I semafori speciali, installati nel pieno centro di Padova, dovranno garantire la sicurezza dei pedoni distratti dall’uso dello smartphone. 

Somigliano ai più classici semafori. Ma hanno una marcia in più. Perché attraverso una spia luminosa, che si proietta sull’asfalto, sono in grado di “avvertire” anche i passanti più disattenti. Scopriamo insieme come funzionano e quali sono i loro vantaggi.

Semafori “anti-distrazione”: a cosa servono e come funzionano 

Si tratta di un progetto sperimentale. Al quale il Comune di Padova ha scelto di dar fiducia, seguendo l’esempio di altre città italiane. Come Roma, ma anche Bari, dove questi dispositivi di sicurezza stradale sono già stati inaugurati.

I due semafori “anti-distrazione”, installati presso il passaggio pedonale di Prato della Valle, davanti all’ex Foro Boario, aiuteranno i pedoni a concentrarsi sull’attraversamento della strada. Garantendone la sicurezza, in una delle aree più trafficate e visitate di Padova.

Installati gratuitamente dalla stessa ditta che si occupa delle altre postazioni semaforiche in città, questi dispositivi utilizzano una tecnologia particolare. In pratica, oltre la loro funzione tradizionale, questi semafori speciali proiettano sull’asfalto un’intensa luce rossa in corrispondenza della prima riga zebrata delle strisce pedonali. Così, chi è distratto dal proprio cellulare, avrà comunque la possibilità di accorgersi del segnale di “Alt”. Riducendo i rischi nella circolazione. La luce rossa sull’asfalto, chiaramente, si spegne quando il semaforo è giallo oppure verde.

Codice della Strada e comportamento dei pedoni 

L’articolo 190 del Codice della Strada regolamenta il comportamento dei pedoni. Ai quali è fatto espressamente divieto di attraversare diagonalmente, sostare e indugiare sulla carreggiata. Addirittura la normativa precisa che i pedoni devono «causare meno intralcio possibile alla circolazione». Prevedendo multe dai 26 euro ai 102 euro per chiunque violi le prescrizioni di legge.

Tuttavia, il Codice della Strada tende a tutelare i pedoni più che a sanzionarli per il comportamento scorretto. Ecco perché i semafori “anti-distrazione”, pur non essendo ancora regolamentati, costituiscono un’innovazione che ben si inserisce in un tessuto normativo che punta innanzitutto alla sicurezza stradale.

I numeri del rapporto Eurispes 2023: in aumento l’uso dei telefoni per la strada 

Vi sembra esagerato? In realtà, i numeri del rapporto Eurispes del 2023 ci dicono esattamente il contrario. L’indagine ha infatti dimostrato che è in crescita «il numero delle persone che utilizzano il telefono quando sono ferme ai semafori (dal 30,6% al 32,7%) o alla guida (dal 23% al 28%). In molti, poi, continuano a utilizzare il telefono camminando (dal 54,3% al 55,1%)».

Il progetto di Padova, dunque, segue un trend sempre più diffuso. E sempre più proteso a garantire la sicurezza dei pedoni al di là delle semplici normative vigenti e dei percorsi ciclopedonali. Non può stupire, dunque, che i padovani abbiano accolto la novità dei semafori “anti-distrazione” con molta positività. Sottolineandone la lungimiranza nell’ottica di prevenire incidenti e infortuni.