la commenda, ossia il convento e l’ospitale, fu costruito nel 1180 come ricovero per i pellegrini di passaggio diretti in Terrasanta. Ti consigliamo di fermarti a visitare la chiesa, al cui interno sono custodite opere di grande valore artistico, tra cui i dipinti della Madonna con i Santi Giovanni Battista e Brigida, del pittore Giulio Benso, e la Madonna in trono con San Giovanni e altro santo del pittore Bernardo Castello. Gli spazi della commenda, invece, ospitano il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, luogo imperdibile per gli appassionati di storia e per tutti coloro che vogliono ripercorrere le vicende delle migrazioni italiane, dall’Unità d’Italia (e ancora prima) alla contemporaneità.
Come probabilmente già sai, Genova è una città fortemente legata all’emigrazione e il percorso museale ti offre una panoramica completa sulla storia di questo fenomeno, attraverso documenti d’archivio, opere d’arte e cimeli. Ti segnaliamo, inoltre, che facendo una piccola deviazione, prima di arrivare l’acquario e dopo aver visitato la Commenda di San Giovanni, puoi raggiungere Palazzo Reale (o Palazzo Stefano Balbi), uno dei maggiori edifici storici di Genova, inserito il 13 luglio del 2006 nella lista tra i 42 palazzi iscritti ai Rolli di Genova, inclusi nel Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Oggi, l’edificio è sede del Museo di Palazzo Reale, un luogo che gli amanti dell’arte non possono assolutamente perdere.
Proseguiamo il tuo tour in monopattino elettrico, in direzione Acquario di Genova, dove potrai ammirare oltre 12 mila animali e 200 specie vegetali, tra cui squali, delfini, pinguini e le fluttuanti meduse. Tieni presente che la visita dura in media 3 ore , quindi non dimenticare di prenotare il biglietto in anticipo, per evitare file interminabili all’ingresso.
Dopo aver visitato l’Acquario di Genova, è tempo di rifocillarsi un po’ e per farlo, non c’è niente di meglio che una bella pizza genovese. Ti consigliamo di recarti da Focaccia e Dintorni, in Via Di Canneto Il Curto, 56/R, per gustare una delle più buone focacce di Genova. Se invece preferisci un pranzo più classico, ti suggeriamo l’antica Trattoria Sa’ Pesta, in Via Dei Giustiniani 16 R, 16123, dove potrai assaggiare i piatti tipici della cucina ligure come il pesto alla genovese, la farinata, lo stoccafisso in umido e tanto altro ancora.
Dopo pranzo, riprendi il tuo monopattino elettrico e dirigiti verso la Cattedrale di San Lorenzo, il più importante luogo di culto cattolico della città, costruita tra il IX e la fine del XIV secolo in stile gotico, con la facciata duecentesca dalla caratteristica decorazione a strisce bianche e nere.
Terminata la visita alla cattedrale, prosegui su Via San Lorenzo e raggiungi Piazza Matteotti, dove si affacciano due tra gli edifici più importanti di Genova: la Chiesa del Gesù e il Palazzo Ducale, un tempo sede del Doge della Repubblica di Genova e oggi tra le istituzioni museali più importanti della città.
A questo punto, l’itinerario prosegue in direzione Piazza Portello per arrivare tappa che chiude il nostro tour: Spianata Castelletto, il meraviglioso “balcone” sospeso sul Centro Storico, con vista a 360° sulla città e sul porto, raggiungibile tramite l’ascensore liberty oppure a piedi attraverso le creuze, ovvero le caratteristiche strade pedonali mattonate.

I tre musei di Zena da raggiungere a bordo del monopattino elettrico

Tour in monopattino elettrico a Genova: Palazzo Rosso

Genova è una città ricca di storia e arte, per questo motivo non potevamo non includere nell’itinerario alcuni tra i musei più importanti della città. Se sei un appassionato di arte o semplicemente vuoi scoprire qualcosa in più sulla storia e la cultura genovese, allora non puoi perderti i tre musei che abbiamo deciso di segnalarti. Per rendere più facili gli spostamenti, prendiamo ancora una volta come riferimento la stazione Genova Piazza Principe, da cui potrai raggiungere tutti e tre i musei in monopattino elettrico:

