Niente più auto in centro città a Stoccolma: la capitale svedese anticipa, rendendoli ancora più stringenti, i divieti relativi allo stop alla vendita dei veicoli a motore endotermico in Europa dal 2035. Dai primi mesi del 2025, infatti, i motori a combustione non potranno più circolare in precise aree cittadine, accessibili esclusivamente a pedoni, ciclisti e veicoli elettrici.

La decisione è stata presa non soltanto per rispettare la normativa sui limiti di inquinamento atmosferico UE, ma anche per migliorare la qualità della vita in città.

L’obiettivo di questa iniziativa è quello di eliminare del tutto i gas di scarico emessi dalla combustione del carburante delle auto diesel e benzina. Una decisione che non fa differenza tra le diverse categorie Euro dei veicoli e che non prevede compromessi, come le ‘tasse’ per la circolazione dei motori inquinanti.

Stop alle auto in centro città a Stoccolma: i motivi della decisione

Lars Strömgren, vicesindaco della città e assessore ai trasporti, ha spiegato che questa scelta è una risposta necessaria per tutelare la salute degli abitanti e delle fasce più deboli della popolazione, bambini e anziani.

Citando uno studio del Karolinska Institutet, pubblicato nel 2022, Strömgren ha sottolineato che l’inquinamento dell’aria, causato dal traffico urbano, riduce la capacità polmonare dei bambini già a partire dai 6 mesi di età, rispetto ai pari età cresciuti nelle zone dove la circolazione è più leggera e meno intensa.

Ecco perché è stata messa in atto una risposta audace che vieterà di circolare alle auto a benzina e diesel in una zona ampia della città, densamente frequentata da ciclisti e pedoni e già sede di startup all’avanguardia nella transizione ecologica.

Come funziona il nuovo modello svedese?

La normativa che fermerà le auto in centro città a Stoccolma entrerà in vigore dal 31 dicembre 2024. Il consiglio comunale della capitale svedese ha già approvato il nuovo piano per il traffico urbano e delimitato la zona d’azione: un’area di circa 180.000 mq a nord della città.

In particolare si è individuato il quartiere di Norrmalm, ben attrezzato per la mobilità ciclistica e per la mobilità elettrica privata grazie ai servizi diffusi e accessibili, come ad esempio un buon numero di punti ricarica per le auto elettriche.

Se, come si augurano gli amministratori, l’esperimento funzionerà è probabile che l’area di stop alle auto in centro città venga ulteriormente estesa. A oggi il modello di Stoccolma si prefigura come uno dei progetti più ambiziosi in Europa per supportare la mobilità sostenibile: con questo provvedimento Stoccolma diventa ora “zona di livello 3”, ovvero quella con le restrizioni più severe per la circolazione dei mezzi privati.

Diversamente dalle altre strategie per le auto nel centro città, la decisione di Stoccolma si pone come un’alternativa senza compromessi, vietando totalmente la circolazione ai veicoli più inquinanti, anche a pagamento. Uniche eccezioni, i veicoli di emergenza e di assistenza medica, le auto delle forze dell’ordine e i mezzi con i passeggeri/conducenti con disabilità.

Auto in centro: la situazione nel resto d’Europa

Come anticipato all’inizio, l’Unione europea ha approvato il regolamento che prevede lo stop all’immatricolazione di auto a motore endotermico dal 2035. Per farsi trovare pronti, i Paesi europei stanno adottando misure diverse per disincentivare l’uso dei veicoli a diesel e a benzina. Le soluzioni attualmente praticate sono:

  • Tassa per la circolazione dei mezzi inquinanti e divieto assoluto per specifici modelli;
  • Introduzione di zone a basse emissioni (Low Emission Zone-LEZ) e di zone a bassissime emissioni (Ultra Low Emission Zone-ULEZ), che limitano l’accesso delle auto in centro città.

Nel dettaglio e sinteticamente:

  • Francia: nelle città dove sono presenti le LEZ i veicoli inquinanti non possono accedere al lunedì al venerdì (orario 8-20). Le altre categorie di veicoli devono avere la vignetta Crit’Air di livello 3 o superiore per circolare liberamente. La capitale Parigi ha già stabilito che dal 2030 vieterà l’accesso ai veicoli a benzina o diesel in queste zone;
  • Olanda: per l’accesso alle aree a basse emissioni – attive 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno – le autovetture e i furgoni diesel, i camper e i motorhome devono soddisfare lo standard Euro 4 minimo. Autobus e pullman devono soddisfare lo standard minimo di Euro 6;
  • Portogallo: a Lisbona l’area LEZ è suddivisa in due zone. Per entrare in zona 1 i veicoli a motore devono soddisfare lo standard di emissioni Euro 3, mentre per la zona 2 è sufficiente rispettare la norma Euro 2;
  • Spagna: per accedere alle aree urbane LEZ i mezzi a motore devono soddisfare uno standard minimo e avere un adesivo per le emissioni B. Anche la tariffazione dei parcheggi nelle LEZ è differenziata a seconda del tipo di veicolo e del livello di emissioni inquinanti prodotte.

E l’Italia?

Numerose città italiane, tra cui Milano e Roma, stanno implementando misure simili, come ZTL, LEZ e limitazioni per i veicoli più inquinanti. Il Paese si impegna attivamente a ridurre l’impatto ambientale del traffico urbano, favorendo l’adozione di veicoli elettrici tramite l’erogazione di bonus e soluzioni di trasporto più sostenibili, come il bike sharing o i monopattini a noleggio.