Quando si acquista un’auto usata è necessario effettuare il passaggio di proprietà dal vecchio al nuovo proprietario. Un iter burocratico fatto di pratiche ed obblighi nel quale può essere difficile districarsi. Vediamo insieme quali sono gli step da eseguire.
Quali sono i documenti per il passaggio di proprietà auto
Per effettuare il passaggio di proprietà dell’automobile sono necessari i seguenti documenti:
- Il certificato di proprietà originale dell’automobile;
- Le fotocopie e gli originali del documento di identità e del codice fiscale del venditore e dell’acquirente;
- La fotocopia e l’originale della carta di circolazione;
- L’eventuale dichiarazione in cui l’acquirente specifichi una diversa residenza rispetto a quella indicata nel documento d’identità;
- Le eventuali deleghe dell’acquirente;
- L’atto di vendita con firma autenticata del venditore;
- La marca da bollo di 16 euro;
- Il modello di Istanza Unificata, cioè la modulistica approvata per la richiesta di rilascio del nuovo documento unico di circolazione.
Dove si fa il passaggio
Muniti di carta di identità e di marca da bollo, si va presso un ufficio della Motorizzazione Civile o al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) per compilare sia un documento con la richiesta del passaggio di proprietà sia uno per l’aggiornamento dei dati scritti sul libretto di circolazione. L’acquirente ed il venditore devono poi firmare tali documenti. Qualora la pratica sia inoltrata solo dall’acquirente, questi dovrà comunque essere in possesso della firma autenticata del venditore. La documentazione va, successivamente, consegnata all’ufficio di competenza e il passaggio definitivo avviene entro pochi giorni con la consegna del nuovo Certificato di proprietà aggiornato.
I costi del passaggio di proprietà
Non appena le due parti si accordano per la compravendita e la sottoscrivono, il venditore fa autenticare la firma presso il proprio comune di residenza. L’autenticazione necessita di una marca da bollo di 16 euro. In seguito all’autenticazione, il Certificato di Proprietà viene dato all’acquirente, ma sempre dopo che questi abbia regolarizzato il pagamento. Entro 60 giorni, il passaggio di proprietà viene trascritto presso la Motorizzazione Civile o il PRA, presente dovunque, in Italia. La trascrizione necessita di 48 euro di bolli e delle seguenti spese:
- Gli emolumenti dovuti al PRA che ammontano a 27 euro;
- I diritti di motorizzazione, al costo di 10,20 euro;
- L’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) determinata, appunto, dalla Provincia, calcolata sulla base dei kilowatt della vettura. Infatti, fino a una potenza di 53 kW, la tassa ammonta a 151 euro, mentre per ogni kilowatt supplementare, bisogna aggiungere altri 3,51 euro.
Il “mini” passaggio di proprietà
Chi decide di disfarsi della propria auto può anche venderla ad una concessionaria, procedendo, in tale caso, ad un mini passaggio di proprietà, detto anche “minivoltura”. Questa procedura toglie al vecchio proprietario ogni responsabilità sul veicolo ceduto. La minivoltura è conveniente perché non solo non bisogna pagare l’Imposta Provinciale di Trascrizione ma vengono anche dimezzati gli emolumenti dovuti all’ACI. Il mini passaggio viene fatto, insieme al concessionario, presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista, portando i seguenti documenti:
- La fotocopia del documento d’identità;
- Il certificato di proprietà;
- La nota di presentazione al PRA;
- La carta di circolazione o fotocopia della stessa;
- L’atto unilaterale di vendita, contenente la marca da bollo di 16 euro, la firma autenticata del venditore o l’atto bilaterale, con firme di venditore ed acquirente.
Non appena l’atto di vendita viene registrato al PRA e alla Motorizzazione civile, l’operazione si considera conclusa.
Passaggio di auto usata: cosa fare con l’assicurazione e il bollo auto scaduto
Quando la proprietà del veicolo passa da un soggetto ad un altro, l’RCA può essere trasferita dal vecchio al nuovo veicolo. La compagnia assicurativa provvederà a ricalcolare il premio assicurativo e a corrispondere un rimborso oppure un’integrazione della tariffa. Qualora, inoltre, sulla macchina venduta penda un bollo auto non pagato, la responsabilità resta del venditore che era inadempiente al momento della scadenza. L’onere, perciò, non ricade sul nuovo proprietario del veicolo.