  1. Palazzo Ducale

    È uno dei principali edifici storici e musei del capoluogo ligure ed è stato costruito alla fine del XIII secolo, periodo in cui la potenza della Repubblica Marinara di Genova si affermò in tutto il Mediterraneo. Il piano nobile dell’edificio ospita durante tutto l’anno importanti mostre d’arte, oltre a convegni, eventi culturali e conferenze. Al primo piano puoi visitare le splendide sale finemente affrescate del Maggiore e del Minor Consiglio, l’appartamento del Doge, composto da una serie di stanze comunicanti una con l’altra in successione, riccamente decorate in stile rococò nelle prime sale e neoclassico in quelle successive, e la sontuosa cappella del Doge affrescata da Giovanni Battista Carlone nel 1653. Al centro della parete di ingresso della cappella dogale, affrescata allo scopo di celebrare i personaggi che hanno segnato la storia della repubblica genovese, si trova una raffigurazione di Cristoforo Colombo che pianta la croce nel nuovo mondo. Dopo la visita, salta in sella al tuo monopattino elettrico e dirigiti verso Salita del Prione 10 R per una golosa pausa da Caffetteria Pasticceria Viganotti che si trova proprio accanto alla storica Cioccolateria Romeo Viganotti, in Vico dei Castagna 14 R, dove puoi acquistare un dolce souvenir scegliendo tra oltre 150 tipologie tra praline (Boeri, Scorzette d’arancia, Croccantini, Cremini), Zuccherini, cioccolati aromatizzati e quelli che definiamo gli “affini”, come Ginevrine, Ginevroni, Gocce di rosolio (o Gocce della Regina), pasta di mandorle e Fondant.

  2. Musei di Strada Nuova

    Un solo monopattino elettrico per tre diverse destinazioni: Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Doria-Tursi, a poca distanza l’uno dall’altro. I Musei di Strada Nuova, Patrimonio dell’Umanità Unesco, sono un singolare percorso museale che unisce i tre edifici, nonché il maggiore museo di arte antica in città, incastonato nella meravigliosa cornice di Via Garibaldi, la cosiddetta Strada Nuova, rinascimentale e barocca tracciata a metà del Cinquecento per ospitare le dimore dell’aristocrazia cittadina. Palazzo Rosso ti conquisterà con il suo fascino seicentesco, le ricche collezioni d’arte, gli arredi storici della famiglia Brignole-Sale e gli ambienti sontuosamente decorati. Palazzo Bianco, invece, è la principale pinacoteca della Liguria, dove sono conservate opere risalenti al Cinquecento di artisti italiani, fiamminghi e spagnoli, mentre Palazzo Doria-Tursi, che oggi ospita anche il Municipio, è il punto d’arrivo di un percorso dedicato alla pittura del XVIII secolo e ospita una ricca selezione di opere d’arte decorativa e applicata che comprende arazzi ceramiche genovesi, monete, pesi e misure ufficiali dell’antica Repubblica di Genova. Inoltre, qui sono conservati anche i violini storici di Nicolò Paganini, tra cui il celebre “Cannone Guerriei”. Oltre settantacinque sale, corti, loggiati, giardini e terrazze da cui è possibile godere di una vista mozzafiato sulla città e sul centro storico: il percorso dei Musei di Strada Nuova ti lascerà senza fiato.

  3. Galata Museo del Mare

    Ti serviranno circa 5 minuti con il monopattino elettrico per coprire la distanza tra la stazione di Genova Piazza Principe e il più grande museo marittimo del Mediterraneo, in Calata Ansaldo De Mari 1. Inaugurato nel 2004, il Galata Museo del Mare si trova all’interno di Palazzo Galata e ospita, oltre a una riproduzione in scala naturale di una galea genovese, sale interattive che ti permetteranno di immedesimarti nella vita dei marinai, dei passeggeri e dei migranti di ieri e oggi, per capire che cosa voleva dire, in differenti epoche, andar per mare. Potrai anche ammirare da vicino anche alcuni documenti autografati da Cristoforo Colombo. Inoltre, davanti alla darsena antistante il museo troverai ormeggiato il sommergibile Nazario Sauro (S 518), varato nel 1976 e trasformato nel 2010 in un vero e proprio museo galleggiante, ad oggi l’unico sommergibile italiano visitabile in mare. Una volta conclusa la visita, risali in monopattino e raggiungi il Luna Piena Bistrot, a due passi dal Museo del Mare, in Calata Andalò di Negro 10, per un pranzo o una cena a base di specialità liguri, come i pansoti con sugo di noci, preparate con prodotti freschi e locali di prima qualità.

Street art a Genova: in sella al monopattino elettrico a caccia dei murales più belli della città

L’arte di strada a Genova è una realtà viva e in continuo mutamento che trova espressione nei numerosi murales che decorano le pareti degli edifici e nelle opere realizzate dagli street artist italiani e internazionali che hanno trasformato il capoluogo ligure in una vera e propria galleria a cielo aperto. Tra i murales più belli della città segnaliamo. Se anche tu sei un appassionato di street art, allora non puoi perderti questo itinerario in monopattino elettrico alla scoperta dei murales più belli di Genova:

