La revisione della vostra moto sta per scadere? Ecco una rapida guida su normative e procedure per evitare multe e divieti di circolazione.

La revisione è una procedura di controllo obbligatoria che certifica l’idoneità dei veicoli – moto comprese – a circolare su strada. L’obbligo è previsto e regolamentato dagli articoli 79 e 80 del Codice della Strada. Che, nell’ottica di garantire la sicurezza nella circolazione, stabiliscono sanzioni per chi viola le disposizioni di legge.
Se siete appassionati di moto, ecco tutto quello che dovete sapere sulla revisione.

Come funziona la revisione della moto

Il comma terzo dell’articolo 80 del Codice della Strada stabilisce che «la revisione deve essere disposta entro quattro anni dalla data di prima immatricolazione. E successivamente ogni due anni.» In tal senso, l’obbligo di revisione coinvolge tutti i tipi di moto. Motocicli, moto a tre ruote, moto elettriche e ciclomotori. Per i quali – in sede di revisione – è prevista un’ulteriore prova di velocità dinamica per controllare che non superino il limite di 45 Km/h.

Per ciò che concerne le procedure, il meccanismo è del tutto simile a quello della revisione delle auto. La prima parte è puramente amministrativa e riguarda il controllo del libretto. Dopo l’ispezione identificativa della moto, si passa alle verifiche vere e proprie. Al di là dei controlli di routine su impianto meccanico, ruote e pneumatici, particolare rilievo assumono i test che riguardano le emissioni di CO2. In pratica, una sonda viene inserita nello scarico della moto per circa un minuto. Collegata a un computer, segnala l’eventuale superamento dei limiti di inquinanti.

Seguono poi la prova di frenatura e quella dell’avvisatore acustico. Il cui suono non deve essere inferiore ai 93 decibel. Infine, la procedura di revisione della moto viene trasmessa in tempo reale alla Motorizzazione Civile del territorio di competenza. Per identificare il mezzo si utilizzano il numero di targa e di telaio.

Revisione 2023: chi deve avviare la procedura

Fatte queste premesse, devono provvedere alla revisione della moto entro il 2023:

  • I veicoli immatricolati nel 2019;
  • Le moto sottoposte all’ultima revisione nel 2021.

Per le moto immatricolate nel 2019 la revisione fa effettuata entro il mese in cui è stato rilasciato il certificato di circolazione. Per chi invece deve sottoporre il proprio motoveicolo a revisione dopo due anni, le procedure vanno attivate entro il mese corrispondente all’ultima revisione.

Revisione sì o no? Ecco qualche esempio 

Per semplificare, facciamo qualche esempio. Se la carta di circolazione è stata rilasciata nel novembre del 2019, la vostra revisione sta per scadere. E dovete necessariamente sottoporre la vostra moto alle procedure di legge entro il 30 novembre prossimo.
Seguendo lo stesso esempio, la successiva revisione della vostra moto dovrà essere effettuata entro il 30 novembre del 2025. La verifica della data del rilascio della carta di circolazione, dunque, è fondamentale. Soprattutto per non rischiare di incorrere in sanzioni.

Sanzioni per i trasgressori: cosa si rischia se non si effettua la revisione della moto 

Il già citato articolo 80 del CdS – non modificato dal Nuovo Codice della Strada – parla chiaro. È possibile viaggiare in moto solo fino all’ultimo giorno utile per effettuare la revisione.

Chi circola con la revisione scaduta, infatti, rischia innanzitutto una multa pecuniaria che va dai 173 ai 694 euro. La sanzione può essere raddoppiata in caso di revisione della moto omessa per più di una volta. Inoltre, in caso di revisione scaduta scatta il divieto di circolazione. Che dura finché le procedure di controllo del motoveicolo non vengono effettivamente effettuate e certificate.

Chi circola durante la sospensione rischia:

  • Una multa che va da 1.998 fino a 7.993 euro;
  • Fermo amministrativo della moto per 90 giorni;
  • Confisca del mezzo, in caso di reiterazione delle violazioni.

Infine, la presentazione di una revisione della moto falsificata può comportare una multa da 430 a 1.731 euro e il ritiro della carta di circolazione.

I costi della revisione della moto nel 2023 

La revisione della moto può essere effettuata presso la Motorizzazione Civile, i centri di revisione e le officine autorizzate. I costi, tuttavia, sono differenti.

Rivolgendosi alla Motorizzazione – che ha tempi di attesa più lunghi, dunque occorre prenotarsi per tempo – il costo è di 45 euro. E il bollettino va pagato anticipatamente. Se invece si preferisce risparmiare sui tempi, rivolgendosi a un centro revisioni o a un’officina il costo della revisione della moto è di 78,75 euro.

Nel dettaglio, la tariffa include:

  • Il costo della revisione, pari a 54,95 euro;
  • L’Iva al 22%, corrispondente a 12,09 euro;
  • I diritti di Motorizzazione, pari a 10,20 euro;
  • Il costo del bollettino postale di 1,51 euro.