Chi ha avuto la fortuna di visitare Parigi, ma anche chi sogna di andarci presto, rimarrà affascinato nel sapere che la città racchiude un’infinità di angoli nascosti ed edifici senza tempo, in cui ancor oggi si respira l’atmosfera parigina più viva e autentica. Oltre ai famosissimi Louvre, Arc De Triomphe, Moulin Rouge e Montmartre esistono infatti strade, parchi, centri d’arte ed edifici insoliti che sono conosciuti quasi esclusivamente dai parisiens e da quei visitatori che non si vogliono perdere gli attraenti misteri della Ville Lumière. Se si ha in programma di partire per Parigi e raccontare agli amici interessanti aneddoti su una vacanza alla scoperta dei luoghi più eccentrici e inusuali della capitale francese, riportiamo in questo articolo la nostra lista dei luoghi nascosti assolutamente da vedere, che si trovano passeggiando lungo gli antichi binari della Petite Ceinture. 

Un viaggio lungo la Petite Ceinture, l’antica linea ferroviaria

Il nostro viaggio all’interno della Parigi più nascosta inizia lungo gli antichi binari della Petite Ceinture, la “piccola cintura”, un percorso ferroviario costruito tra il 1852 e il 1869 che, proprio come una cintura, circonda la città di Parigi in un anello lungo 32 km. Al tempo veniva utilizzato per il trasporto di merci e viaggiatori, ma venne chiuso nel 1985 con la costruzione della prima RER, la metropolitana parigina.

Come si può ben immaginare, dopo la chiusura della Piccola Cintura andò quasi tutto gradualmente all’abbandono e la natura, come suole fare, si è lentamente ripresa i suoi spazi, crescendo rigogliosa tra binari usurati e mattoni dimenticati. Quello che possiamo ammirare oggi su questo tracciato ferroviario ormai dismesso è uno spettacolo fuori dal comune: un vivace e verde corridoio naturale che ospita, per la maggior parte della sua lunghezza, centinaia di specie floreali e vegetali.

Lungo i binari si incontrano anche molte stazioni, che all’epoca ospitavano flussi di merci e cittadini in partenza o in arrivo, recentemente convertite in centri culturali, bar e ristoranti, in cui oggi si può fare il pieno di cultura, svago e convivialità. La rigenerazione di spazi urbani abbandonati sta infatti rapidamente prendendo piede a Parigi, come testimonia la realizzazione dell’Ecoquartiere. La Petite Ceinture è solo un altro esempio che testimonia la volontà delle amministrazioni locali di riqualificare zone urbane inutilizzate e degradate, a pieno beneficio dei cittadini e dell’ambiente.

Non riusciremo però a passeggiare lungo l’intero percorso della Petite Ceinture: quasi tutti i tratti sono chiusi alle persone non autorizzate, ad eccezione degli ingressi presenti tra il XII e il XX arrondissement, che il Comune ha voluto aprire a cittadini e turisti.

Quali luoghi ed edifici curiosi e alternativi riusciremo a visitare passeggiando lungo la Petite Ceinture, entrando da questi liberi accessi? I più curiosi lo scopriranno presto: seguendo gli antichi binari, ci immergiamo subito nei luoghi più mistici ed autentici di Parigi.

Urbex, l’esplorazione urbana dei luoghi dimenticati

Parigi nascosta, Urbex, l’esplorazione urbana dei luoghi dimenticati

Grazie alla presenza della natura rigogliosa, di stazioni e binari ormai dismessi e abbandonati, la Petite Ceinture è il luogo di ritrovo d’eccellenza per gli amanti dell’urbex, l’esplorazione urbana di luoghi dimenticati. Cittadini e turisti curiosi si addentrano ogni giorno lungo il percorso dell’antica ferrovia per esplorare siti poco frequentati, fare passeggiate naturalistiche e scattare foto a graffiti e gallerie abbandonate, dando così nuova vita a luoghi dimenticati che pur ancora riescono a emozionare e meravigliare.

