La nostra è una patente “a punti”. Se il conducente commette particolari infrazioni può, però, perderli gradualmente, a seconda della gravità di queste ultime. Cerchiamo, dunque, di capire come recuperare i punti patente.  

Il Decreto Legislativo n. 285 del 30 aprile 1992, noto come “Codice della strada“, introduce la patente a punti. Questo metodo assegna ai titolari della patente di guida 20 punti, che vengono gradualmente sottratti in caso di infrazioni o di reati commessi alla guida. Il nuovo sistema di punti sulla patente è entrato in vigore il 1° luglio 2003 ed è disciplinato dall’articolo 126 bis del Codice della Strada.

Il sistema di decurtazione dei punti

Nella patente a punti, ogni infrazione o reato è associato ad un determinato numero di punti da sottrarre, in base alla gravità dell’accaduto.

Una violazione leggera, ad esempio la mancata osservanza di un segnale di stop, comporta la sottrazione da 1 a 3 punti. Invece, una violazione grave o un reato (come la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti) comportano la sottrazione di un maggior numero di punti, fino a 10, o la revoca della patente stessa. Se si verificano più infrazioni contemporaneamente, i punti tolti possono essere massimo 15. Per i neopatentati i punti perduti per ciascuna violazione vengono raddoppiati nei primi tre anni.

È la Polizia Stradale a dover rilevare la violazione commessa e a consegnare al guidatore il verbale di accertamento, indicandogli anche quanti punti sono stati decurtati. Qualora non sia possibile indentificare il conducente, la Polizia spedisce il verbale al proprietario del veicolo (o al legale rappresentante, in caso di società). Questi, entro 60 giorni, deve comunicare i propri dati personali e quelli della patente all’organo che ha accertato l’infrazione. Qualora non fornisca tali informazioni, il proprietario dell’auto paga una sanzione aggiuntiva ma non perde i punti sulla patente. La diminuzione dei punti avviene entro 30 giorni dalla contestazione da parte dell’organo accertatore che ne invia la comunicazione all’Anagrafe Nazionale degli abilitati alla guida.

Come recuperare punti patente

Per recuperare i punti persi sulla patente, ci sono due diverse strategie disponibili da adottare:

  • Seguire un corso di recupero punti è la strategia più comune ed efficace. È importante scegliere un corso riconosciuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e verificare che sia adatto alle proprie esigenze. Le lezioni di solito durano un minimo di 12 ore e possono essere fatti in aula o online;
  • Aspettare la scadenza dei termini di decurtazione, dato che dopo due anni senza infrazioni, il guidatore riacquista i punti automaticamente.

Il bonus per “buona condotta”

I conducenti patentati con almeno 20 punti possono ottenere un bonus per “buona condotta” di 2 punti ogni due anni se non commettono infrazioni che portino alla perdita degli stessi. I neopatentati, invece, possono ricevere un bonus di 1 punto all’anno per i primi tre anni se non commettono infrazioni che causino decurtazione di punti, fino ad un massimo di 3 punti totali.

Cosa accade se si perdono tuti i punti

Nel caso in cui si perdano tutti i punti sulla patente, il conducente è costretto a ripetere l’esame di guida per revisionare la licenza. Il Ministero delle Infrastrutture e del Trasporti invia una lettera al guidatore invitandolo a ripetere gli esami entro un mese, per il rilascio della nuova patente. Qualora il conducente non sostenga gli esami o non li  superi, la patente viene sospesa a tempo indeterminato o revocata. Solo al superamento degli esami, il conducente riacquista i 20 punti originari.