Il Ponte del 2 giugno segna ufficialmente l’inizio della stagione turistica, almeno secondo Federconsumatori. Ma sulla spiaggia, oltre al relax, ci aspetta anche una sgradita sorpresa: i prezzi salati dei servizi balneari che comprendono non soltanto i rincari ombrelloni, ma anche quelli per le attività extra.
Si parla di aumenti che si assestano in media attorno all’11% e che si diversificano a seconda delle aree geografiche e del servizio specifico. Con alcune voci che salgono più di altre: i prezzi degli ombrelloni registrano un aumento medio del 16% e quelli della sdraio del 42%.
Ponte del 2 giugno: tutti al mare?
Sarà quindi già un esodo estivo? Non esattamente: le previsioni meteo del Ponte del 2 giugno, con tempo incerto, ha inciso sulla scelta di rimandare all’ultimo la decisione di una eventuale partenza.
Ma a pesare maggiormente sul ritardo dell’avvio della stagione balneare sono soprattutto i rincari generalizzati del comparto turistico, come hotel e strutture ricettive.
Così si spiegano le stime di ONF (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) per il quale circa il 15,3% degli italiani si allontanerà da casa (-2,9% rispetto al 2022). Chi ha programmato una vacanza rimarrà in Italia (95%), dove le mete per la Festa della Repubblica soddisfano ogni tipo di aspettativa, sfruttando se possibile l’ospitalità di parenti e amici (69%).
Rincari ombrelloni 2023: quali sono i servizi più salati?
Il monitoraggio dei prezzi dei servizi balneari ha evidenziato un aumento medio su base nazionale dell’11%, con variazioni anche notevoli a seconda della località turistica e dello stabilimento.
L’analisi ha preso in esame il costo della sdraio e dell’ombrellone, ma anche i prezzi degli abbonamenti stagionali, settimanali o giornalieri. Il quadro che ne esce vede un rincaro generalizzato che riguarda tutti i principali servizi standard e quelli cosiddetti extra.
Per un abbonamento stagionale servono in media 2.121 euro (+29% rispetto al 2022), sale del 25% il prezzo di un ombrellone maxi in stile tenda e del +13% quello dei massaggi fronte mare, mentre per un giro in pedalò di 30 minuti servono circa 10 euro (+3%). In controtendenza, invece, la spesa necessaria per godersi il sole nella dog area, in compagnia dei nostri amici pelosi (-5%).
Ecco alcuni dati relativi ai prezzi dei servizi balneari per la stagione 2023 estratti dalla tabella di Federconsumatori:
- Giornaliero ombrellone: € 12,79 (+16%);
- Giornaliero sdraio: € 8,54 (+42%);
- Giornaliero lettino: € 11,79 (-16%);
- Abbonamento giornaliero (1 ombrellone, 1 lettino, 1 sdraio): € 32,26 (+12%);
- Abbonamento mensile (1 ombrellone, 1 lettino, 1 sdraio): € 718,08 (-9%).
Come difendersi dai rincari della stagione balneare 2023?
I rincari ombrelloni fungeranno da dissuasori rispetto alla voglia di viaggiare? Quasi sicuramente no. Le tendenze turistiche segnano una ripresa a doppia cifra in tutti i comparti, anche grazie alla diversificazione delle offerte.
La riscoperta del turismo di prossimità nei borghi italiani e la crescita del cicloturismo in Italia sono un esempio concreto di come la ricerca di destinazioni alternative, da raggiungere con spostamenti lenti e sostenibili, sia una priorità per molti viaggiatori. Così come, per rispondere all’urgente esigenza di risparmio, non mancano le proposte di mete economiche estive.
E per chi non sa o non può rinunciare al turismo mordi-e-fuggi, alcuni stabilimenti balneari propongono la formula della mezza giornata, meno onerosa, che permette di accedere ai servizi solitamente dopo le ore 14. Infine, un’interessante opportunità di risparmio è quella delle app di sharing economy in spiaggia che permettono di condividere le attrezzature con altre persone quando non si è presenti e non si utilizzano.