Che sia premendo un bottone o girando la chiave, la nostra automobile si accende grazie ad un componente che avvia il motore e permette di muoverci: il motorino di avviamento. Tanto piccolo quanto prezioso che trasforma l’energia elettrica in meccanica.

Vediamo insieme come funziona il motorino di avviamento: ecco le cinque cose che forse non sai su questo importante componente e qualche piccolo consiglio su cosa fare in caso di rottura.

Che cos’è il motorino di avviamento

Il motorino di avviamento, come dice il nome stesso, serve a far partire il motore dell’auto trasformando l’energia elettrica fornita dalla batteria in energia meccanica. Ogni volta che accendiamo l’automobile entra in funzione facendo raggiungere al motore il numero di giri necessari ad avviarlo. Il motorino di avviamento inizia e girare e nel movimento coinvolge il motore, attivando il ciclo dei pistoni.
Dopo aver completato il suo lavoro, che avviene molto rapidamente, il motorino di avviamento si spegne in attesa di essere riavviato di nuovo.
Nelle auto con sistema Start & Stop questo avviene molte volte al giorno, per esempio al semaforo o in coda, per limitare i consumi e le emissioni nocive del mezzo.

Il motorino di avviamento è composto da 3 elementi:

  1. Un elettromagnete, detto anche relè;
  2. Un motore elettrico;
  3. Un gruppo d’innesto. In alcuni modelli è possibile anche trovare un riduttore epicicloidale.

5 cose da sapere sul motorino d’avviamento

Ecco cinque informazioni utili sul motorino di avviamento che forse non sapevi:

  1. Il motorino d’avviamento è presente sulle auto con motore termico, nelle auto ibride il tipo di motorino dipende dal sistema di propulsione dell’auto, nelle auto elettriche il motorino non è presente;
  2. Il motorino non è sempre immediatamente visibile all’interno del cofano, per trovarlo bisogna cercare un cilindro situato vicino al motore, fissato con due bulloni esagonali, collegato alla batteria con un cavo rosso (il terminale positivo). Va toccato con guanti isolanti per evitare le scosse elettriche e lavorare in sicurezza;
  3. Con l’avvento del sistema Start&Stop, i produttori hanno migliorato la qualità del motorino d’avviamento sottoposto ad un numero maggiore di accensioni;
  4. Solitamente il mancato funzionamento del motorino dipende dalla batteria scarica, se non parte dopo qualche prova meglio non insistere altrimenti il motorino elettrico potrebbe bruciarsi;
  5. Se avverti dei rumori e dei ticchettii in fase di avviamento ma l’auto non parte significa che c’è un problema al motorino di avviamento. Meglio non insistere per non provocare ulteriori danni.

Cosa fare in caso di malfunzionamento e rottura

Le cause di un malfunzionamento del motorino di avviamento possono essere diverse: collegamenti elettrici difettosi, interruttore magnetico difettoso, il motorino stesso può presentare anomalie.
Come per tutto il resto dell’auto, effettuare le giuste manutenzioni assicura all’auto lunga vita e a te la possibilità di viaggiare e muoverti in sicurezza con un mezzo sempre efficiente.
Alcune piccoli interventi, come le riparazioni alla carrozzeria, possono essere fatte in autonomia, ma per quelle più complesse è sempre meglio affidarsi a degli specialisti, come in questo caso ad un buon elettrauto.
Per quanto riguarda il motorino di avviamento, anche se è stato progettato per durare a lungo, puoi portare l’auto in un centro specializzato per effettuare un controllo, che è sempre raccomandato dopo i 100mila km. Se il motorino risulterà rotto, sarà possibile sostituirlo con una spesa media compresa di manodopera che oscilla tra i 300€ e i 500€.

Per viaggiare con più serenità, inoltre, ti puoi affidare alle app di servizi per evitare le code al casello autostradale, pagare comodamente il parcheggio e le operazioni di manutenzione per la tua auto.