Il Parco Nazionale del Pollino è un vasto sito protetto di circa 200.000 ettari che si estende tra la Basilicata e la Calabria. Inserito in un contesto paesaggistico variegato, che comprende una catena di monti dell’Appennino meridionale e numerosi fiumi, è una meta turistica molto apprezzata dagli amanti delle escursioni e da chi desidera fare una vacanza immersiva nella natura incontaminata.
Riconosciuto come Geoparco a livello internazionale, il territorio del Pollino ha accolto sin dalla preistoria comunità umane che hanno costruito e lasciato ai posteri tantissime memorie storiche e archeologiche di grande valore. Oltre ai borghi, ai santuari, ai castelli e ai fossili, il parco ospita anche una fauna eterogenea, nella quale compare il raro driomio calabrese, e diverse specie vegetali e piante officinali.
Cosa fare al Parco Nazionale del Pollino?
Il parco offre ai visitatori un panorama meraviglioso e unico in tutti i momenti dell’anno. Puoi scoprire le sue bellezze sia in primavera, con i prati in fiore, sia in autunno, quando è possibile ammirare lo spettacolo del foliage. Gli itinerari da intraprendere sono numerosi e si adattano a tutte le tipologie di turista, dallo sportivo alla famiglia interessata a passeggiare tra le vie di graziosi borghi.
I percorsi escursionistici proposti dal parco hanno diverse difficoltà e permettono di esplorare molti tesori nascosti in questa importante area. Puoi usare le app per il trekking per rendere la tua esperienza più bella e soddisfacente.
Durante la tua gita non mancare di sostare presso alcune tappe d’interesse storico, spirituale e naturalistico.
Una passeggiata tra i borghi caratteristici del Pollino, tra scorci meravigliosi e tradizioni locali
Il territorio del Pollino, grazie alla sua ricchezza, in passato è stato scelto come sito ideale per alcuni insediamenti umani. Oggi sono diversi i borghi antichi che continuano a vivere e a preservare una propria, particolare identità.
Una località nascosta nel cuore del parco che merita di essere visitata è Viggianello. Situato a 549 m sul livello del mare, questo comune in provincia di Potenza mostra alcune caratteristiche tipicamente bizantine e normanne. Qui puoi ancora vedere la laura, un insediamento monastico tipico del cristianesimo orientale, che prevedeva un gruppo di celle o grotte destinate ai monaci situate attorno a una chiesa centrale. Da vedere anche l’elegante Cappella di San Sebastiano e la statua in marmo della Madonna con Bambino realizzata dal padre di Gian Lorenzo Bernini, Pietro Bernini.
Un altro paese nel quale puoi fermarti durante la tua escursione è Morano Calabro. Promosso dall’associazione I Borghi più Belli d’Italia, il panorama da cartolina che offre gli ha fatto guadagnare l’appellativo di “presepe d’Italia”. Dopo una passeggiata tra i vicoli del centro storico e una visita ai palazzi gentilizi ottocenteschi e alla Chiesa di San Bernardino da Siena, puoi fermarti a fare pranzo per assaggiare i piatti tipici locali come i cavateddri, molto simili agli gnocchi, e lo stoccu e pateni, ovvero lo stoccafisso accompagnato da patate.
Una visita ai luoghi della spiritualità e del potere, tra silenziosi santuari e antichi castelli
Il parco nazionale permette ai turisti di organizzare itinerari spirituali, alla scoperta di alcuni luoghi di culto ricchi di storia e ben preservati. Da menzionare il Santuario della Madonna del Pollino, che sorge a San Severino Lucano. I pellegrini possono arrivare al santuario tramite una strada carrabile, al fondo della quale vi è anche una Casa del Pellegrino dove poter soggiornare durante i ritiri spirituali.
Un altro sito interessante è il Santuario delle Cappelle a Laino Borgo. Circondato da una natura lussureggiante e da un panorama incredibile, il luogo ha una struttura che ricorda quella dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, con piccole cappelle decorate che raccontano una storia (episodi del Vangelo o, in questo caso, le tappe del viaggio in Palestina del fondatore del santuario, Domenico Longo).
Infine, vi è il Santuario di Santa Maria di Costantinopoli a Papasidero. Inserito in un contesto naturale molto suggestivo, sulla sommità di una scalinata sopra il fiume Lao, è stato edificato dai monaci basiliani nel XVII secolo su una precedente costruzione religiosa. All’interno è possibile ammirare uno splendido affresco e un antico organo sistemato contro una parete di fronte all’altare.
Un viaggio indietro nel tempo fino al Pleistocene, alla scoperta delle grotte del Pollino
Il territorio del Pollino nasconde zone e insenature che preservano tracce dell’uomo preistorico. Un esempio è la Grotta del Romito che si trova a Papasidero. Al suo interno è possibile osservare l’immagine di un grande toro incisa sulla parete di una roccia e delle riproduzioni di sepoltura molto antiche. Vicino alla grotta è presente il Riparo del Romito, separato dal primo ambiente da un muro costruito nei secoli scorsi.
Una seconda spelonca molto bella presente nel parco è la Grotta delle Ninfe. Il nome romantico si lega a una leggenda che racconta che la ninfa Calipso, amante del famoso Odisseo, risiedeva in questo luogo. La piscina attorniata dalle pareti di roccia calcarea ospita acque calde e benefiche e i giochi di luce e ombre rendono l’atmosfera magica in ogni momento della giornata.
Come raggiungere il Parco Nazionale del Pollino
Il Parco Nazionale del Pollino ricopre una vasta area e non è difficoltoso raggiungerlo. Se hai deciso di spostarti in auto, a seconda del tuo punto di partenza puoi arrivare all’area protetta percorrendo l’Autostrada del Mediterraneo A2 e imboccare un’uscita tra le seguenti:
- Lauria;
- Laino Borgo;
- Campotenese;
- Frascineto;
- Castrovillari.
Se arrivi da est puoi invece seguire la SS106, la quale ti permette di imboccare diverse strade provinciali e statali che portano al parco, come ad esempio la SS653 e la SS534.
Per rendere più comodo e veloce il tuo viaggio, puoi usufruire di un servizio di telepedaggio in autostrada.
Una volta arrivato, se sei un appassionato di cicloturismo, puoi approfittare dei numerosi percorsi ciclabili, come il tracciato Lagonegro-Rotonda e la Ciclovia dei Parchi della Calabria, per esplorare su due ruote le bellezze di questo meraviglioso territorio.