Si è conclusa la fase sperimentale del Progetto Falco di Autostrade per l’Italia. Il test per il monitoraggio della mobilità con i droni ha preso avvio in Liguria e ha consentito di inviare in tempo reale al Centro Radio Informativo le informazioni sul flusso di traffico tramite riprese video.
Tale sistema innovativo si può rivelare un supporto importante al fine di prevenire situazioni di congestionamento viario soprattutto lungo i tratti autostradali nei quali non sono presenti telecamere, anche se Autostrade per l’Italia (ASPI) prevede un impiego integrato di telecamere, sensori e droni per un ottimale controllo del traffico.
Tale progetto sperimentale fa parte del più ampio programma Mercury. Smart Sustainable Mobility, un piano programmatico del gruppo Autostrade per l’Italia che ha lo scopo di realizzare un grande polo unitario e coordinato per la ricerca e lo sviluppo dell’innovazione tecnologica.
Come funziona il Progetto Falco di Autostrade per l’Italia?
L’iniziativa denominata Progetto Falco è partita in Liguria, lungo alcuni tratti della A26 e della A10 e per adesso è unica in Italia per numero di ore di monitoraggio aereo e per il tipo di sperimentazione attuata, con voli notturni e controllo dei trasporti eccezionali in prossimità dei cantieri. Durante questo primo test, i droni di monitoraggio traffico sono stati guidati ‘a vista’ dai piloti- operatori.
La fase sperimentale si è articolata per circa 10 giornate portando a termine un programma così definito:
- 79 voli effettuati (per un totale di oltre 60 km di autostrada sorvolati);
- 16 ore effettive di volo realizzate (circa 3 in notturna);
- 5 modelli di droni utilizzati;
- 26 target monitorati.
È prevista una seconda fase del Progetto Falco nell’estate 2023 nella quale sarà attivato il pilotaggio da remoto con droni in grado di compiere missioni in modalità automatica su rotte prestabilite. A tal fine si è progettata un’infrastruttura di ‘nidi’ dove i velivoli potranno alloggiare durante i sorvoli sul tratto dell’A26 (dal bivio A10 a Ovada) e dell’A10 (tra l’allacciamento con la A26 e Varazze).
A cosa servono i droni nel monitoraggio del traffico?
I droni per il monitoraggio del traffico sono uno strumento per migliorare la fruizione della rete autostradale, soprattutto in una zona come la Liguria con un territorio complesso, ma molto frequentata dai turisti attratti dalla natura dei luoghi e dall’unicità dei borghi liguri più belli d’Italia.
In particolare, l’utilizzo dei droni di monitoraggio del Progetto Falco si è rivelato particolarmente utile a monitorare:
- I cantieri di lavoro;
- La condizione della segnaletica stradale;
- L’estensione delle code;
- Lo stato della pavimentazione.
Droni e mobilità sostenibile: qual è il futuro?
Nel prossimo futuro l’impiego dei droni potrebbe diventare di routine nel pattugliamento della rete di Autostrade per l’Italia, a supporto dei tecnici e degli operatori per rilevare tempestivamente potenziali pericoli in modo tale da abbassare i tempi intervento e migliorare la qualità del servizio.
Del resto, il 2022 si rivelato un anno di svolta per il settore dei droni professionali in Italia, grazie alla crescita del mercato dell’Advanced Air Mobility (AAR) e alla consapevolezza delle imprese del comparto che l’innovazione tecnologica gioca un ruolo da protagonista nella sfida per la decarbonizzazione e per la completa realizzazione del nuovo sistema di mobilità sostenibile in Italia.