Il Santuario di Oropa, a circa 13 km dal centro abitato e a 1180 metri slm, è tra i luoghi sacri più noti del Piemonte: ogni anno vi affluiscono 800.000 pellegrini e più di 100 processioni. Il motivo? Vivere la spiritualità del posto e ammirare le bellezze naturali del territorio.
Oropa, vicino Biella, permette di ammirare un patrimonio unico di arte sacra e cultura, come il settecentesco scalone della Porta Regia di Filippo Juvarra e la collezione di gioielli e arredi sacri. Chi sceglie questa destinazione come meta ha però anche la possibilità di immergersi in un parco naturale che comprende una vallata circondata da alti picchi dalle cui cime si gode di un panorama mozzafiato.
Per tali motivi, il complesso ecclesiastico è stato dichiarato patrimonio dell’umanità UNESCO, mentre tutto il comprensorio naturalistico è Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Oropa.
Il Santuario di Oropa tra storia e leggenda
Visitare il Santuario di Oropa significa scoprire uno dei più importanti luoghi dedicati al culto mariano in Occidente.
La leggenda narra che Sant’Eusebio, Vescovo di Vercelli, si fosse rifugiato tra queste montagne per sfuggire a una persecuzione nel IV sec. d.C. E con sé, a protezione, avrebbe portato una statua lignea della Madonna Nera, presunta opera di San Luca evangelista, da lui trovata a Gerusalemme.
La statua della Santa Vergine d’Oropa è il simbolo del santuario: oggi custodita in un sacello decorato con affreschi del Trecento nell’antica Basilica.
Le prime notizie storiche documentali sul luogo di culto sono datate al XIII secolo, periodo al quale risale il primigenio nucleo del santuario poi progressivamente arricchito nel corso dei secoli. Durante la peste del 1599, per voto, la città di Biella eresse una nuova chiesa al posto della chiesetta del Duecento.
Oggi il complesso monumentale è così articolato:
- Chiostro con la Basilica Antica;
- Basilica Nuova, caratterizzata da una grande cupola, iniziata nel 1885 e terminata soltanto nel 1960;
- Corpi laterali, dove si trovano gli alloggi per i pellegrini.
Meritano una visita, guidata oppure libera: il Museo dei Tesori e l’appartamento reale, la raccolta degli ex-voto e, su prenotazione, la Biblioteca con rari volumi antichi e l’Osservatorio meteoro-sismico.
Cosa fare nei dintorni del Santuario di Oropa
Terminata la visita al luogo di culto, non resta che mettersi in cammino per scoprire i dintorni del Santuario di Oropa. Le occasioni non mancano per appassionati di attività outdoor come trekking, alpinismo e cicloturismo. Qui di seguito alcuni consigli per un’esperienza da ricordare.
Partire dal Santuario di Oropa per una passeggiata trekking
La conca di Oropa, preservata da qualsiasi contaminazione urbanistica, è il cuore della Riserva Naturale istituita nel 2005: un’area di 1500 ettari con 800 specie floristiche e un’altimetria che varia da 750 a 2388 metri slm. La destinazione perfetta per chi ama lo sport all’aria aperta e la natura.
Tra le attività più gettonate ci sono sicuramente i percorsi trekking, eterogenei e adatti a ogni livello di esperienza: dalle passeggiate di montagna rilassanti alle impegnative vie ferrate. Partendo dal Santuario è possibile raggiungere mete più o meno vicine: dalla tranquilla “Passeggiata dei preti”, che permette una splendida vista sulle montagne circostanti e sul complesso architettonico, fino a itinerari per escursionisti esperti che raggiungono la galleria Rosazza, oppure il lago della Mora.
Visitare il Giardino Botanico (Oasi WWF)
Il Giardino Botanico Montano di Oropa è aperto da maggio a settembre. Si tratta di un’Oasi WWF che tutela e promuove la conoscenza della flora alpina.
Il Giardino è un’area verde di 20.000 metri quadri dove sono coltivate circa 500 specie e varietà di piante che rappresentano gli ambienti tipici delle montagne biellesi, come ad esempio le torbiere d’alta quota (flora spontanea). Sono presenti anche alcune piante coltivate, provenienti dalle catene montuose di tutto il mondo (flora ornamentale).
Provare l’emozione del Parco Avventura Oropa
Dal 2012 è stato aperto il “Parco Avventura Oropa” dove sono allestite 25 piattaforme di diverse altezze: dalle più basse di 1 metro e mezzo di altezza fino a quelle poste a più di 8 metri da terra.
Chi ha voglia di vivere in modo diretto il suggestivo bosco di abeti e faggi, alle spalle del Santuario di Oropa, può farlo cimentandosi con scale a pioli, ostacoli, ponti tibetani e liane.
Fare un salto nel Medioevo
A meno di mezz’ora di macchina da Oropa c’è Ricetto di Candelo, a pieno diritto inserito non soltanto nella lista dei borghi più belli d’Italia in Piemonte, ma anche in quella dei borghi sostenibili della Regione: uno di quei luoghi speciali nei quali si promuove sul campo la cultura di un turismo responsabile ed etico.
Girellare per Ricetto vuol dire fare un salto temporale nel Medioevo: all’interno del borgo fortificato del XIV secolo, perfettamente conservato, si riscopre una cultura contadina e artigiana caratterizzata da ritmi lenti e naturali.
Come arrivare a Oropa?
Oropa si raggiunge direttamente con l’auto, oppure utilizzando il treno fino a Biella e poi il bus. In questo ultimo caso la stazione di arrivo è quella di Biella San Paolo dove si può prendere il bus nr. 360, oppure la linea urbana nr. 2 Biella-Oropa.
Per chi sceglie di mettersi in viaggio con mezzo proprio, ecco le distanze dalle città più vicine:
- Da Vercelli: 52,9 km (Strada Statale 230);
- Da Torino: 86,4 km (Autostrada A4 Torino-Milano, uscita Santhià direzione Biella SP143 e Oropa SP144);
- Da Milano: 111,5 km (Autostrada A4 Torino-Milano, uscita Carisio direzione Biella SP230 e Oropa SP144).
A questo punto non resta che fare il pieno e partire!