Questo particolare passatempo scaturisce dalla voglia di esplorare e dall’amore per l’ignoto che caratterizza tutti i praticanti dell’urbex, che si divertono a dare sfogo alla curiosità immergendosi tra i binari della Piccola Cintura, dove il tempo sembra essersi fermato. Proprio per incentivare e promuovere questa attività, è nata un’associazione che si occupa della riqualificazione e della valorizzazione della Petite Ceinture: la Sauvegarde Petite Ceinture (ASPCRF), tramite la quale è anche possibile prenotare delle visite guidate.

Il Museo Albert Kahn

Parigi nascosta, Museo Albert Kahn

Seguendo il percorso della Petite Ceinture, appena fuori dal centro, si giunge nel sobborgo residenziale di Boulogne-Billancourt, dove si trova il Museo Albert Kahn. Meno conosciuto rispetto ai più popolari musei parigini, l’Albert-Kahn merita di essere visitato perché unico al mondo: custodisce, infatti, i cosiddetti Archives de la Planète, gli “Archivi del Pianeta”, un immenso patrimonio di pellicole cinematografiche e fotografie a colori dei primi anni del ‘900.

Il desiderio dello stravagante banchiere filantropo Albert Kahn, che dà appunto il nome al museo, era quello di mettere a disposizione della popolazione immagini fotografiche e cinematografiche ritraenti culture e tradizioni straniere, oltre che le testimonianze delle trasformazioni sociali, politiche e religiose avvenute nel suo tempo.

Per realizzare i 180.000 metri di pellicola e le oltre 72.000 fotografie che sono oggi esposte nel museo, Kahn si avvalse di professionisti giramondo che utilizzavano la tecnica dell’autocromia dei fratelli Lumière, i primi cineasti della storia. Kahn era anche un grande amante della natura e per questo volle che il suo museo fosse circondato da un grande e affascinante parco contenente varietà floreali da tutto il mondo, allo scopo di permettere a tutti i visitatori di compiere un viaggio tra le diverse culture del pianeta.

Il Parc Georges Brassens

Parigi nascosta, Parc Georges Brassens

Proseguendo lungo i binari della Petite Ceinture si arriva nel XV arrondissement, il più grande distretto amministrativo della Ville Lumière. Se si continua verso il settore sud-orientale del quartiere, ci si imbatte nel Parc Georges Brassens, che deve il suo nome all famoso cantante francese.

Tra i suoi padiglioni in ferro, dal 1987 si svolge ogni weekend il famoso mercato dei libri d’epoca, dove gli amanti delle letterature antiche potranno passare un piacevole pomeriggio. Degno di essere menzionata è anche la festa del miele, che si tiene nel parco il primo fine settimana di ottobre e delizia ogni anno cittadini e turisti golosi con tante varietà di miele, dando anche la possibilità di osservare da vicino gli alveari.

La Parigi sotterranea: il Museo delle Fogne

Parigi nascosta, Museo delle Fogne

Perché non visitare i misteri di Parigi, anche sottoterra? Un originale luogo in cui portare (e far “rabbrividire” di eccitazione) amici o famigliari è sicuramente il Musée des Égouts di Parigi, il Museo delle Fogne, uno dei più strani e curiosi della città. È interessante sapere che le prime fognature di Parigi furono costruite verso il 1200, per poi continuare nel 1370 con l’implementazione del primo sistema fognario coperto, terminato con il completamento di una rete lunga di 600 km al tempo di Napoleone.

«La fogna è la coscienza della città. Tutto vi converge, tutto vi si mette a confronto; è buio in quel livido luogo, ma non vi sono più segreti», scrive Victor Hugo nel suo romanzo I miserabili.

E anche oggi, in parte, è così: il percorso del museo si districa tra umidi e oscuri corridoi, spiegando la storia e il funzionamento dettagliato della rete fognaria cittadina, senza segreti. L’esposizione si sofferma su temi interessanti e quasi sconosciuti, come le inondazioni che distrussero Parigi nel 1930 a causa di un malfunzionamento della rete fognaria, oppure il racconto dei capitoli de I Miserabili di Hugo ambientati in questi luoghi.

Una vera e propria immersione nel sottosuolo dunque, che non si può davvero perdere e che consente anche di vedere con i propri occhi l’impatto ambientale negativo degli attuali scarichi domestici parigini.

