L’Oscar del Cicloturismo 2023 va alla Ciclopedonale Puccini, ciclovia che coniuga il patrimonio naturale e culturale del territorio di Lucca e della Versilia con la musica del grande compositore italiano nativo della città toscana.
Istituito nel 2015 e giunto all’ottava edizione, il premio annuale è assegnato alle ciclovie green delle regioni che incentivano proposte di turismo lento basato sulla mobilità dolce e in particolare sulla bicicletta, attraverso percorsi e servizi mirati per il visitatore sui pedali.
Rendere il turismo sempre più verde e sostenibile, riducendo gli spostamenti con emissioni inquinanti e valorizzando la natura e i borghi d’Italia, è un insieme di buone pratiche che questo riconoscimento intende stimolare e promuovere presso amministrazioni e realtà locali.
La cerimonia di consegna dell’Oscar del Cicloturismo si è svolta il 3 giugno, Giornata mondiale della bicicletta, a Cesena, città “campione in carica” grazie al riconoscimento ottenuto nel 2022 dal Grand Tour della Valle del Savio.
Oscar del Cicloturismo: il primo premio in Toscana
La vincitrice dell’Oscar del Cicloturismo 2023, la Ciclopedonale Puccini, si sviluppa in Toscana da Lucca a Torre del Lago (frazione di Viareggio) attraverso i luoghi della vita del musicista, dalla casa natale alla valle del Serchio, dalla Versilia al lago di Massaciuccoli.
La sua particolarità è che si tratta di una ciclovia musicata. Un’apposita segnaletica, infatti, consente di accedere via codice QR a varie sinfonie pucciniane che accompagnano determinati tratti o punti del percorso, oltre a vari podcast narranti.
Il percorso misura in totale 58 chilometri e offre servizi quali noleggio, punti di assistenza, punti di ricarica e-bike, ristori, fontanelle. Collega inoltre alcune stazioni ferroviarie, favorendo così l’intermodalità.
Le altre ciclovie premiate a Cesena
Al secondo posto si piazza la Sicilia con Sicily Divide. Un lunghissimo itinerario ciclabile che collega l’est e l’ovest dell’isola, da Catania a Trapani, toccando borghi, città, ex ferrovie, rive di fiumi, il tutto lontano da spiagge affollate e mete turistiche di massa.
Sicily Divide è un’iniziativa recente, nata durante la pandemia del 2020 grazie all’Associazione Ciclabili Siciliane. Lungo l’itinerario sono presenti bike hotel, servizi di noleggio e ricarica, punti di ristoro e assistenza. Chi lo percorre per intero può ottenere il Divider’s Pass, sorta di “passaporto” da ritirare una volta raccolti tutti i timbri previsti lungo il tragitto. Tale pass dà diritto ad agevolazioni in strutture di accoglienza convenzionate.
Sul terzo gradino del podio la Ciclabile Treviso-Ostiglia, in Veneto. È una ciclovia realizzata nel 2009 sul tracciato di una ferrovia dismessa degli anni Trenta. Lunga 70 chilometri, attraversa le province di Treviso, Padova e Vicenza, dal Sile al Po. Il tutto tra campi, boschi, oasi naturali e le meravigliose Ville Venete, intersecandosi con altre ciclopedonali. I vecchi caselli ferroviari sono diventati officine, punti di ristoro, alloggi, stazioni di sharing e ricarica.
Le menzioni speciali e l’estero
L’Oscar del Cicloturismo ha previsto anche due menzioni speciali. Il Premio Stampa e Comunicazione va alla Food Valley Bike in Emilia-Romagna, 90 chilometri tra Parma e Busseto all’insegna delle eccellenze enogastronomiche. Il Premio Legambiente è aggiudicato al Cammino d’Abruzzo, tour ad anello di ben 700 chilometri che tocca tutte le quattro province. La partenza e l’arrivo sono a Pescara, ma ovviamente se ne possono percorrere le porzioni preferite.
Infine, è stato assegnato per la prima volta l’Italian Green Road Award a una destinazione internazionale bike friendly: Gran Canaria. Evoluti e diffusi sistemi di bike sharing e infrastrutture e percorsi dedicati al cicloturismo sono valsi il riconoscimento all’isola spagnola.