  1. A medieval rapresentation of the city of genoa di Roisone – tunnel di Borgo Incrociati.;
  2. I murales contro le mafie realizzati sotto la direzione dell’Associazione Libera nel quartiere della Maddalena. Sono tutti facilmente riconoscibili perché ogni opera è accompagnata da frasi che iniziano con “Un bene confiscato”;
  3. I murales del progetto Walk The Line, ideato da Linkinart, PAGE – Public Art Genoa e Trasherz Lost in Art, che ha coinvolto 100 artisti provenienti da ogni parte del mondo per la riqualificazione di Strada Aldo Moro, meglio conosciuta come “La Sopraelevata”;
  4. I murales del progetto On the Wall, nel quartiere di Certosa in Valpolcevera, colpito da vicino dal dramma del Ponte Morandi, che ha coinvolto importanti artisti italiani e stranieri. Tra le diverse opere, una è dedicata all’attore genovese Paolo Villaggio;
  5. La pecora nera di Zed 1 – sul retro del Teatro della Tosse, Piazza Renato Negri 6;
  6. Omaggio a Fabrizio De Andrè di Cufrini – piazza Rostagno sul retro del Nido di infanzia di San Donato nello spazio sottostante i Giardini Luzzati;
  7. Murales De Andrè di Chekos art e Davide Dpa – quartiere di Pra’;
  8. VVF di Drina A 12 e Giuliogol – palazzina di IREN in via Greto di Cornigliano (realizzato sulla facciata nord);
  9. Nuovi orizzonti di L7 Matrix – Via Garello 1;
  10. The Freedom Warrior di Okuda San Miguel – Via Certosa 1.
murales de andrè Genova
Il murales su De Andrè realizzato da Checos Art e Davide Dpa al quartiere di Pra’

Itinerario Fabrizio De Andrè in monopattino elettrico: i luoghi di Faber tra musica e carrugi

Tour in monopattino elettrico a Genova: i luoghi di De Andrè

Genova è una città musicale, che ha dato i natali a grandi cantautori, tra cui l’indimenticato e indimenticabile Fabrizio De André, che proprio qui ha vissuto la sua infanzia e la sua adolescenza, ispirandosi ai caruggi, agli scorci panoramici e alla gente per le sue canzoni. Se anche tu sei un appassionato di musica, allora non puoi perderti questo itinerario in monopattino elettrico alla scoperta della Genova di Fabrizio De André:

Il quartiere Pegli: Fabrizio De André nasce il 12 febbraio 1940 in via Nicolaj 12, nel quartiere Pegli, ad ovest del porto. L’indirizzo è segnalato da una targa commemorativa, omaggio al suo talento, suo spirito solidale e alla capacità di aver dato risalto universale alla lingua genovese. Qui De André non abiterà a lungo, poiché con lo scoppio della guerra la famiglia si trasferirà in campagna, a Revignano d’Asti, dove Fabrizio trascorse la sua infanzia. Una volta rientrata a Genova, la famiglia si trasferì prima in via Trieste 8, in zona Albaro, e in seguito, nel 1960, in uno degli appartamenti della splendida Villa Saluzzo Bombrini, meglio conosciuta come Villa Paradiso, oggi chiusa al pubblico.

Il quartiere Foce: De André visse parte della sua gioventù in Corso Italia, promenade del litorale genovese, al civico 6, dove scrisse uno dei suoi brani più celebri: La canzone di Marinella. Percorrendo il lungomare, in direzione centro, si raggiunge la Foce, luogo spesso nelle canzoni di Faber, come Le aggiughe fanno il pallone, e dopo il Roby Bar, tra Via Cecchi e Casaregis, in passato conosciuto con il nome di “Latteria Igea”, protagonista della famosa canzone Quattro Amici di Gino Paoli. Non tutti sanno che di quei quattro amici cantati da Paoli, uno era proprio De Andrè, mentre gli altri due erano Luigi Tenco e il poeta e paroliere Riccardo Mannerini. Il quarto, naturalmente, era Paoli.

Da Via XX settembre a Vico Dritto di Ponticello: una volta superato il Roby Bar, proseguendo verso il centro storico, si attraversa Via XX settembre per raggiungere Piazza De Ferrari (dove in passato si trovava “Orlandini Dischi” uno dei punti di riferimento della Scuola Genovese) e, poco distante, Vico Dritto di Ponticello, oggi inglobato da Piazza Dante, cantato da De André in A duménga.

Borsa di Arlecchino e Teatro Carlo Felice: la Borsa di Arlecchino è stato un caffè-teatro situato all’interno dello storico edificio Palazzo della Nuova Borsa dei Valori, dove Faber tenne la sua prima esibizione importante, mentre il Teatro Carlo Felice, che si trova davanti a Palazzo Ducale, è il luogo dove nel 1997 il cantautore genovese tenne il memorabile concerto della vigilia di Natale. Dal Teatro Carlo Felice puoi raggiungere in pochi minuti il Quartiere Maddalena, in passato uno dei quartieri più poveri della città, abitato da prostitute, scaricatori di porto e ultimi che sono diventati tra i protagonisti più emblematici delle canzoni di Faber. Passando per via Roma, tappa obbligata è l’antica Confetteria Romanengo, citata in Parlando del Naufragio della London Valour.

