I tram di Milano si avviano verso un profondo rinnovamento. Sono infatti in arrivo, sulle strade del capoluogo lombardo, i Tramlink di nuova generazione, che contribuiranno a rendere il trasporto pubblico locale più efficiente e sostenibile.
Con queste vetture all’avanguardia, ATM vuole realizzare un miglioramento della mobilità urbana milanese e una sempre maggiore riduzione dell’impatto ambientale, anche attraverso quello che è il mezzo più iconico della città: il tram.
I tempi, nelle intenzioni della società partecipata del Comune di Milano, non saranno lunghi. L’entrata in servizio del primo Tramlink è prevista entro la fine dell’estate, una volta conclusi i necessari collaudi. Tuttavia, niente paura per gli storici tram “Carrelli”, simbolo cittadino: le vetture d’epoca rimarranno in servizio.
Tramlink: i test in corso
Sono iniziati tra maggio e giugno i test notturni in linea del Tramlink 7210, a partire dal deposito di Precotto. Il primo dei nuovi tram di Milano è destinato a coprire la linea 31 della rete, che collega il capolinea Bicocca M5 e il Comune di Cinisello Balsamo.
La finalità di tali prove tecniche, che proseguiranno anche in ore diurne, è una verifica complessiva di funzionalità e prestazioni delle nuove vetture, sia a livello meccanico che elettronico. Vengono testati i sistemi di guida e quelli di controllo, per garantire che ogni componente sia in grado di soddisfare tutti i requisiti di qualità e sicurezza.
La fornitura e le caratteristiche tecniche
I nuovi Tramlink sono progettati e prodotti dall’azienda svizzera Stadler nello stabilimento di Valencia, in Spagna. È il suo debutto nel mercato italiano. L’accordo con ATM, della durata di 6 anni, è stato stipulato nel 2019 e prevede la fornitura di 80 tram per 172,6 milioni di euro totali.
Queste vetture, che nell’aspetto ripropongono il tradizionale “giallo Milano”, sono lunghe 25 metri e hanno una capienza di 66 posti ciascuna. Un sistema di 10 telecamere interne, collegate con la centrale di ATM, garantisce la sicurezza dei passeggeri. Inoltre: monitor con infomobilità in tempo reale, prese USB per la ricarica di device mobili, tre porte di accesso per velocizzare i flussi.
Il pianale ribassato rende più agevoli la salita e la discesa, in particolare per passeggeri con disabilità motoria. Infine, la capacità bidirezionale dei Tramlink consente un’inversione di marcia in caso di necessità. Sono presenti anche dispositivi anticollisione, di riduzione del rumore e per un’ottimale gestione delle curve.
La rete dei tram di Milano
La rete tranviaria di Milano, oltre che la più estesa d’Italia, è un elemento imprescindibile per spostarsi in città insieme a metro, bus, treni suburbani, più tutti i servizi di sharing e di micromobilità elettrica. Aperta per la prima volta nel 1881 con le vetture a cavalli ed elettrificata dal 1893, consta oggi di 17 linee urbane e si estende per circa 180 chilometri. Arriva a toccare i territori di alcuni comuni dell’hinterland, quali Rozzano e Cinisello Balsamo.
Sono ancora in esercizio 125 tram della celebre serie 1500 di fabbricazione italiana, i cosiddetti “Carrelli”. Per il loro valore storico non saranno interessati dal progressivo rinnovo del parco mezzi di ATM. La curiosità che li riguarda è che, dal 1983, sono stati esportati a San Francisco. In quell’anno, in occasione dell’Historical Trolley Festival, gli statunitensi rimasero affascinati dai tram milanesi.
Fino a tempi recenti, a Milano è stata in funzione anche una rete tranviaria interurbana. Essa collegava la città con varie zone e capoluoghi della regione. Attiva da ben cinque anni prima dell’avvio della rete urbana, con la linea Milano-Monza inaugurata nel 1876, le ultime tratte a essere dismesse sono state la Milano-Desio nel 2011 e la Milano-Limbiate nel 2022.