Il quartiere galleggiante più sostenibile in Europa si trova ad Amsterdam: è Schoonschip, un villaggio che sorge sul Johan van Hasselt Canal. È nato grazie alla ferrea volontà di un gruppo di cittadini ed è stato progettato secondo i principi dell’economia circolare.
“Schoon” è una parola olandese che significa sia “bello” che “pulito”, un termine che racchiude in sé l’intento della piccola comunità che ha realizzato questo sogno: un vero e proprio prototipo di circular city, che nel 2022 ha meritato il titolo di quartiere galleggiante più sostenibile in Europa.
Cos’è Schoonschip?
Nato su un’ex area industriale a nord di Amsterdam, Schoonschip è un villaggio galleggiante completamente sostenibile, composto da 30 piattaforme, le arche, su cui sorgono 46 unità abitative e una struttura comunitaria destinata all’incontro tra i residenti.
L’innovativo progetto, frutto di un’iniziativa popolare privata germogliata nel 2009, è stato lungo e complesso sia a causa della mancanza di precedenti cui ispirarsi sia per le numerose difficoltà burocratiche. Solo grazie alla determinazione degli attuali 144 residenti il loro sogno si è trasformato in realtà: tra il 2019 e il 2020 si sono potuti finalmente trasferire nelle loro case galleggianti.
I solidi principi su cui si basa l’ecosistema di Schoonschip sono quelli della sostenibilità, della comunità e della generosità, in un circolo virtuoso che, si spera, sarà il primo di una serie e non resterà un caso isolato.
Sostenibilità
Il principio fondante di questo quartiere galleggiante è quello dell’economia circolare a livello urbano, già diffusa ad Amsterdam, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Schooschip è infatti un quartiere neutrale dal punto di vista energetico: è in grado cioè di rispondere al proprio fabbisogno con sole energie rinnovabili. Questo obiettivo viene raggiunto grazie a un sistema smart grid che integra 516 pannelli solari, 30 pompe di calore e 60 pannelli termici.
Non solo:
- Le unità abitative sono ben isolate e non sono collegate alla rete del gas;
- Le pompe termiche estraggono il calore direttamente dall’acqua del canale (energia acquatermica) e viene usata il più possibile l’energia solare passiva;
- L’acqua calda è ottenuta da scaldabagni solari e pompe di calore;
- L’elettricità viene auto-generata tramite pannelli solari fotovoltaici;
- Ogni unità abitativa è collegata alla rete smart grid, che permette un sistema di gestione intelligente di energia rinnovabile (EMS) e una riduzione degli sprechi: esiste un’unica connessione alla rete energetica nazionale e viene usata solo in caso di bisogno, mentre l’energia in eccesso viene rivenduta;
- Lo smaltimento dell’acqua è gestito separatamente e, in un’ottica di continua innovazione, è allo studio un modo per estrarre energia anche dalle acque reflue;
- Le abitazioni hanno un tetto in sedum che copre almeno un terzo della superficie: questo permette il drenaggio ritardato dell’acqua piovana, la riduzione del rumore e un maggiore assorbimento della polvere;
- Anche gli spostamenti sono all’insegna della sostenibilità: i residenti condividono auto elettriche, cargo bike e biciclette elettriche.
Comunità
A Schoonschip vivere insieme significa condividere le forze: il progetto stesso è nato in un’ottica di cooperazione, dove la sostenibilità è sia ambientale che sociale.
Lo sforzo del singolo si congiunge a quello degli altri e alimenta una comunità unita da un vero e proprio patto che regola le attività e gli impegni comuni.
Il quartiere galleggiante è infatti auto gestito da chi lo abita, che ha formato un’associazione di proprietari organizzato in gruppi di lavoro, ciascuno con il proprio incarico.
Secondo le regole del buon vicinato, inoltre, il villaggio si relaziona con i quartieri limitrofi per contribuire al miglioramento anche dell’ambiente circostante.
Le case galleggianti sono unite da passerelle che facilitano i contatti tra i residenti, mentre un’arca è interamente dedicata a una struttura di incontro, un ambiente comune ideato per amplificare il senso di comunità e condivisione.
Generosità
Corollario naturale di questa propensione alla condivisione è la ferma aspirazione dei residenti di trasformarsi in pionieri: collaborano infatti con aziende e governi per diffondere la propria esperienza a livello locale, nazionale ed europeo.
Una piattaforma come esempio
Per realizzare questo quartiere galleggiante ci sono voluti dodici anni anche a causa della mancanza di progetti simili, cosa che ha causato errori o scelte che si sono rivelate meno funzionali del previsto.
Proprio per queste ragioni l’intero progetto del quartiere galleggiante più sostenibile d’Europa è disponibile attraverso una piattaforma Open Source, dove l’intera esperienza viene condivisa con chiunque sia anche solo curioso di conoscerla meglio.