Esistono dei luoghi nel mondo dove puoi fare un’immersione profonda nella natura, ritrovando pace dentro di te e contemplando la bellezza del nostro Pianeta: il lago di Salar de Uyuni è sicuramente uno di questi posti.

Si tratta di un lago salato, in grado di entrarti nel cuore e di stupirti con il suo fascino, fino a domandarti se sia reale. Scopriamo insieme le sue origini, le caratteristiche e come raggiungerlo.

La storia del lago Salar de Uyuni

Il lago Salar de Uyuni, in Bolivia, è la più grande distesa di sale al mondo con una superficie di 10.582 km quadrati, grande quanto la regione Abruzzo, per intenderci.

Si trova ad un’altitudine di 3650 m. sul livello del mare, sull’altopiano andino meridionale della Bolivia.

La sua origine risale a circa 40.000 anni fa, quando era presente un lago ancora più grande, il lago preistorico Minchin. Dalla sua progressiva evaporazione, si formarono due laghi e due deserti salati, il Salar de Uyuni e il Salar de Coipasa, che si trova più a nord.

Si tratta di un altopiano immenso perfettamente liscio e levigato che si estende in ogni direzione e non presenta quasi dislivelli al suo interno. Risulta quindi praticamente piatto e molto visibile dai satelliti. Infatti, l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, lo utilizza come riferimento per calibrare le rilevazioni altimetriche dei satelliti.

L’ Isla Incahuasi

Al centro del lago salato si trova una piccola isola rocciosa, ricoperta di cactus alti anche diversi metri: l’Isla Incahausi che offre una vista a 360° del suggestivo panorama.

Non dobbiamo infatti dimenticare che ci troviamo in un insolito e particolarissimo deserto e questa isola mostra i resti dell’antico lago preistorico, con un terreno composto da sedimenti calcarei di origine marina e vulcanica.

Non è l’unica isola presente: a circa 20 km esiste un’isola gemella, sempre rocciosa e ricoperta di cactus, dalla forma insolita di pesce e chiamata Isla del Pescado.

Gli eventi magici

Il lago richiama molti turisti da tutto il mondo desiderosi di ammirare, oltre che la sua grandezza sconfinata, anche la sua bellezza e gli eventi magici che si verificano sulla sua superficie.

L’“effetto specchio

Dopo le piogge estive il Salar viene coperto da circa 3 cm di acqua che rifletteno completamente il cielo sovrastante creando un effetto ottico incredibile. Cielo e terra si uniscono magicamente e i confini si fondono in questa immensa distesa salata.

Camminando o passando con l’auto su questa superficie si ha veramente l’impressione di essere sulle nuvole, immersi in un’atmosfera surreale e onirica.

Inoltre, il riverbero del sole sulla superficie rende l’atmosfera molto luminosa, quasi abbagliante, e accentua le meravigliose sfumature dei colori del sale che seguono l’andamento della luce e che variano anche in base ai minerali presenti.

Il panorama diventa poi mozzafiato al tramonto, quando il cielo si colora di indimenticabili tonalità di arancione e viola.

Gli “occhi invisibili”

Mentre l’effetto specchio, seppure assolutamente unico nel suo genere e spaesante, è reale, meno reale sembra siano le leggende risalenti agli Inca che riguardano gli “Ojos de Salar”, gli occhi del deserto di sale, ovvero enormi pozze sulla superficie del lago, invisibili agli occhi perché ricoperte d’acqua.

Si dice che queste pozze fossero molto pericolose e sembra che intere carovane, non vedendole, siano state inghiottite dall’acqua. Non sappiamo se esiste un fondo di verità in questa leggenda, si tratta però effettivamente di grandi buchi nella superficie pieni di acqua che, oggi, nelle zone turistiche, sono ben visibili perché segnalate con dei cartelli.

L’estrazione di sale e litio

Si calcola che il lago salato contenga circa 10 miliardi di tonnellate di sale, la cui estrazione annuale è di circa 25.000 tonnellate, e che sia formato da 11 strati di materiale, con spessori diversi da due a dieci metri.

L’estrazione del sale in questa zona è praticata dalle famiglie locali e, fortunatamente, non sono presenti impianti industriali che compiono una estrazione massiccia e più impattante sull’ecosistema.

Il lago è anche una formidabile miniera di litio: si stima addirittura che rappresenti un terzo di tutto quello presente sulla Terra.
Il litio è un metallo molto importante per la produzione delle batterie per le auto elettriche e con una richiesta in costante aumento in tutto il panorama industriale mondiale. Al momento però la situazione geopolitica presente nel Paese non consente lo sviluppo di investimenti in questo comparto.

Come arrivare al Salar de Uyuni

La zona è raggiungibile anche da Perù, Cile e Argentina con l’aereo. Nella piccola città di Uyumi è infatti presente un aeroporto ma, di solito, i turisti arrivano dal nord del Cile, passando dalla città di Callama, distante circa 8 ore di macchina.

In un territorio così affascinante e sconfinato, meglio affidarsi ad un’escursione organizzata con i mezzi giusti e delle guide esperte, programmando un soggiorno di 2-3 giorni nella città che, anche se piccola, ha diversi alberghi per il pernottamento.

Data l’altitudine, d’inverno il clima è molto rigido e con il brutto tempo non si riesce ad ammirare l’effetto specchio che lo caratterizza e che si forma dopo le piogge estive. Se vuoi osservare il lago in tutto il suo splendore, meglio quindi visitarlo durante l’estate australe, in Italia il periodo che va da novembre a marzo.

La visita del lago si può effettuare anche in una giornata, ma restare qualche giorno ti permetterà di ammirarlo nelle diverse ore, contemplando i mutamenti del cielo durante il passaggio delle nuvole.

In viaggi così avventurosi poi, sempre meglio partire attrezzati con l’assicurazione viaggi che può essere molto utile per proteggerti da possibili inconvenienti.

Se pensi di visitare il Salar de Uyuni, per finire, devi assolutamente vedere anche il Deserto di Acatama in Cile, che dista solo 315 km dal lago salato e ti regalerà scenari altrettanto affascinanti.

Due posti così meravigliosi in un viaggio solo sono veramente imperdibili!