Se ci si chiede oggi per quanto tempo si è neopatentati, la riposta è tre anni. Durante questo periodo, il neo patentato deve rispettare alcune regole ferree, per acquistare esperienza e maggiore fiducia alla guida.

Un tempo, chi prendeva la patente non era sottoposto ad alcuna limitazione e poteva considerarsi alla stregua di chi guidava la macchina da molti anni. Oggi, la nuova regolamentazione, introdotta nel 2011, per tre anni impone limitazioni ai neopatentati, affinché acquisiscano maggiore esperienza alla guida, per la propria sicurezza e quella degli altri.

Per quanto tempo si è neopatentati: il nuovo Codice della Strada

Il nuovo Codice della Strada, datato 9 febbraio 2011, stabilisce per quanto tempo si è neopatentati. ovvero, 3 anni da quando si prende la patente, indipendentemente dall’età.
Chi ottiene la licenza di guida non è necessariamente già esperto e sicuro di sé al volante. Difatti, guidare comporta una serie di responsabilità e di tecnicismi che si acquisiscono con un po’ di esperienza e di consapevolezza. Ecco perché, nei tre anni successivi al conseguimento della patente, il neo guidatore deve sottostare ad alcuni limiti.

Durante questo tempo, si impara a destreggiarsi lungo le strade cittadine e anche a gestire percorsi più complessi, come le strade statali o le autostrade, dove le auto sfrecciano veloci e possono, senza dubbio, incutere un certo timore in chi è alle prime armi sulle quattro ruote. Inoltre, chi ha la patente da poco tempo deve scoprire le funzionalità della propria automobile, per una guida che sia ottimale. Si presume che in tre anni, i neopatentati possano acquistare un grado di competenza tale da affrontare con maggiore consapevolezza ogni percorso.

Quali sono i limiti imposti ai neopatentati

Vediamo insieme quali sono le limitazioni imposte ai neopatentati durante i primi 3 anni dal conseguimento della licenza. Condizioni che, nel primo anno, sono particolarmente rigide:

  • La prima limitazione riguarda il tasso alcolemico che deve essere dello 0% durante tutti e tre gli anni. Superato il triennio, la legge consente un massimo di 0,5% grammi/litro nel sangue. Oltre questo limite si è considerati in stato di ebbrezza, si incorre in sanzioni elevate e si subisce la decurtazione di 10 punti sulla patente. Qualora mentre si guida il tasso dovesse superare lo 0,8% grammi/litro, si commetterebbe un reato;
  • Il secondo limite, che dura tutto il triennio, concerne la velocità che in autostrada non può superare i 100km/h e sulle strade extraurbane i 90km/h;
  • L’ultimo obbligo, che dura solo il primo anno, è relativo alla potenza del veicolo guidato. I neopatentati non possono guidare veicoli con un rapporto peso/potenza superiore a 55kW per tonnellata. Nel caso di un veicolo di categoria M1 (cioè veicolo destinato al trasporto di persone, che ha al massimo 8 posti a sedere, escluso il conducente), esiste un ulteriore limite di potenza massima pari a 70kW. Dal novembre 2021, tali limitazioni non si applicano se il neopatentato è affiancato da una persona che gli fa da istruttore, che però non abbia più di 65 anni e sia in possesso di patente di guida conseguita da almeno 10 anni. Chi non rispetta tale regola è punito col pagamento di multe salate (tra i 160 e i 641 euro) e con la sospensione della patente da 2 a 8 mesi.