La FMI dà il suo parere negativo sulla direttiva UE che andrebbe ad imporre l’obbligo di assicurazione anche per le moto ferme in garage.

Presa di posizione importante da parte della FMI (Federazione Motociclistica Italiana) nei confronti della Direttiva Ue 2021/2118 in tema di assicurazioni e responsabilità civile. Il testo estende l’obbligo assicurativo a tutte le moto (anche a quelle non circolanti e ferme in un box) e ai monopattini e bici elettriche. La Federmoto sostiene che il nuovo orientamento europeo inibisca la possibilità per un possessore di un veicolo di revocare l’assicurazione o di accenderla solo quando la moto, saltuariamente, circola.

Obbligo assicurazione per le moto ferme: le modifiche dell’Ue

Ad essere modificata è la direttiva 2009/103/CE. In particolare, sono tre i passaggi su cui l’Ue è intervenuta con la nuova direttiva:

  • Articolo 1: «Qualsiasi autoveicolo azionato esclusivamente da una forza meccanica che circola sul suolo ma non su rotaia, con una velocità di progetto massima superiore a 25 km/h o un peso netto massimo superiore a 25 kg e una velocità superiore a 14 km/h’». Qui si fa riferimento a bici e monopattini elettrici.
  • Articolo 1 bis: «Ogni utilizzo di un veicolo che sia conforme alla funzione del veicolo in quanto mezzo di trasporto al momento dell’incidente, a prescindere dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento“. In questo punto viene sottolineato che l’assicurazione prescinde da dove il veicolo di trovi e se sia fermo o in movimento.
  • Articolo 3, comma 1: «Ogni stato membro adotta tutte le misure appropriate, fatta salva l’applicazione dell’articolo 5, affinché la responsabilità civile relativa alla circolazione di un veicolo che staziona abitualmente nel suo territorio sia coperta da un’assicurazione». Infine, abbiamo la specifica dell’obbligo assicurativo per ogni veicolo presente sul territorio Ue.

Le preoccupazioni di FMI

Ed è proprio questo su cui si sta battendo la FMI, ovvero sull’impossibilità di sospensione dell’assicurazione su una moto tenuta nel proprio cortile o garage, o addirittura sul non poter conservare in un luogo privato un motociclo (magari d’epoca) senza certificato. La federazione sta cercando in ogni modo di far inserire nel testo la possibilità di revoca dell’assicurazione.

Giovanni Copioli, presidente della FMI, ha dichiarato: «Ringrazio la Senatrice Stefani e tutti coloro che si stanno impegnando per far sì che i mezzi custoditi in luogo protetto possano continuare a non avere obblighi assicurativi. Mi auguro che il Governo recepisca le indicazioni ricevute dal Parlamento, per evitare la dispersione di un grande numero di veicoli, storici e non, che saranno rottamati o venduti all’estero, con il rischio che l’Italia perda un patrimonio storico e culturale di grande pregio».

C’è tempo fino al 23 dicembre

Ovviamente quanto descritto per le moto e mezzi della micromobilità elettrica vale anche per le auto e per i possessori che detengono nel loro box vetture senza polizza. Stesso discorso anche per i motociclisti “stagionali”, ovvero coloro che optano per la scadenza dell’assicurazione nei mesi invernali, per poi attivarla con l’arrivo della bella stagione (molti optano per l’assicurazione moto online). Il termine ultimo per il recepimento della direttiva da parte dell’Italia è il 23 dicembre: le istanze nazionali verranno accolte a livello europeo?