Bolidi che sfrecciano sui circuiti internazionali cavalcate da piloti incredibili, le moto in gara nel campionato MotoGP sono le più potenti al mondo. Scopriamo perché.

Il campionato MotoGP è conosciuto in tutto il mondo per le favolose moto protagoniste e per i piloti che, viste le abilità tecniche e strategiche che mettono in campo, sono considerati dai fan dei veri e propri eroi. Basti pensare, solo per citarne alcuni, agli ex piloti Valentino Rossi e Casey Stoner, o a Francesco Bagnaia che, in sella alla Ducati, è al momento in testa al MotoGp 2023.

La MotoGP, un mondo di passioni

Tutto questo entusiasmo per il MotoGp non è a caso. Il perché sta soprattutto nelle caratteristiche delle moto MotoGP. Occorre precisare che per moto MotoGP intendiamo la massima categoria di due ruote che corre i Gran Premi, validi per il Motomondiale e approvata dalla Federazione Internazionale di Motociclismo.

Esistono infatti altre due categorie di moto MotoGP, si tratta di Moto3 e Moto2 che fanno parte del Motorcycle Gran Prix – MotoGP. Circuiti minori, dove corrono motociclette meno potenti e giovani piloti che fanno esperienza, spesso con l’obiettivo di entrare nelle scuderie che corrono la categoria principale dei campionati, il vero e proprio MotoGP. Nel campionato Superbike invece corrono moto che derivano dai modelli di serie.

Dietro le quinte del MotoGP: le caratteristiche delle moto del MotoGP

La classe regina del Motomondiale è quindi la MotoGP e le moto MotoGP che corrono il campionato sono degli autentici capolavori di ingegneria e potenza.

La principale caratteristica di questi bolidi è che sono dei prototipi. Le moto che scendono in pista infatti sono realizzate dalle case motociclistiche solo ed esclusivamente per il MotoGP: non sono in vendita, non possono circolare sulle strade normali e possono essere guidate solo da piloti professionisti.

Le MotoGP hanno al massimo 1000 cc di cilindrata e motori da 4 cilindri. La potenza massima che arrivano ad esprimere è di 250 cavalli circa e raggiungono una velocità di 350 chilometri all’ora. Il peso della moto deve essere minimo di 157 kg. Le MotoGp vengono realizzate sulle caratteristiche del pilota e della sua guida ed è facile capire perché: con la potenza e la velocità che esprimono, telaio, freni, assetto devono essere un tutt’uno con chi le guida così da garantire le massime performance competitive.

Per le case costruttrici, le MotoGP inoltre rappresentano il laboratorio dove sperimentare soluzioni ingegneristiche ed elettroniche innovative e materiali all’avanguardia. Le novità, dopo l’impiego nelle moto della massima categoria del Motomondiale, vengono poi introdotte anche nella produzione delle motociclette di serie.

Tuttavia le esigenze dei piloti e dei loro team nell’utilizzo delle moto in pista sono molto diverse da quelle su strada. Ad esempio, titanio e carbonio sono prevalentemente utilizzati per le moto MotoGP, così come l’impianto frenante e di cambio hanno caratteristiche molto diverse da quelli delle moto da strada. Anche gli pneumatici hanno un ruolo fondamentale nelle moto MotoGP: basti pensare al rapporto tra la potenza espressa dal motore e la ridotta superficie a terra rappresentata dalle ruote che sono assolutamente diverse.

Muoversi in città sulle due ruote

Le moto MotoGP quindi sono dei veri gioielli tecnologici che fanno sognare. Se non avete mai avuto una due ruote e siete indecisi su che tipo di moto scegliere, iniziate a testarle. In alternativa, se vi sembrano troppo potenti, scegliete uno scooter, facile da usare e comodo per girare nel traffico. Potete anche noleggiarlo grazie al servizio di scooter sharing, già molto diffuso e magari disponibile anche nella vostra città