Visitare Roma è un’esperienza che regala grandi emozioni, ma spostarsi da una parte all’altra della città può diventare un’impresa difficile. La soluzione? Pensare a una Roma “alternativa” da visitare usando il monopattino elettrico. Un modo semplice e divertente per vivere il tempo in totale libertà e raggiungere facilmente sia i luoghi simbolo della Capitale, quelli irrinunciabili, sia i tesori nascosti e spesso sconosciuti della città eterna, che abbiamo aggiunto al nostro itinerario.
Monopattini a Roma: muoversi in città in modo green e conveniente
Sei nella Città Eterna, hai solo un giorno a disposizione e vuoi viverla appieno, spostandoti da un punto all’altro della Capitale senza perdere tutta la giornata per percorrere anche il più breve dei tragitti. Cosa devi fare? La risposta è semplice: il monopattino elettrico a Roma è quello che ti serve per muoverti in modo facile, comodo e a zero emissioni.
Questo mezzo di trasporto compatto e leggero, meno ingombrante di una bicicletta e più green di un’automobile, simbolo di una mobilità elettrica e sostenibile che sta ridisegnando il panorama della urban mobility, è ciò che ti serve per esplorare la Capitale da un nuovo punto di vista. In più, non dimenticare che i monopattini elettrici, come previsto dalle nuove regole del Codice della Strada e dove indicato dalla segnaletica, possono accedere alle zone ZTL e ovunque sia consentita la circolazione dei velocipedi.
Usare il monopattino elettrico a Roma non solo semplifica gli spostamenti e ti permette di ottimizzare il tuo tempo, ma significa anche sostenere la trasformazione della mobilità urbana nell’ottica di una maggiore tutela dell’ambiente perché ti muovi in città senza inquinare.
Non hai un monopattino elettrico? Anche in questo caso la soluzione al problema è facile: monopattini a noleggio Roma, ovvero girare per le strade della Capitale grazie ai servizi di condivisione attivi sul territorio. Secondo i dati del 5° Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility, Roma e Milano sono le due città dove si registra una marcata crescita dei noleggi giornalieri di monopattini in sharing.
Ora che sai quali sono i vantaggi per chi sceglie di girare in monopattino a Roma non devi fare altro che agganciare il tuo cellulare al supporto per smartphone, aprire l’app di Google Maps e seguire il nostro itinerario per immergerti nella bellezza senza tempo della Città Eterna. Attenzione: se sul monopattino manca il supporto per smartphone dovrai indossare gli auricolari per seguire le indicazioni del navigatore, ma prima di metterti alla guida regola il volume per non distrarti lungo la strada.
Dal Colosseo alla suggestiva terrazza del Pincio: un percorso nel cuore di Roma in monopattino
Il nostro tour tra le strade della Capitale non poteva che partire dal maestoso Colosseo. Prima d’inforcare il monopattino e muoverti tra le vie della città ti consigliamo di cominciare la giornata da Coming Out, il locale all’ombra dell’Anfiteatro Flavio, dove puoi scegliere tra colazione dal sapore tutto italiano o breakfast dal gusto internazionale.
Dopo aver fatto il pieno di energie siamo pronti a partire in direzione colle Pinciano conosciuto più semplicemente con il nome di Pincio, sulla cui sommità sorge il primo giardino pubblico di Roma. Per arrivare a destinazione percorreremo via dei Fori Imperiali, una delle strade più scenografiche della città, dove si trovano i resti monumentali dei fori di Cesare, di Augusto, di Nerva, della Pace e di Traiano. Questa strada collega il Colosseo con la celebre Piazza Venezia, dominata dall’Altare della Patria, uno dei monumenti più famosi di Roma nonché simbolo dell’identità nazionale.
Proseguendo lungo il percorso puoi scegliere se fare una piccola deviazione verso la Fontana di Trevi oppure verso il Pantheon prima di raggiungere la tua meta. Se, invece, prosegui dritto a un certo punto incrocerai via dei Condotti, la via dello shopping di lusso, che ospita i più importanti negozi e boutique di alta moda. Superata via dei Condotti raggiungi Piazza di Spagna, con la sua splendida fontana della Barcaccia e la rinomata scalinata di Trinità dei Monti.
Poco distante dalla scalinata c’è un posto imperdibile per gli appassionati di lettura: la Keats-Shelley House, l’ultima dimora del poeta britannico John Keats, una casa-museo che raccoglie una ricca collezione di quadri, sculture e manoscritti dei più importanti esponenti della seconda generazione romantica inglese.