Via del Campo: basta il nome a rievocare le strofe dell’omonima canzone di De Andrè, diventata un simbolo della discografia del cantautore e della musica italiana. Qui, al civico 29, dove aveva sede lo storico negozio “Musica Gianni Tassio” trovi Via del Campo 29 rosso, l’emporio–museo dedicato ai cantautori della “scuola genovese”: Fabrizio De André, Luigi Tenco, Gino Paoli, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Ivano Fossati. Il piccolo museo custodisce vinili originali, fotografie e memorabilia come la Esteve ’97, chitarra appartenuta a Faber.

Portici di Sottoripa: la suggestiva Via di Sottoripa, nel cuore del centro storico, faceva da sfondo alle nottate che De André trascorreva per la città insieme all’amico Paolo Villaggio. Uno dei locali della zona più frequentati dai due, il Ragno Verde, è citato nel romanzo Un destino ridicolo scritto da Fabrizio insieme ad Alessandro Gennari nel 1996 e portato al cinema, dodici anni dopo, da Daniele Costantini con il titolo Amore che vieni, amore che vai. A poca distanza dai portici, si trova Piazza Cavour, un tempo sede del mercato ittico di Genova, il cui vociare esuberante e caotico possiamo ascoltare ancora oggi all’inizio della canzone Crêuza de mä, magari passeggiando lungo Via al mare Fabrizio De André, l’omaggio della città al suo cantastorie.

Quartiere di Sant’Ilario: non potevamo non concludere questo itinerario alla scoperta della Genova di Faber con un’ultima, imperdibile, tappa: il quartiere di Sant’Ilario protagonista della celebre ballata Bocca di Rosa. La stazione ferroviaria di Sant’Ilario, citata da Fabrizio nel brano, oggi non è più in funzione ed è utilizzata come abitazione privata. La zona è piuttosto lontana dal centro, tuttavia vale la pena visitarla e godere degli splendidi panorami che offre.

Itinerario del mare di Genova: da Nervi a Boccadasse in monopattino.

Tour in monopattino elettrico a Genova: Nervi

Il mare è uno degli elementi che maggiormente contraddistingue Genova, una città che offre ai visitatori una grande varietà di paesaggi e scorci mozzafiato. Con il monopattino elettrico puoi percorrere uno degli itinerari più suggestivi, quello che da Nervi porta a Boccadasse. Il percorso che si snoda lungo la costa offre numerose opportunità per fare delle soste e ammirare il panorama:

Da Genova Nervi a Quinto al Mare: si parte da Genova Nervi per raggiungere il piccolo borgo di tradizione marinara di Quinto al Mare, stretto tra il mare e le ultime pendici del monte Fasce. Qui si trovano gli stabilimenti balnerari più frequentati della città e alcune delle spiagge più belle di Genova, come quella di Priaruggia. Secondo alcuni studiosi, il quartiere ha dato i natali a Cristoforo Colombo, tuttavia le notizie riguardo la nascita del navigatore ed esploratore italiano sono ancora oggi piuttosto incerte. Ti consigliamo di fermarti nei pressi dei giardini Giacomo Lercaro, dove si trova un punto panoramico che offre una magnifica vista sul mare.

Da Quinto al Mare a Quarto dei Mille: l’itinerario prosegue in direzione Quarto dei Mille, da dove partì la notte fra il 5 e il 6 maggio 1860 la spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi. Sul capo antistante lo scoglio da dove partì “l’eroe dei due monti” venne eretto nel 1915 il monumento che ricorda la spedizione, opera dello scultore Eugenio Baroni. L’area su cui sorge il gruppo scultoreo, inaugurato il 5 maggio 1915, con il discorso commemorativo affidato a Gabriele D’Annunzio, nel 2010 è stata restaurata in occasione della festa per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Se vuoi fare una piccola pausa rigenerante prima di ripartire, fermati al belvedere Lina Volonghi, la terrazza dedicata all’attrice genovese.

Da Quarto dei Mille a Boccadasse: ti serviranno poco meno di dieci minuti per coprire la distanza che separa Quarto dei Mille da Boccadasse. Per raggiungere l’ultima tappa di questo itinerario, si passa il Capo di Santa Chiara dominato dallo splendido castello Türcke costruito secondo il progetto dell’architetto fiorentino Gino Coppedè. A poca distanza si trova la baia di Vernazzola punto di osservazione perfetto per chi vuole ammirare la costa ligure fino al Promontorio di Portofino.

Una sola raccomandazione: per guidare il monopattino sono in vigore nuove regole, cerca di rispettarle sempre.

Visitare le città italiane in monopattino:
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