Stop all’immatricolazione delle auto inquinanti a partire dal 2035. L’obiettivo del recente accordo sancito dal Parlamento Europeo su proposta dell’UE è quello di iniziare il processo di azzeramento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera entro il 2050, sostituendo le vetture a diesel e benzina con auto elettriche ed ecologiche a zero impatto ambientale. Ma quali sono i numeri del mercato italiano?
I recenti cambiamenti climatici dovuti all’eccessivo inquinamento ambientale hanno indotto industria e consumatori ad essere più attenti riguardo alla produzione e ai consumi dei beni in commercio. Entrambi si stanno protraendo verso la ricerca di opzioni più green in ogni settore, soprattutto in quello automobilistico che è uno dei più impattanti a livello di emissioni di CO2 nell’atmosfera.
Con la recente e graduale introduzione nel mercato di autovetture a basso impatto ambientale, le case automobilistiche si avvicinano ad una filosofia green che prenderà sempre più piede nei prossimi anni. L’obiettivo è quello di proporre automobili non più alimentate da carburanti (diesel e benzina), che rilasciano nell’ambiente emissioni nocive, ma avvicinarsi sempre più a modelli di auto ecologiche che mantengano le stesse prestazioni di quelli tradizionali.
In quest’ottica di sostenibilità e salvaguardia della salute umana e ambientale, il Parlamento europeo, su proposta dell’UE, ha siglato di recente un accordo che prevede la cessazione della produzione di automobili con motore endotermico dal 2035. Questo significa che tutte le auto alimentate a diesel, benzina e anche le ibride a partire dal 2035 non potranno più essere immatricolate. Si spiana così la strada alla vendita di sole auto elettriche o alimentate con biocarburanti.
Vediamo nel dettaglio la differenza tra i tipi di auto attualmente circolanti in Italia, qual è il trend di immatricolazioni rispetto al 2022 e quali sono oggi i modelli più venduti per ogni categoria.
Composizione del mercato delle auto in Italia
Oggi in Italia la composizione del mercato automobilistico è varia: in circolazione troviamo ogni tipo di vettura, da quelle tradizionali alimentate a benzina agli ultimi modelli di auto ibride o elettriche. Ma quali sono le differenze tra queste tipologie? Vediamole.
Auto a benzina o diesel
Le automobili a benzina hanno come unica alimentazione, appunto, la benzina e si accendono grazie alla scintilla prodotta dalla miscela aria/benzina che agisce sulla candela, che a sua volta muove i cilindri. L’alimentazione a diesel invece prevede l’accensione tramite la compressione da parte del pistone della miscela aria/gasolio. Entrambi i carburanti hanno un importante impatto ambientale perché rilasciano nell’atmosfera emissioni nocive, come monossido di carbonio, particolato, biossido di zolfo e idrocarburi incombusti.
Auto ecologiche
A differenza delle automobili alimentate a benzina o diesel, le auto ecologiche contemplano differenti propulsori e sono alimentate da gas ecocompatibili, cioè GPL o metano. Questo significa che producono un livello di emissioni inferiore a quello della benzina o del diesel, in quanto hanno ridotta emissione di monossido di carbonio e particolato.
Rispetto alle auto alimentate a benzina, quindi, l’impatto delle vetture ecologiche sull’ambiente è ridotto e le performance non subiscono variazioni.
Auto ibride
Tutte le automobili ibride sono caratterizzate da una doppia alimentazione, la prima a benzina e la seconda elettrica. In commercio esistono vari tipi di auto ibride, a seconda della casa produttrice e del tipo di alimentazione:
- Auto Mild-hybrid: sono caratterizzate dall’affiancamento di un piccolo motore elettrico a supporto di quello termico, che ricarica anche le batterie;
- Auto Plug-in hybrid: si ricaricano nelle apposite colonnine di ricarica elettrica senza l’aiuto del motore termico;
- Auto Full hybrid: in queste vetture i motori elettrico e termico sono indipendenti e l’accumulatore si ricarica quando si frena o si decelera.
Auto elettriche
Le automobili elettriche si avviano tramite batterie ricaricabili che agiscono sul motore. Non hanno il motore termico, quindi la combustione non avviene, anche se un minimo inquinamento viene prodotto dal consumo di energia elettrica per la ricarica.
Immatricolazioni auto 2023: tutti i dati
A gennaio 2023 il report UNRAE ha evidenziato che in Italia sono state immatricolate quasi 200.000 nuove vetture. Ecco le percentuali di immatricolazione rispetto all’anno precedente, suddivise per tipologia di alimentazione:
- Il 26,5% a benzina (contro il 27,2% dell’anno precedente);
- Il 19% con motore diesel (dato identico al 2022);
- Il 36,7% ibride elettriche (contro il 34,8% del 2022);
- Il 10,3% con alimentazione GPL (contro il 9,2% dell’anno precedente);
- Il 4,7% ibride plug-in (contro il 5,1% del 2022);
- Il 0,2% a metano (contro il 1,3% del 2022);
- Il 2,5% elettriche «pure» (contro il 3,4% dell’anno precedente);
I modelli di auto più venduti per ogni categoria
A gennaio 2023 le immatricolazioni complessive sono aumentate del 19% rispetto allo stesso mese del 2022, ma quelle di auto elettriche sono diminuite (dal 3,4% del 2022 al 2,6% del 2023).
Ecco i modelli di auto più venduti in Italia a gennaio 2023, suddivisi per alimentazione:
- Benzina: volkswagen T-Cross (2.606 unità) e T-Roc (2.178 unità), seguite da Citroen C3 e Hyundai I10;
- Diesel: Jeep Renegade (2.133 unità) e Fiat 500X (1.639 unità), seguite da Volkswagen Tiguan e Peugeot 3008;
- Ibride elettriche: Fiat Panda (9.852 unità) e Lancia Y (3.144 unità) a cui seguono Toyota Yaris Cross e Fiat 500;
- GPL: Dacia Sandero (2.988 unità) e Dacia Duster (2.368 unità), seguite da Renault Capture e Renault Clio;
- Ibride elettriche plug-in: Jeep Compass (749 unità) e Ford Kuga (596 unità), a cui seguono Jeep Renegade e Lynk & Co 01;
- Metano: Seat Arona (70 unità) e Volkswagen Polo (50 unità), seguite da Volkswagen Golf e Seat Ibiza;
- Elettriche: Fiat 500 (540 unità) e Smart Fortwo (369 unità), seguite da Renault Twingo e Audi Q4.
Incentivi per l’immatricolazione di auto non inquinanti
Allo scopo di incentivare le immatricolazioni di auto non inquinanti, il governo ha messo a disposizione per il 2023 circa 630 milioni di euro di incentivi, suddividendoli per ogni categoria di automobili: 190 milioni per le auto elettriche (con emissioni che vanno da 0 a 20 grammi di anidride carbonica per chilometro); 235 milioni per autovetture ibride plug-in (con emissioni che rientrano tra 21 a 60 grammi); 150 milioni per i veicoli con emissioni che rientrano tra 61 e 135 grammi, e anche 35 milioni per chi acquista ciclomotori elettrici.