Paestum è un importante parco archeologico situato nella provincia di Salerno, in Campania, che ogni anno attira circa 440.000 visitatori. Riconosciuto come patrimonio UNESCO, rappresenta una delle tracce meglio preservate della Magna Grecia.

Parte del Comune di Capaccio Paestum, al suo interno accoglie una cinta muraria ben preservata, un meraviglioso foro romano, numerosi templi e un museo archeologico ricco di reperti.

Gli appassionati di storia e archeologia potranno solo meravigliarsi di fronte alla maestosità di questo sito che racconta l’architettura, la struttura sociale, ma anche il lusso e il potere dell’antica città di Poseidonia.

Paestum, una città dimenticata riscoperta dai nobili turisti del 1700

Fondata dai cittadini di Sibari al termine del VII secolo a.C., Paestum era una città portuale dedicata al dio Poseidone che doveva fungere da ponte commerciale tra la Magna Grecia e l’Etruria. Dopo una veloce ascesa che le permise di costruire una struttura urbana grandiosa e ancora oggi visibile, fu occupata prima dai lucani e in seguito conquistata dai romani, che le diedero il nome di Paestum.

La città strinse rapporti molto stretti con i romani, beneficiandone negli anni, ma la fine dell’epoca d’oro coincise temporalmente con il lento declino dell’Impero. Le esondazioni del fiume e la presenza continua di acqua stagnante misero in seria difficoltà gli abitanti che, con l’insorgere della malaria e le incursioni saracene, abbandonarono progressivamente la località (IX secolo).

Paestum fu quindi lasciata a se stessa e alla fame della vegetazione selvaggia, che la inghiottì voracemente. Secoli dopo, grazie alla moda dei Grand Tour in Italia, che portava nobili visitatori alla scoperta dei siti archeologici come Pompei (inizio scavi nel 1748) ed Ercolano, l’antica città ritrovò un nuovo e diverso splendore.

Grazie all’entusiasmo dei turisti settecenteschi e alle osservazioni di studiosi più attenti, che vedevano nell’architettura di Paestum un punto di partenza per trovare una nuova visione della storia dell’arte antica (teoria di Winckelmann), la città è riuscita ad arrivare fino a noi ammantata di nuova fama e degnamente riconosciuta per la sua importanza storica e artistica.

Cosa vedere a Paestum?

Paestum è un vero e proprio museo a cielo aperto e le cose da vedere sono così tante che può essere difficile capire da dove cominciare. Che tu abbia poche ore a disposizione o tutta la giornata, non puoi perderti i monumenti più belli che hanno reso l’antica Poseidonia famosa in tutto il mondo.

L’area archeologica di Paestum

Qui un tempo sorgeva il cuore della città e ancora oggi è possibile ammirare quello che rimane di un’eccellente urbanistica e di una suggestiva architettura. L’area archeologica accoglie al suo interno tutti i luoghi più importanti di Paestum, dai templi al foro romano, dall’agorà all’heroon, fino alla basilica e all’anfiteatro. Nel corso del 1800 proprio la zona dell’anfiteatro (al tempo il monumento non era stato ancora scoperto) è stata volutamente divisa a metà da quella che è oggi la SS18. I viaggiatori che percorrevano in carrozza il tratto potevano quindi ammirare un panorama incredibile che faceva fare un salto nel passato, al tempo dei miti e degli eroi.

In quel periodo non vi erano normative che impedivano di costruire sopra o nei pressi di ruderi di città antiche. Fortunatamente nel 1957 l’emanazione della legge 220, voluta dall’archeologo Umberto Zanotti Bianco, ha permesso di preservare e tutelare il parco archeologico di Paestum.

I templi di Paestum

I templi dell’antica città di Poseidonia sono ben conservati e mostrano ai visitatori tutta l’imponenza e la bellezza delle costruzioni del passato. Il tempio di Hera risale al 560 a.C. e mostra una facciata priva di frontone e una grande sala interna divisa da colonne.

Vi è poi il tempio di Nettuno, più grande del primo e con uno stile che ricorda molto il classico tempio greco. Infine è giunto fino a noi in buone condizioni anche il tempio di Atena. Situato in una posizione privilegiata, su un’altura che abbraccia l’area archeologica, è l’unico dei tre luoghi di culto ad avere un’attribuzione certa.

I musei di Paestum

Sono due i musei presenti a Paestum. Il primo è quello archeologico e il secondo è il museo di Hera alla foce di Sele. Quest’ultimo purtroppo è attualmente chiuso al pubblico ed è in realtà una sorta di museo multimediale ricavato da una vecchia masseria. Qui puoi osservare ricostruzioni in 3D dei monumenti di Paestum, video e installazioni che raccontano la storia del santuario dedicato a Hera, il quale viene citato anche nel mito di Giasone.

Il museo archeologico invece è visitabile e all’ingresso è possibile osservare le metope del 570 a.C. che un tempo erano parte architettonica del famoso santuario citato poc’anzi. Inaugurato nel 1957, il museo archeologico è una tappa importante che consente di conoscere molti dei reperti ritrovati durante gli scavi. Da menzionare la Tomba del Tuffatore, scoperta nel 1968 e così importante e ingombrante da richiedere un ampliamento del museo.

Come arrivare a Paestum?

Paestum non è difficile da raggiungere e puoi farlo in molte maniere. Se hai deciso di prendere in auto, puoi percorrere l’A3 e, se giungi da nord, uscire a Battipaglia (da sud uscita Eboli), per poi proseguire lungo l’A18 fino all’uscita Paestum. Per risparmiare tempo durante il viaggio, puoi far affidamento sulle app per il carburante e alle app per il parcheggio.

Inoltre, se stai guidando una vettura elettrica, evita lo stress di cercare le punti di rifornimento e segui un itinerario con colonnine elettrice per non ritrovarti a piedi lungo la strada verso Paestum.