In Baviera si chiama Wiesn, noi la chiamiamo Oktoberfest: la storia, le curiosità e i consigli per pianificare il viaggio e godersi la tradizionale festa bavarese della birra.

È una mia impressione, o questo mese di settembre è volato? Tempo per gli ultimi caldi estivi, a Monaco di Baviera è appena terminato il Salone dell’Auto e il calendario dice che siamo in pieno Oktoberfest. È iniziata infatti il 16 settembre e terminerà martedì 3 ottobre.

Cenni storici sull’Oktoberfest

Quella che oggi è considerata la festa della birra nella Baviera, storica culla del biondo (o scuro) nettare, è in realtà nata nell’ottobre 1810 come una corsa di cavalli, per celebrare il matrimonio tra il re Ludovico I e la principessa Teresa di Sassonia-Hildburghausen. La gara si disputò su un prato nel periferico quartiere di Ludwigsvorstadt-Isarvorstadt a Monaco. Il prato prese poi il nome di Theresenwiese, in onore della sposa.

I primi ampliamenti

Il Theresenwiese odierno è uno spazio pubblico di 42 ettari, che negli anni si è consolidato come location della festa. La tradizione fu mantenuta ed ampliata con l’arrivo delle prime giostre, pur dovendo osservare qualche pausa dovuta a cause di forze maggiore (le Guerre Napoleoniche nel 1813, l’epidemia di colera nel 1854, la Guerra Prussiano-Austriaca nel 1866 e la Guerra Franco-Tedesca nel 1870).

Dopo il 1870, iniziarono i cambiamenti che hanno reso l’Oktoberfest quello che è oggi: nel 1872 l’evento fu esteso, comprendendo anche la seconda metà di settembre per sfruttare il bel tempo; nel 1880 il Consiglio Comunale decise di autorizzare la vendita della birra durante la festa, che negli anni seguenti si arricchì con l’arrivo dell’arrosto dei polli e della corrente elettrica ad alimentare le giostre; nell’ultimo decennio del secolo vennero avviate nuove tradizioni che costituiscono anche l’anima odierna dell’evento, come la sfilata con i costumi popolari bavaresi.

L’Oktoberfest come lo conosciamo oggi

A cavallo tra fine ‘800 e inizio ‘900 cominciavano ad apparire i primi grandi tendoni ma la Grande Guerra fece sopprimere l’Oktoberfest fino al 1918. Quello che succede dopo andò di pari passo, purtroppo, con la storia del paese: nel 1923 e nel 1924 l’inflazione rese impossibile organizzare la festa e nel 1933 fu fatto divieto agli ebrei di lavorarvi.

La Seconda Guerra Mondiale portò ad un’altra soppressione dell’Oktoberfest, fino al 1946. Il vero Oktoberfest del dopoguerra fu nel 1949 (dopo 2 edizioni “ridotte” autunnali) e l’anno successivo venne inaugurata un’altra delle odierne tradizioni della festa della birra: il grido “O’zapft is!” (“è stappata!”) del sindaco di Monaco di Baviera (nel 1950 era Thomas Wimmer) che ogni anno sancisce lo stappo della prima botte per la spillatura (si dice che Wimmer dovette colpire la botte 17 volte per stapparla, peggior “performance” di sempre).

Nel 1980 l’ombra nera del terrorismo avvolse anche l’Oktoberfest: una bomba all’ingresso principale uccise 13 persone (l’attentatore e 12 visitatori), ferendone oltre 200. Un attacco organizzato da estremisti di destra, commemorato ancora oggi da un monumento sul luogo della tragedia.

Dopo la pausa del 2020 e 2021, causa Covid, ora da tutto il mondo si può di nuovo raggiungere la Baviera per unirsi all’Oktoberfest. Che però in realtà…non si chiama neanche Oktoberfest.

Il suo nome è Wiesn

I bavaresi lo chiamano Wiesn, in onore del luogo dove si tiene (Theresenwiese, appunto). Nel 2017 il termine è entrato anche nel dizionario. Questo, per la gente del posto, è il vero nome di quello che noi chiamiamo, impropriamente, Oktoberfest.

Consigli per organizzare il viaggio

Volete dunque aggregarvi al Wiesn? Il primo consiglio riguarda il mezzo di trasporto: nein automobile! Considerando infatti che non potete muovervi in auto nei luoghi dell’evento, il consiglio è quello di raggiungere Monaco un mezzo pubblico, sia un pullman, un treno o un aereo.

Alcuni operatori mettono a disposizione pacchetti volo+hotel, altri permettono di unire il viaggio in pullman (soluzione più gettonata) all’hotel o alla visita a località come Innsbruck o paesini tipici della Baviera.

Un consiglio, se potete concedervi qualche giorno di ferie,  è quello di visitare l’Oktoberfest dentro la settimana. Se ciò non dovesse essere possibile, sarà comunque bene organizzarsi per partire magari un giorno prima, per essere presenti al Theresenwiese prima delle 10 del mattino. Così vi sarà possibile muovervi senza troppa folla ed evitare lunghe code per entrare. Ci sono tour operator che permettono anche di fare il weekend lungo, con partenza il venerdì per essere pronti in rampa di lancio il sabato mattina, sufficientemente presto, e passare l’intero fine settimana in zona.

Ultimo ma non ultimo: se conoscete qualcuno con cui andare, andate insieme. Se siete in gruppo, c’è infatti anche l’opportunità di prenotare un tavolo, sicuramente una cosa non da poco se volete godervi la festa della birra e l’allegria dell’atmosfera bavarese.