L’Hotel de la Marine

Parigi nascosta, Hotel de la Marine

Il nostro viaggio alla scoperta dei luoghi più affascinanti di Parigi, che si discostano da quelli più conosciuti e rinomati, continua verso l’Hotel de la Marine, la sede dell’amministrazione della Marina francese situata in Place de la Concorde.

Annoverato tra i più importanti palazzi neoclassici di Parigi, l’edificio fu costruito per ordine di Luigi XV tra il 1757 e il 1774 come sede per la Garde-Meuble de la Couronne, l’istituzione incaricata alla manutenzione dei mobili e delle opere d’arte delle residenze reali, tra cui i gioielli della Corona. A quel tempo, come si può ben immaginare, il palazzo era ricco di tesori che i regnanti esponevano anche al pubblico.

Dopo la Rivoluzione francese, nel palazzo si installò il Ministero della Marina, da cui l’edificio prese il nome. Dal 2015 la gestione del palazzo passò in mano al Centre des Monuments Nationaux (CMN), che nel 2017 avviò il restauro dell’intero edificio per restituire ai locali la magnificenza originaria. Al suo interno è stato allestito un museo che ha tenuto, e terrà negli anni a venire, mostre temporanee a rotazione che espongono tesori e cimeli di antichi regni.

L’Hotel de la Marine offre due percorsi di visita: il primo, da 45 minuti, in cui si possono ammirare gli sfarzi dei saloni e della loggia, dalla quale è possibile godere di una spettacolare vista su Place de la Concorde; e il secondo, da un’ora e trenta, durante il quale si visitano anche gli appartamenti.

Dopo tanto camminare tra magnifici palazzi e luoghi inusuali, è quasi d’obbligo fermarsi per una pausa ristoratrice nel vicino Café Laperouse; oppure, chi ha più appetito, può prenotare un tavolo all’adiacente ristorante Mimosa per gustare i deliziosi piatti stellati dello chef Jean-François Piège.

59 Rivoli

Parigi nascosta, Hotel 59 Rivoli
Source: 59rivoli.org/qui-nous-sommes/le-59-en-images/

Cosa vedere a Parigi di veramente insolito? Al numero 59 di rue de Rivoli, vicino a Place du Châtelet, si trova forse quello che è ritenuto oggi il luogo più eccentrico e alternativo di Parigi: il 59 Rivoli appunto, un edificio che un tempo ospitava la sede della Crédit Lyonnais e che nel 1999, essendo lasciato all’abbandono, fu occupato da un trio di artisti.

Oggi tra le sue mura risiedono più di 30 artisti, che ne hanno trasformato la facciata e le scale facendole diventare vere e proprie opere d’arte. Ma il 59 Rivoli non è affascinante solo se lo si ammira dall’esterno. Inizialmente autogestito dagli artisti e sotto la minaccia di espulsione da parte della Prefettura di Parigi, fu acquistato nel 2001 dall’allora sindaco Bertrand Delanoë, che lo aprì ufficialmente a novembre 2009 legalizzandone l’occupazione e incoraggiando la diffusione dell’arte in tutte le sue forme.

A questo scopo, è stato creato al suo interno un polo artistico alternativo e originale, nel quale si organizzano laboratori d’arte, concerti ed esposizioni temporanee aperti a visitatori e curiosi, dove si possono ammirare le fantasie e i colori degli artisti, ascoltare le loro storie e scoprire le tecniche utilizzate nelle loro opere.

59 Rivoli è dunque un altro esempio di rigenerazione di luoghi urbani abbandonati a sé stessi, che, come la Petite Ceinture, contribuiscono a tenere in fermento quella nicchia di curiosi affamata di luoghi inusuali ed eccentrici. Luoghi che, come abbiamo visto, si possono trovare in abbondanza, purché cercando con attenzione, nell’affascinante capitale francese.

