Conoscere le dinamiche dei rincari della benzina e le ultime novità in termini di prezzi e misure di sostegno è fondamentale per chiunque si muova quotidianamente in auto o in moto.

In questo articolo, troverai tutte le informazioni sui rincari benzina di ottobre per rimanere aggiornato e valutare come risparmiare sulla tua prossima corsa.

Quali sono i prezzi aggiornati dei carburanti a ottobre?

Con il petrolio che fluttua intorno agli 84 dollari/barile, i prezzi dei carburanti continuano a subire delle variazioni significative.

Il prezzo medio della benzina in modalità self è di 1,888 euro/litro, mentre il diesel self-service ha registrato un prezzo medio di 1,880 euro/litro. Il metano auto è venduto a 1,439 euro/kg, mentre il GPL a 0,722 euro/litro.

I prezzi medi per la benzina al servito sono di 2,028 euro/litro, con una differenza tra le compagnie che la offrono a 2,066 euro, e le pompe bianche, che la propongono a 1,950 euro. Per il diesel al servito, il prezzo medio è di 2,019 euro/litro, con le compagnie che lo vendono a 2,057 euro e le pompe bianche a 1,940 euro.

Sulle autostrade, il prezzo medio per la benzina self service è di 1,975 euro/litro (2,236 euro per il servito) e per il diesel self service è di 1,967 euro/litro (2,233 euro per il servito). Il metano auto è venduto a 1,523 euro/kg, mentre il GPL a 0,853 euro/litro.

Confronto con i mesi precedenti

Durante il mese di settembre la media dei prezzi di benzina e diesel è stata, rispettivamente, di 1,986 euro/litro e 1,911 euro/litro, mentre il GPL è stato venduto a 0,713 euro/litro. Il mese di ottobre, quindi, sta segnando un leggero rallentamento al rincaro avvenuto negli ultimi mesi.

Se confrontiamo i prezzi attuali con quelli registrati a marzo 2022, possiamo notare il range di prezzo all’interno di cui ci stiamo muovendo nell’ultimo periodo. A marzo, infatti, la benzina in modalità self aveva raggiunto un picco di 2,137 euro al litro, mentre il diesel era arrivato a 2,122 euro al litro.

Da allora, i prezzi hanno subito una fluttuazione, con una tendenza generale all’aumento, causata dalla guerra tra Russia e Ucraina, e ancor di più destabilizzati soprattutto dalla più recente escalation di violenza nel conflitto in Medioriente tra Israele e Palestina.

Assoutenti sostiene che, se i prezzi alla pompa dovessero rimanere costanti ai livelli attuali nel periodo settembre-dicembre, una famiglia che necessita di due pieni di benzina al mese si troverà a spendere 107 euro in più rispetto all’anno scorso.

Tutti i dati relativi ai prezzi dei carburanti sono consultabili sul portale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nella sezione Statistiche Energetiche e Minerarie. Il Ministero, infatti, mette a disposizione tutti queste informazioni in maniera aperta e consultabile da chiunque ne abbia bisogno. In alternativa, ci sono anche diverse utilissime app per monitoare i prezzi della benzina.

Quali misure di sostegno sono previste dal Governo contro i rincari benzina?

Per far fronte all’aumento dei prezzi dei carburanti, il Governo italiano ha istituito un bonus carburanti da 80 euro, destinato a sostenere le famiglie meno abbienti. Questo contributo sarà accreditato sulla social card “Dedicata a te“.

L’Art.2 del Decreto Energia (G.U. n. 228 del 29 settembre 2023) introduce una novità importante: la possibilità di utilizzare la social card non solo per l’acquisto di carburanti, ma anche per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale. Tuttavia, è bene precisare che il decreto non specifica ancora né l’importo del beneficio aggiuntivo destinato a ogni singola famiglia, né le modalità e le condizioni per ottenere l’accredito. A tal proposito, ricordiamo anche che il 1° novembre 2023 è previsto un nuovo click day dedicato al bonus trasporti.

Il Governo, infine, non si è ancora espresso su un eventuale taglio generalizzato delle accise per contenere i prezzi al dettaglio.

Veicoli elettrici: la soluzione sostenibile ai rincari della benzina

In un contesto in cui i prezzi della benzina continuano ad aggirarsi intorno a cifre sempre più proibitive, i veicoli elettrici si presentano come un’alternativa più economica e sostenibile. La spesa per l’energia elettrica varia in base al gestore, con un costo medio che si aggira tra 0,40 e 0,80 euro/kWh.

Di conseguenza, il costo medio di un “pieno” alle colonnine elettriche varia dai 20 ai 30 euro, a seconda della capacità della batteria del veicolo. È importante notare che esistono due tipi di ricarica elettrica: la ricarica standard e quella fast. Quest’ultima, seppur più rapida, ha un costo maggiorato rispetto alla prima.

Nonostante il costo iniziale possa essere più elevato rispetto a un veicolo a combustione, nel lungo periodo i veicoli elettrici permettono di risparmiare notevolmente sui costi per il carburante. Inoltre, grazie alle politiche di incentivazione e agli sgravi fiscali offerti da molti governi, l’acquisto di un veicolo elettrico è sempre più accessibile.