Una volta imboccato viale delle Trinità dei Monti, dopo una manciata di minuti, si arriva al Pincio da cui potrai godere di una spettacolare vista su Roma. La passeggiata del Pincio collega piazza del Popolo, Villa Medici e gli spalti del Muro Torto, inoltre se si continui verso il viale della Magnolie puoi raggiungere Villa Borghese.
Da Piazza del Popolo alla Basilica di San Pietro passando per Castel Sant’Angelo
La terrazza panoramica del Pincio domina Piazza del Popolo, una delle piazze più famose al mondo, punto di partenza di un nuovo itinerario. Al centro della piazza si innalza il grande Obelisco Flaminio, alto 24 metri e portato a Roma dall’Egitto al tempo di Augusto. Qui si trova anche la basilica di Santa Maria del Popolo, al cui interno si possono ammirare i capolavori del Caravaggio, gli affreschi del Pinturicchio e le architetture di Raffaello Sanzio e del Bramante, e le due chiese gemelle di Santa Maria in Montesanto (detta anche come Chiesa degli Artisti) e Santa Maria dei Miracoli.
Ti suggeriamo una piccola deviazione verso via Margutta, la via degli artisti, dell’arte e dell’artigianato, ricca di botteghe e celebrata anche da Luca Barbarossa nell’omonima canzone del 1986. A questo punto una pausa da Pompi Tiramisù, nella vicina via della Croce, è d’obbligo. Qui potrai gustare differenti versioni del goloso dolce al cucchiaio: dalla quella classica alla più esotica Cocco e Ananas passando per l’alternativa al sale e caramello. Dopo la sosta è arrivato il momento di prendere il monopattino, percorrere il Lungotevere e raggiungere l’iconico Castel Sant’Angelo, le cui mura custodiscono storie e segreti della lunga storia di Roma. Il Mausoleo di Adriano, con le sue numerose collezioni, che comprendono pregevoli ceramiche rinascimentali, una raccolta d’armi antiche, statue medievali e moderne, merita sicuramente una visita prima di ripartire alla volta della grandiosa Basilica di San Pietro con la sua piazza impreziosita dallo spettacolare colonnato del Bernini.
5 imperdibili musei romani, a distanza di monopattino elettrico
Roma è la città d’arte per eccellenza e fare un elenco dei musei più belli da visitare è praticamente impossibile perché tra arte, storia, scienza e tecnologia, musica, letteratura c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Se hai poco tempo e i musei sono la tua passione, con il monopattino elettrico puoi raggiungere facilmente quelli che abbiamo inserito nella nostra personalissima top five. Per renderti più semplici gli spostamenti, prendiamo come punto di riferimento il Colosseo e partiamo da qui:
- Musei Vaticani: il percorso che dall’Anfiteatro Flavio porta ai musei della Città del Vaticano si snoda principalmente sul Lungotevere e se fai due piccole deviazioni ti permette di vedere anche il Circo Massimo e la celebre Bocca della Verità che si trova presso la chiesa di Santa Maria in Cosmedin;
- Musei Capitolini: partendo dal Colosseo, bastano una manciata di minuti per raggiungere i Musei Capitolini, ma prima di raggiungere la principale struttura museale di Roma ti suggeriamo di fermati ad ammirare il Teatro di Marcello, situato nella zona meridionale del Campo Marzio, tra il fiume Tevere e il Campidoglio. Una volta conclusa la visita ai Musei Capitolini risali in monopattino in direzione Antica Birreria Peroni per un pranzo o una cena all’insegna dei sapori della cucina romana in uno dei locali storici della città;
- Museo nazionale delle arti del XXI secolo: se scegli di vistare il MAXXI, con il monopattino elettrico puoi raggiungere facilmente alcuni dei punti più importanti della città prima di arrivare a destinazione. Tra questi ti consigliamo il Tempio Maggiore, la principale sinagoga di Roma che al suo interno ospita il museo ebraico, Campo dei Fiori, dove si trova il monumento a Giordano Bruno e lo storico Forno Campo de’ Fiori (tappa obbligata per assaggiare la golosa pizza bianca con la mortadella) e la splendida Piazza Navona.
- Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea: potremmo definire la strada che collega il Colosseo alla GNAM una piacevole gita sul Lungotevere che ti permette, se il tempo a disposizione te lo consente, di fare delle piccole deviazioni per vedere alcune dei luoghi di interesse più famosi di Roma. Come Palazzo Borghese, detto anche il “cembalo Borghese”, considerato una delle quattro meraviglie di Roma insieme al dado di Farnese, la scala di Caetani e il portone di Carboniani.
- Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema: il MIAC si trova presso gli studi cinematografici di Cinecittà ed è il museo più lontano dal Colosseo, ma con il monopattino elettrico coprire la distanza sarà un gioco da ragazzi. Anche in questo caso vogliamo suggerirti una piccola deviazione per non perdere uno dei tanti posti magici di Roma: le Terme di Caracalla.
