Investire sulla longevità e sui progetti innovativi per anziani. Questo è l’invito di Nicola Palmarini, direttore dell’UK National Innovation Centre for Ageing (NICA), che attualmente sta lavorando con il suo team a 2 interessanti programmi destinati alle smart city.

Negli ultimi anni si parla sempre di più delle smart city come città ideali e diversi governi ed enti hanno cominciato a investire in numerosi settori per rendere i centri abitati efficienti e sostenibili.

Tra i tanti temi affrontati vi sono quelli della longevità e dell’invecchiamento. Quest’ultimo è sempre stato considerato un elemento negativo, eppure diversi paesi con una maggioranza di popolazione anziana, tra cui l’Italia, potrebbero trarne beneficio grazie a programmi studiati ad hoc per il benessere delle persone e la funzionalità delle smart city italiane.

Perché i progetti innovativi per gli anziani sono importanti?

L’Italia è un territorio con una grande riserva di ricchezze e non lo sa. Nicola Palmarini , intervenuto sul tema, ha sottolineato che, con un investimento del nostro governo sulla longevità, si potrebbero aggiungere fino a 8 punti al PIL del Paese entro il 2040.
Con un calcolo chiamato Longevity Dividend, il direttore del NICA, e i suoi colleghi, hanno concluso che l’invecchiamento può diventare un valore e per questo è importante definire un settore dedicato alla cura nel suo senso più completo degli ultrasettantenni.

Dopotutto le statistiche mostrano che le popolazioni del mondo stanno vivendo sempre più a lungo e questa tendenza non si appresta a fermarsi. Quindi è imperativo superare il pregiudizio dell’età e trovare un punto d’incontro tra vecchie e nuove generazioni.

Dalle assicurazioni infortuni per gli anziani alla promozione di stili di vita benefici per il corpo e per la psiche, le possibilità raccontate da Palmarini sono molteplici e possono essere concretizzate attraverso progetti innovativi promossi da enti e autorità. Il governo inglese, ad esempio, ha investito 40 milioni di sterline sul lavoro di Palmarini e del suo team al National Innovation Centre of Ageing.

Quali sono i progetti innovativi per anziani su cui scommette Nicola Palmarini?

Prevenire è meglio che curare. Si tratta di un concetto che Palmarini e il NICA hanno posto al centro dei propri progetti.

Sono 2 i programmi, in particolare, sui quali il direttore sta scommettendo e che promettono ottimi risultati; si tratta di Internet of Caring Things e City of Longevity.

Internet of Caring Things, il programma che esplora il senso profondo della cura

Finanziato con 5 milioni di sterline dalla North of Tyne Combined Authority, il programma Internet of Caring Things prevede la realizzazione di un nucleo industriale incentrato sull’innovazione e sul digitale relativo all’invecchiamento in una zona a nord-est dell’Inghilterra.

Uno delle attività del centro sarà quella di individuare, attraverso la raccolta di dati, i fattori che creano benessere durante l’età avanzata, dalla presenza di piante o di un animale domestico in casa, alle operazioni di prevenzione per mantenere la salute.

Quali sono gli elementi che hanno un impatto maggiore sulla quotidianità degli anziani? Si possono creare delle tecnologie capaci di offrire una cura a 360° ai malesseri di chi vive la terza età?

Queste sono solo alcune delle domande di cui si occuperà il progetto.

City of Longevity, il progetto che promuove uno stile di vita più salutare

Il secondo programma su cui Palmirani sta lavorando coinvolge le smart city, e in particolare quelle di medie dimensioni. City of Longevity consiste in una serie di strumenti che consentono ai centri abitati di sviluppare politiche volte alla promozione di uno stile di vita più salutare, benefico per tutte le fasce d’età.

Per raggiungere tale scopo, si prevede il coinvolgimento e la trasformazione di infrastrutture già presenti nel tessuto urbano, come i locali commerciali, i ristoranti, gli enti culturali e artistici e quelli legati alla mobilità urbana.

E l’Italia? Sono in corso progetti innovativi per gli anziani?

Nicola Palmarini non ha dimenticato l’Italia nei suoi progetti, essendo essa uno dei paesi con più anziani al mondo. Il team di NICA sta collaborando con diverse realtà nostrane come la Piaggio, con Bicocca, l’Università Cattolica, la Mondadori e la Fondazione Ravasi Garzanti per esplorare idee interessanti come la mobilità over 65 e i luoghi di lavoro intergenerazionali. Da menzionare, ad esempio, l’ambizioso progetto Longevicity, portato avanti dal gruppo della Professoressa Bandini alla Bicocca.

In conclusione, qualcosa si sta muovendo in Italia e non solo poiché, ormai, sempre più enti e governi stanno comprendendo il valore aggiunto che la popolazione anziana può offrire alla società.