Il rimboschimento urbano è fondamentale per combattere l’inquinamento nei centri urbani, e l’Italia, grazie ai fondi del PNRR, ha non solo raggiunto ma addirittura superato il target di 1 milione e 650.000 nuovi alberi piantati.

A dicembre 2022 è stato raggiunto il target annuale per la misura di almeno 1 milione e 650mila alberi piantati, in linea con quanto previsto dai 35 progetti ammessi al finanziamento del PNRR sulla riforestazione urbana.

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante il Question Time del 1° marzo in Senato, ha commentato: “Il target successivo da raggiungere entro la fine del 2024 prevede la piantumazione di almeno 6,6 milioni di alberi”.

L’importanza del rimboschimento urbano

Perché è importante guardare con progettualità programmatica agli interventi di rimboschimento urbano? Perché gli alberi e le piante migliorano l’ecosistema cittadino, riducendo l’impatto ambientale dei grandi agglomerati urbani e migliorando la qualità della vita.

Investire sullo sviluppo del ‘verde in città’ è necessario per trovare delle contromisure alle criticità riconducibili allo sviluppo spesso disorganico e non pianificato delle città. Basti pensare a un dato: il rapporto dell’International Resource Panel inserito nel Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) prevede che nel 2050 ben 2 miliardi di persone si saranno trasferite nei grandi agglomeratici cittadini. Il risultato? Un aumento fino a +125% del consumo delle risorse naturali.

Ecco in quale modo il rimboschimento urbano può contrastare gli effetti collaterali di così alti livelli di concentrazione umana:

  • Fotosintesi clorofilliana: assorbe l’anidride carbonica e immettere nell’aria ossigeno mentre le foglie, al contempo, fungono da filtro per molecole inquinanti e polveri sottili;
  • Scudo all’isola di calore: le aree verdi fungono da termoregolatori naturali combattendo il fenomeno dell’innalzamento della temperatura dovuto a emissioni, cemento e asfalto;
  • Barriera contro il dissesto idrogeologico: le radici agevolano un corretto deflusso delle acque piovane sul terreno.

Senza dimenticare che le aree verdi in città sono fondamentali per migliorare la qualità della vita delle persone che ne usufruiscono come spazi per il tempo libero, per la socialità e per l’attività fisica all’aria aperta.

Quali sono i progetti di rimboschimento attivi in Italia?

Diverse città italiane hanno già dato il via a progetti di sviluppo o recupero delle aree verdi urbani. Vediamone due.

Forestami: 3 milioni di alberi nella Città metropolitana di Milano

Si chiama Forestami il progetto promosso da Città metropolitana di Milano in collaborazione con il Comune di Milano, Regione Lombardia, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, ERSAF e Fondazione di Comunità Milano.

Lo scopo del progetto di piantumazione, che ad oggi ha visto la piantumazione di oltre 330.000 alberi è quello di arrivare a quota 3 milioni entro il 2030 per migliorare la sostenibilità della città.

KilometroVerdeParma e la riforestazione condivisa

KilometroVerdeParma parte nel 2015 con lo scopo di regalare alla città ducale nuove zone di verde urbano. L’idea originaria prevedeva la creazione di un corridoio di alberi lungo 11 km che corresse lungo l’autostrada A1. Dal nucleo originario, il progetto si è aperto alla cittadinanza e oggi tutti possono partecipare, prendendosi cura del verde cittadino.

La partecipazione condivisa ha fatto sì che siano quasi 46.000 i nuovi alberi e le nuove piante con fusto, mentre la superficie rimboschita è di oltre 40 ettari.

Esempi di rimboschimento urbano in Europa

Allargando lo sguardo al contesto Europeo ecco alcuni esempi virtuosi di riforestazione urbana in Europa.

160 ettari di nuovo verde a Barcellona

La natura torna nella città catalana prepotentemente grazie a una serie di interventi volti a implementare il verde cittadino. L’obiettivo del Comune è quello di realizzare 160 ettari di nuovi spazi verdi entro il 2030, secondo il programma della Sindaca Ada Colau, molto attenta alle tematiche di sostenibilità e ambiente.

Paesi Baschi sempre più green

Vitoria-Gasteiz è una vera oasi verde, una città modello per la sostenibilità da quasi 3 decenni, tanto che già nel 2012 ha ottenuto il premio di “Capitale verde europea“. Lo sviluppo urbanistico, i progetti di riciclo, e la mobilità sostenibile che sta cambiando definitivamente il volto delle città sono l’ecosistema perfetto per i 130.000 alberi piantati nelle strade urbane e per i 479 mq di boschi pro capite.

Londra diventa parco nazionale urbano

Londra diventa la prima città ‘parco nazionale’ al mondo. Non più una jungla urbana quindi, ma un luogo ricco di verde, con 8,4 milioni di alberi nel cuore della metropoli e numerosi parchi che ospitano 13.000 specie locali. Motivo per cui ha ottenuto il riconoscimento ufficiale di London National City Park, progetto lanciato nel 2019 e giunto all’importante traguardo del 47% del territorio metropolitano destinato ad aree verdi.

I prossimi passi

Ora, come ha sottolineato il ministro Pichetto Fratin, la prossima fase per l’Italia prevede la pubblicazione di un avviso pubblico per 14 Città metropolitane per questa annualità e di un altro avviso per la prossima annualità: gli enti locali avranno margine per effettuare azioni di rimboschimento sul territorio in base alle esigenze e alle specificità delle aree individuate.

Per raggiungere il prossimo obiettivo di piantumazione di almeno 6,6 milioni di alberi entro il 2024 gli interventi di rimboschimento dovranno essere stabiliti e concordati con gli enti locali e per tale motivo è già previsto un incontro con i rappresentanti delle Città metropolitane al fine di raccogliere feedback sull’attuazione della prima azione di piantumazione conclusasi con successo nel 2022.

Per raggiungere il prossimo, sfidante obiettivo sono stati messi a disposizione dal Ministero della Transizione Ecologica 330 milioni di euro per i vari progetti di rimboschimento urbano.