Nato negli anni ’50, lo scambio casa non è solo un modo per risparmiare sulla vacanza. Si tratta di un nuovo modo di rapportarsi all’idea stessa di viaggio.
La mobilità è economia. La mobilità sostenibile è quindi economia sostenibile. Possiamo condividere le bici, l’auto, lo scooter, il monopattino con la gente della nostra stessa città. Ma possiamo anche condividere la casa con gente dall’altra parte d’Europa o del mondo.
Lo scambio casa, noto in lingua anglosassone come home exchange o house swapping, consente di trovare una casa in un posto che volete visitare, casa in cui abiterete per un numero concordato di giorni. Contemporaneamente, la famiglia che avrà messo a vostra disposizione la sua casa verrà ad abitare in vacanza nella vostra.
Solo un modo alternativo di viaggiare?
Come potrete immaginare, questo ovviamente porta ad un risparmio economico non indifferente, ma lo scambio casa è, prima di tutto, un vero e proprio cambio di prospettiva. È un viaggio che inizia ben prima di mettervi al volante della vostra auto per raggiungere l’aeroporto o la stazione, ma che si avvia nel momento in cui cercate casa in una delle varie piattaforme a disposizione nella rete.
Arrivati alla destinazione non sarete i signori X della stanza 124, ma diventerete parte dell’abitato del posto. Questo rende lo scambio casa un modo di viaggiare sostenibile sotto molti punti di vista:
- Ecologico: lo scambio casa è un’ottima risposta al turismo di massa, che obbliga in pratica a costruire sempre nuove strutture, invece di mettere a disposizione quelle già esistenti. Inoltre spetta a voi l’onere di gestire le risorse come acqua, luce e gas. Questa responsabilità probabilmente farà sì che lo farete in modo oculato.
- Umano: essere inseriti nel tessuto sociale del luogo delle vostre vacanze vi renderà più facile conoscere persone, sentire il clima della vita nel posto. Prima della partenza dovrete anche preparare la casa per i vostri ospiti. Anche quello è prendersi cura dell’altro, fatelo come vorreste l’altro facesse con voi.
- Economico: passerete più tempo in una casa, con cucina. Allora perché non prendersi del tempo per cucinarsi un delizioso pasto con prodotti freschi del mercato locale? Questo è solo uno dei tanti esempi di come la vostra presenza da “turisti abitanti” può aiutare anche l’economia in piccola scala del territorio che visitate.
Buon 70° anniversario, scambio casa!
Tra l’altro quest’anno la pratica dello scambio casa “compie” 70 anni. Fu infatti nel 1953 che in Europa si cominciarono a realizzare scambi di case per fare vacanze anche lontano a costi contenuti, in particolare grazie ad alcuni docenti universitari che diedero vita alla prima piattaforma al mondo di scambio case, Intervac Home Exchange.
2019, l’anno del boom, anche in Italia
Tra le principali piattaforme operanti anche in Italia, HomeExchange ha fornito dati importanti nel 2019: 3 milioni di pernottamenti effettuati, più del doppio (+107%) rispetto al 2018. Un boom a cui non si sono sottratti i turisti italiani: il numero di scambi finalizzati da e per l’Italia, sempre nel 2019, è cresciuto infatti del 129% rispetto al 2017.
Il risparmio conta, ma non è la sola cosa che fa la differenza. Pronti per un’esperienza completamente di vacanza a misura di ambiente e di uomo?