Come funziona e quando si effettua la rottamazione dell’auto in modo semplice e conveniente. Consigli utili per risparmiare tempo e denaro.

Al momento di acquistare una nuova auto, normalmente si è a un bivio: o si vende il veicolo usato, privatamente o tramite concessionaria, o lo si rottama. Con la rottamazione l’auto viene demolita ed esclusa dai pubblici registri. Ecco quando conviene rottamare la vecchia macchina, come funziona e cosa c’è da sapere.

Ecco quando è bene rottamare l’auto

Di norma il momento di mandare in pensione un’automobile arriva quando il veicolo comincia ad accusare il peso degli anni: quando magari, in seguito a una revisione emerge una problematica che comporta una spesa di centinaia di euro.

Nel momento di scegliere se rottamare o meno l’auto è importante valutare anche semplici dati oggettivi come il numero di chilometri percorsi (un’auto può percorrere anche 250-300 mila km senza problemi se ben tenuta e controllata) e gli anni passati dall’immatricolazione (il ciclo di vita medio normalmente è dagli 8 ai 12 anni circa).

Cos’è e come funziona la rottamazione

La rottamazione, come detto, non consiste solo nell’eliminazione “fisica” dell’auto, ma comporta anche la cancellazione dal PRA, facendo decadere il diritto di circolazione su strada e il dovere di pagamento del bollo e della RC auto.

A proposito di bollo: un po’ come nel caso della compravendita di auto usate, ricorda che il bollo in scadenza va sempre pagato quando decidi di rottamare l’auto. Se il veicolo è in fermo amministrativo, non può essere rottamato fino a che non saranno ripianati i debiti.

Altrimenti puoi normalmente procedere in autonomia ad avviare le procedure per la rottamazione, oppure rivolgerti a un demolitore autorizzato o approfittare di incentivi o contributi proposti dalle case costruttrici per l’acquisto di nuove auto, delegando in questo caso la rottamazione al concessionario.

Se procedi autonomamente, devi consegnare al centro demolizioni le targhe del veicolo (sia quella anteriore che quella posteriore), la carta di circolazione ed eventualmente il certificato di proprietà. Qualora avessi smarrito qualcuno di questi documenti, dovrai procedere ad una denuncia presso le Forze dell’Ordine. Se l’auto ha un certificato digitale, spetta al centro demolizioni recuperare i dati online.

Al termine della procedura, il centro dovrà rilasciarti un certificato di rottamazione con le generalità del proprietario e del veicolo rottamato. Entro 30 giorni il centro stesso dovrà trasmettere il certificato al PRA per la cancellazione del mezzo.

Quali sono i costi per la rottamazione

Rottamare un’auto richiede alcune spese, in particolare:

  • 13,50 euro da versare all’ACI;
  • 32 euro di bollo per presentare il certificato di proprietà;
  • 48 euro per richiedere il certificato digitale.
  • Opzionalmente, se necessario, se l’auto non è in grado di circolare, occorrerà prelevarla con un carro attrezzi. La spesa aggiuntiva in questo caso si aggira di norma tra gli 80 e i 100 euro.

Prima della rottamazione puoi rivolgerti a un’officina specializzata. Verifica che ci siano parti e componenti in buono stato che possano essere venduti prima di procedere alla demolizione. Informati bene su eventuali incentivi delle case produttrici prima di procedere alla rottamazione, per sapere quali sono le condizioni per te convenienti, visto che spesso sono una buona risposta per gli stessi costruttori alla costante richiesta di pezzi di ricambio originali da parte degli automobilisti.

Il punto sugli Incentivi Auto 2023

Per usufruire degli Incentivi Auto 2023 basta semplicemente che il contratto di acquisto sia stato sottoscritto dal 1 gennaio al 31 dicembre di quest’anno. Firmato il contratto, sarà il rivenditore a fare richiesta per l’incentivo e a immatricolare l’auto entro 180 giorni.

I fondi stanziati per gli incentivi auto 2023 variano in base a 3 fasce di emissioni:

  • 190 milioni di euro per l’acquisto di nuove auto elettriche o a idrogeno con emissioni di CO2 da 0 a 20 g per km, con un prezzo massimo di 42.700 euro, Iva inclusa. In questo caso l’incentivo con rottamazione è di 5.000 euro;
  • 235 milioni per l’acquisto di auto ibride plug-in con emissioni da 21 a 60 g per km, con un prezzo massimo di 54.900 euro, Iva inclusa. Incentivo con rottamazione di 4.000 euro;
  • 150 milioni per l’acquisto di auto a benzina o diesel, mild hybrid, full hybrid, ibride plug-in e bi-fuel con Gpl e metano, con emissioni da 61 a 135 g di CO2 per km, per una spesa massima di 42.700 euro, Iva inclusa. In questo caso il bonus è di 2.000 euro, con rottamazione obbligatoria (a differenza delle prime due fasce).

Se sei interessato a vedere nel dettaglio la situazione relativa alla disponibilità residua dei fondi per i bonus puoi trovare tutte le informazioni che ti servono sul sito del MISE.

Piccolo spoiler: i fondi per l’acquisto di auto con motore termico sono già andati a ruba, per quest’anno non c’è più trippa per gatti. Per gli altri, beh…vedrai che occasioni ci sono!