Bourse de Commerce

Parigi nascosta, Bourse de commerce

A breve distanza da 59 Rivoli, precisamente al numero 2 di rue de Viarmes, si erge la Bourse de Commerce, un edificio risalente al XVI secolo in cui originariamente veniva scambiato il grano. Anche se non è annoverato tra gli edifici più famosi di Parigi, sicuramente val bene una visita per ammirare il favoloso e recente lavoro di restauro ad opera dell’architetto giapponese Tadao Ando.

Dal 2021 l’edificio ospita, inoltre, una grande collezione di arte contemporanea di proprietà dell’imprenditore e collezionista francese François Pinault. Pinault volle allestire questa importante mostra per condividere la sua passione per l’arte contemporanea con il maggior numero possibile di persone. Il suo desiderio oggi è diventato realtà, traducendosi in 6.800 metri quadrati di esposizione dedicati ai più grandi artisti del nostro tempo.

La Bourse de Commerce ha anche un salone sotterraneo che permette ai frequentatori di assistere a proiezioni, eventi e spettacoli, mentre al terzo piano ospita un ristorante gastronomico con vista all’interno del maestoso edificio.

La fermata metro di Place Colette, il “Chiosco dei nottambuli”

Parigi nascosta, Place Colette

Continuando l’esplorazione attorno alla Piccola Cintura, non si può fare a meno di notare un’insolita fermata della metro, completamente in stile art nouveau: si tratta dell’ingresso della stazione Palays Royal – Louvre, posizionata in Place Colette, che accoglie i passeggeri delle linee 1 e 7 della metro.

Questa opera eccentrica e suggestiva è stata terminata nel 2000 da Jean-Michel Othoniel per il centenario della metropolitana ed è affettuosamente denominata dai parigini “le Kiosque des noctambules”, il chiosco dei nottambuli. Arrivando a questa fermata, l’occhio viene subito rapito dalle originali cupole in vetro colorato supportate da una struttura di alluminio, anch’essa ornata con brillanti perle multicolori.

Il Jardin de Plantes

Parigi nascosta, Jardin de Plantes

Siamo quasi alla fine del nostro percorso lungo la Petite Ceinture, ma una tappa nel V arrondissement, più precisamente all’affascinante Jardin de Plantes, è un must per ogni amante della natura e di luoghi meno conosciuti alla massa. Il Giardino delle Piante è un orto botanico aperto al pubblico dove, dopo tanto camminare, ci si può rilassare all’ombra di un’infinita varietà di piante, alcune anche esotiche e di montagna.

Il Giardino fa parte del Museo di Storia Naturale e conta al suo interno quattro gallerie: il Museo della Mineralogia, il Museo della Paleontologia, la Grande Galerie de l’Évolution e il Museo dell’Entomologia. Dopo aver visitato quelli che interessano maggiormente, consigliamo anche un tour allo zoo interno, per ammirare alcuni tra gli animali più rari del mondo.

Per terminare in bellezza la visita di questo maestoso Giardino, perché non tornare bambini salendo sulla curiosa giostra Dodo Manège? La giostra risale agli anni Trenta ed è l’emblema del Giardino: da decenni è un originale intrattenimento, pienamente funzionante, che diverte grandi e piccini con sedili e pareti raffiguranti animali rari ed estinti, con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sul tema degli animali a rischio di estinzione.

Parc de Buttes-Chaumont

Parigi nascosta, Parc de Buttes-Chaumont

La nostra esplorazione degli angoli parigini più nascosti termina con una visita al terzo parco pubblico più grande della città: si tratta del Parc de Buttes-Chaumont, un magnifico giardino che troviamo nella zona nord-est di Parigi, meno conosciuto rispetto ai due parchi più famosi della città, il Parc de la Villette e il Jardin des Tuileries.

Realizzato nel 1867 in un’antica cava di gesso per volere di Napoleone III, racchiude un gran numero di specie vegetali (per citarne alcune molto particolari: la Sophora, platani e cedri centenari e un olmo siberiano) ma anche tante specie di volatili. All’interno del Parco di Buttes-Chaumont si trova anche il misterioso Tempio della Sibilla, costruito nel 1869 sul modello del Tempio di Vesta di Tivoli, che si arrocca su un promontorio del parco a picco sul lago, da dove è possibile ammirare un meraviglioso panorama della Ville Lumière.