Se c’è un’attività che mette a dura prova la pazienza di qualsiasi conducente, è sicuramente la ricerca di un posto auto. Con le strade spesso sovraffollate non è sempre possibile trovare un posto adatto alla propria auto e, in alcune occasioni, probabilmente la tentazione di parcheggiarla sul marciapiede è piuttosto forte. Tuttavia, prima di prendere in considerazione questa alternativa, è bene conoscere le regole e soprattutto i rischi associati al parcheggio sul marciapiede. In questo articolo trovi tutte le informazioni necessarie che ti aiuteranno a prendere una decisione consapevole per evitare eventuali sanzioni.

Parcheggiare sul marciapiede: quando è consentito e quando no

Sarà di sicuro capitato anche a te di cercare disperatamente parcheggio senza trovarlo. E proprio quando le speranze stavano per abbandonarti eccolo lì, davanti a te, il posto auto perfetto ma è sul marciapiede. Prima di pensare che puoi approfittare di quello spazio, la domanda che devi farti è: il parcheggio sul marciapiede è consentito?

Parcheggiare sul marciapiede è un’abitudine che hanno molti automobilisti, soprattutto nelle città di medie e grandi dimensioni, dove spesso l’insufficienza di parcheggi è enorme e la tentazione di lasciare l’auto nel primo spazio disponibile è piuttosto forte. Tuttavia, i problemi legati alla carenza di posti auto non costituiscono certo un’eccezione alle regole e se scegli di parcheggiare l’auto sul marciapiede ricorda che lo fai a tuo rischio e pericolo.

Infatti, è bene ricordare che, secondo il Codice della strada, il marciapiede è quella parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni. In genere, il marciapiede è alcuni centimetri più alto rispetto alla strada per impedire l’invasione da parte dei veicoli, tuttavia può essere anche “a raso”, quindi non rialzato, e delimitato con strisce, paletti o ringhiere.

Sul marciapiede è inoltre vietato usare tavole, pattini o altri acceleratori di andatura – ad esempio i monopattini elettrici – che possono costituire un serio pericolo per le persone, mentre si possono adoperare passeggini, in virtù della lentezza del loro incedere, così come possono circolare i pedoni che fanno uso di sedia a rotelle.

Una volta chiarito che il marciapiede è dedicato ai pedoni ne ricaviamo, quindi, che la sosta sul marciapiede della propria auto è vietata sempre e comunque? Sì e no. Il Codice della strada (articolo 158, comma 1) vieta la sosta e la fermata sul marciapiede, salvo che non vi sia diversa segnalazione. È altresì vietata la sosta e la fermata in corrispondenza degli scivoli o dei raccordi tra i marciapiedi.

Quando si può parcheggiare sul marciapiede?

Ricapitolando, il divieto di parcheggiare sul marciapiede non è assoluto perché, come abbiamo detto nel paragrafo precedente, la sosta e la fermata non sono consentite, a meno che non vi sia diversa segnalazione.

Che cosa significa? Partiamo da un assunto: non puoi lasciare la tua auto, nemmeno parzialmente, parcheggiata sul marciapiede e allontanarti. Non puoi nemmeno sostare temporaneamente con il veicolo sul marciapiede o su parte di esso nel caso in cui, ad esempio, devi fare scendere o salire un passeggero.

Esiste però un’eccezione. Il parcheggio sul marciapiede è infatti possibile in presenza di apposita segnaletica, sia orizzontale che verticale, che indica agli automobilisti la possibilità di sostare sul marciapiede. Solitamente, ciò accade quando il marciapiede è particolarmente ampio e la sosta dei veicoli non intralcia in alcun modo né il transito né la sicurezza dei pedoni. In tal caso, oltre alla segnaletica verticale, che indica a quale tipologia di veicoli è permesso fermarsi o sostare, troverai anche la segnaletica orizzontale, vale a dire delle strisce che delimitano gli stalli per il parcheggio.

Lo stato di necessità del conducente giustifica la sosta sul marciapiede?

La risposta a questa domanda è sì, lo stato di necessità del conducente rappresenta una seconda eccezione al divieto di parcheggiare sul marciapiede e giustifica la violazione della regole previste dal Codice della strada. Questo perché, secondo l’articolo 54 del Codice penale, non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.

In altre parole, ciò significa che se il conducente si trova in uno stato di estrema urgenza e in una zona in cui non riesce a trovare un parcheggio adatto, può parcheggiare l’auto sul marciapiede e questa non sarà considerata un’infrazione punibile.

Poniamo il caso, ad esempio, che mentre sei alla guida della tua auto, ti accorgi che il passeggero  si sente improvvisamente svenire a causa un problema di salute e non ha con sé le medicine che potrebbe aiutarlo a riprendersi dalla crisi. In una situazione simile a questa, per ovvie ragioni di urgenza, puoi parcheggiare l’auto sul marciapiede davanti alla farmacia e questo non sarà considerato una violazione della legge.

Quali sono le sanzioni per chi parcheggia sul marciapiede?

In caso di sosta sul marciapiede le sanzioni variano in base al tipo di veicolo:

  • Automobile: la multa oscilla da un minimo di 84€ a un massimo di 335€;
  • Ciclomotore o motociclo: la multa va da da un minimo di 40€ fino ad un massimo di 163€.

Alla sanzione pecuniaria devi aggiungere anche la decurtazione di due punti dalla patente.

Attenzione: la multa si applica per per ogni giorno in cui il veicolo rimane parcheggiato. Ciò vuol dire che lasciare l’auto parcheggiata sul marciapiede per più giorni ti può costare davvero molto caro. Inoltre, ricorda che il divieto vale anche nel caso in cui posizioni sul marciapiede solo una o due ruote del veicolo perché si tratta sempre di un’invasione della parte della strada riservata ai pedoni.

È bene sottolineare che le sanzioni previste per sosta o fermata su un marciapiede possono essere comminate soltanto dalla Polizia Municipale e non dagli ausiliari del traffico che sono dipendenti da aziende private. Questi ultimi, infatti, possono fare le multe soltanto in caso di violazioni che riguardano l’utilizzo delle strisce blu.

Non dimenticare che se paghi la multa entro 5 giorni dalla notifica puoi godere di una riduzione del 30% rispetto all’importo indicato nella comunicazione. Dopodiché è necessario pagare l’intera cifra entro 60 giorni, mentre se si supera questo termine scattano le maggiorazioni previste dalla legge.