Dal 1 agosto 2023 scatta l’obbligo per i benzinai di esporre i prezzi medi regionali o nazionali dei carburanti disponibili presso il proprio punto di distribuzione.
Come anticipato dal Governo negli scorsi mesi, l’obiettivo del decreto attuativo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) è quello di combattere l’aumento dei prezzi dei carburanti e la speculazione, generalmente accentuata nel periodo estivo, regolare la competizione e offrire una maggiore trasparenza ai fruitori.
Il testo attuale è meno rigido rispetto alla prima bozza, ma prevede un costante aggiornamento dei cartelli esposti in strada e autostrada grazie a un’efficiente comunicazione tra il MIMIT e i distributori.
Cos’è il Decreto Carburanti?
Per comprendere meglio l’applicazione dell’obbligo di esposizione dei prezzi medi dei carburanti, può essere utile ricapitolare la storia e le misure previste dal decreto 5/2023, conosciuto anche come Decreto Carburanti.
Suggerito dal Governo Meloni per contrastare l’eccessivo aumento del prezzo dei carburanti, è stato firmato dal Presidente della Repubblica Mattarella il 14 gennaio 2023. Entrato poi in vigore il 15 gennaio, è stato approvato dal Senato l’8 marzo 2023.
Ecco le principali misure previste dal decreto:
- Obbligo di esposizione di cartelloni con prezzi medi carburanti (il prezzo medio regionale per le strade e nazionale per le autostrade);
- Semplificazione accisa mobile;
- Proroga bonus benzina 200 euro;
- Bonus trasporti fino a 60 euro.
Esposizione prezzi medi carburanti: come funziona?
L’obbligo, entrato in vigore il 1 agosto, si sviluppa in più fasi e prevede un lavoro di collaborazione efficace tra due parti, il MIMIT e i benzinai.
I primi articoli del Decreto Carburanti approfondiscono l’obbligo di comunicazione, da parte degli impianti di distribuzione di carburanti per autotrazione per uso civile, dei prezzi di vendita al pubblico al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il decreto precisa che tale obbligo sussiste per la vendita effettuata in modalità self service. In mancanza di questa, l’obbligo si riferisce alla vendita in modalità servito.
Cosa fa il MIMIT una volta ricevuti questi dati?
Elaborazione prezzi medi carburanti: il ruolo del MIMIT
Con le comunicazioni dei prezzi in mano, il Ministero elabora i dati ed effettua una media aritmetica su base regionale e delle province autonome dei prezzi dei distributori situati fuori dalle autostrade, e una media aritmetica su base nazionale dei prezzi dei distributori autostradali.
Il MIMIT poi si impegna a pubblicare giornalmente la media presso il proprio sito istituzionale, entro le 8.30 del mattino in un’apposita sezione.
Pubblicazione prezzi medi carburanti: cosa devono fare gli esercenti?
Dal 1 agosto 2023 i distributori di carburante sono tenuti a esporre in maniera evidente e leggibile (dimensione minima caratteri 12 cm altezza) uno o più cartelli (a seconda dei carburanti disponibili nel punto vendita) riportanti i prezzi medi elaborati dal MIMIT.
I cartelli sono da posizionare all’interno dell’area di rifornimento e devono recare delle indicazioni visibili dove si spiega che i valori riportati si riferiscono ai prezzi medi.
I cartelli con i prezzi aggiornati quotidianamente devono essere esposti entro le 10.30 del mattino se l’apertura dell’impianto di distribuzione è precedente o contestuale alle 8.30. Se il distributore viene aperto successivamente a questo orario, il benzinaio è obbligato a esporre i prezzi medi entro le due ore successive.
Gli esercenti devono riportare i prezzi medi secondo il seguente ordine, dall’alto al basso:
- Gasolio;
- Benzina;
- GPL;
- Metano.
Prezzi medi carburanti: quali sono le sanzioni?
Coloro che violano gli obblighi di comunicazione dei prezzi dei carburanti, possono ricevere una sanzione amministrativa di tipo pecuniario pari a una somma compresa tra i 200 e i 2.000 euro.
La sanzione si applica per il giorno della violazione e può essere influenzata dal fatturato dell’esercente.
Chi viola l’obbligo per 4 volte nell’arco di 60 giorni, può andare incontro a una sanzione più severa come la sospensione dell’attività da 1 giorno fino a un mese.
I benzinai che svolgono la vendita di carburante con modalità servito nei giorni festivi sono esonerati dall’aggiornamento.
In caso di mancata comunicazione dei prezzi medi da parte del MIMIT per problematiche varie, naturalmente la mancata esposizione dei prezzi non è da considerarsi violazione.