L’arte fuori dagli edifici: i murales più belli di Roma
Non solo musei, gallerie, centri di cultura, spazi espositivi e capolavori di architettura: l’arte nella Capitale è ovunque e tra le attrazioni imperdibili che offre la città ci sono anche opere di street art che ti lasceranno senza fiato. Salta sul tuo monopattino e prepararti a scoprire un lato insolito di Roma attraverso i murales che colorano i muri dei quartieri:
- Outside In – Via Tessalonica;
- Omaggio a Gigi Proietti – Via Tonale;
- Hunting Pollution – Quartiere Ostiense;
- Bambino Redentore – Quartiere di Tor Marancia;
- Io so i nomi – Via Fanfulla da Lodi;
- Intersection – Quartiere Pigneto;
- Coffee Break – Via Ludovico Pavoni 118;
- El Ranacer – Via Maiolati;
- The Blind Wall – Via Osimo;
- Anna Magnani, la diva e la donna – Via Andrea Doria 3.
Roma insolita a bordo di un monopattino: 5 cose da vedere
Tra le mura della Città Eterna si nascondono innumerevoli tesori, spesso sconosciuti ai turisti che la visitano. Usare il monopattino elettrico per percorrere le vie della Capitale ti permette di scoprire anche quei luoghi lontani dai tradizionali itinerari turistici. Ecco quali sono i cinque che non puoi perdere:
- Il santuario dei Gatti: Roma è tante cose e tra queste è anche la città dei gatti. C’è un luogo nella Capitale che da decenni accoglie centinaia di felini: è l’Area Sacra di Torre Argentina, il complesso archeologico al centro dell’omonima piazza, luogo in cui Giulio Cesare trovò la morte per mano di Bruto. Qui si trova la Colonia Felina di Torre Argentina, nata verso la metà degli anni Novanta, gestita da volontari che si prendono cura dei gatti romani e si occupano delle adozioni;
- Il buco della serratura: forse non sai che a Roma puoi vedere la Cupola di San Pietro anche da un’altra prospettiva, ovvero attraverso il buco della serratura del grosso portone che segna l’accesso alla Villa del Priorato di Malta che si trova sul colle Aventino. Una vista davvero emozionante che diventa suggestiva alla sera quando il sole tramonta e si accendono le luci su Roma;
- Museo della Casina delle Civette: questo singolare museo si trova all’interno di villa Torlonia a Roma e il suo nome è legato alle numerose decorazioni che hanno come soggetto proprio la civetta. C’è addirittura un’intera Stanza delle civette, con bellissime vetrate su cui l’animale è ritratto appollaiato su tralci d’edera. Nell’Ottocento l’ex residenza della famiglia Torlonia era conosciuta anche come Capanna Svizzera poiché l’aspetto rustico ricorda uno chalet svizzero o un rifugio alpino;
- Cimitero Acattolico: detto anche cimitero degli inglesi, si trova nel rione Testaccio, vicino Porta San Paolo, a lato della Piramide Cestia, e la sua costruzione risale al XVIII secolo. È considerato uno dei cimiteri più suggestivi d’Europa ed è destinato all’estremo riposo dei non-cattolici stranieri, tuttavia qui sono sepolti anche italiani illustri che in vita sono stati in qualche modo “stranieri” nel proprio paese a causa delle loro idee. Tra di loro citiamo Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda e Andrea Camilleri, mentre tra le tombe di personaggi celebri ricordiamo quella del poeta britannico John Keats e dell’attrice Belinda Lee.
- Porta Alchemica: conosciuta anche come Porta Magica, Porta Ermetica o Porta dei Cieli, è l’ultima sopravvissuta delle cinque porte di villa Palombara che sorgeva nei pressi della moderna piazza Vittoria. La Porta Alchemica, secondo l’iscrizione presente sull’arco, risalirebbe al 1680. Narra la leggenda che nel Seicento l’alchimista Francesco Giuseppe Borri fu ospitato nella villa per una notte che trascorse nei giardini alla ricerca di un’erba misteriosa, capace di produrre l’oro. Il mattino seguente scomparve per sempre dietro la Porta Magica, lasciando dietro di sé alcune pagliuzze d’oro, testimonianza della riuscita trasmutazione alchemica, e un foglio pieno di enigmi e simboli magici che contenevano il segreto della pietra filosofale. I simboli furono poi incisi sulle cinque porte di villa Palombara che non sopravvissero al tempo, fatta eccezione per la Porta Ermetica a cui, nel 1888, furono aggiunte due statue del dio Bes che in origine erano conservate nei giardini del Palazzo del Quirinale.