Con lo sciopero del 10 novembre 2023 a Milano, non accenna a fermarsi l’autunno “caldo” caratterizzato da continue agitazioni sindacali, causando conseguenze soprattutto agli utenti del trasporto pubblico. In questo caso, però, la situazione a rischio interesserà soltanto la città e il suo hinterland.

A incrociare le braccia, questa volta, saranno infatti i dipendenti di ATM che aderiscono all’astensione proclamata dalla sigla sindacale AL-Cobas. Si profila quindi un altro venerdì in cui metro, bus e tram potrebbero non funzionare in maniera regolare, con possibili cancellazioni o variazioni delle corse.

Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe succedere e quali saranno gli orari e le fasce di garanzia.

Sciopero 10 novembre a Milano: orari e fasce di garanzia

La durata dello sciopero del 10 novembre a Milano sarà di 24 ore e riguarderà solo le aree servite dai mezzi pubblici ATM. Quindi, il territorio comunale del capoluogo lombardo e gli altri 95 comuni su cui la compagnia è operativa. Nessun problema, invece, per le ferrovie Trenord e i treni in generale.

Non sono stati ancora comunicati, tuttavia, i dettagli relativi alle fasce di garanzia, per agevolare e assicurare gli spostamenti di lavoratori, studenti, pendolari nelle ore di punta. Si presume, in ogni caso, che non si discosteranno particolarmente da quelle dei recenti scioperi, garantendo il servizio mattutino dall’inizio fino alle 8.30-9.00 e quello pomeridiano tra le 15.00 e le 18.00. Però non c’è ancora nulla di ufficiale.

Gli effetti concreti dello sciopero dipenderanno ovviamente dalla reale adesione dei dipendenti ATM. Secondo i dati forniti dall’azienda milanese, nelle precedenti occasioni l’adesione è stata tra il 17.8% e 23%. Un dato abbastanza significativo, con aumento della probabilità di disagio per gli utenti.

Come muoversi quando c’è sciopero

A causa della difficoltà di usufruire dei mezzi pubblici, quando c’è sciopero le persone sono inevitabilmente indotte a prendere la propria auto privata per raggiungere il luogo di lavoro o di studio o per ottemperare a qualsiasi necessità quotidiana.

Di conseguenza, in queste giornate il traffico rischia di essere ancor più congestionato, con effetti negativi per la qualità dell’aria e con ulteriore consumo di carburante. Un quadro complessivo, dunque, poco sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Inoltre, a Milano c’è da fare attenzione alle nuove regole dell’Area C.

Si consiglia, quindi, di tenere comunque d’occhio la disponibilità del Tpl nelle fasce garantite (regolamentate per legge in caso di scioperi) per poter utilizzare i mezzi. Oppure, si può ricorrere ai servizi alternativi come la micromobilità elettrica e il bike sharing, magari lasciando l’auto nei parcheggi di scambio e favorire così il contenimento delle emissioni inquinanti.

Non solo ATM: si ferma anche Autoguidovie

Lo sciopero del 10 novembre non sarà l’unico a Milano nei prossimi giorni. Per lunedì 6 novembre è prevista anche un’agitazione del personale di Autoguidovie, società attiva nei trasporti urbani in varie città e regioni.

Tale sciopero è stato indetto dal sindacato FAISA-CISAl per 24 ore e riguarderà Milano, l’intera Lombardia e Bologna. In questo caso però si conoscono gli orari delle fasce garantite: da inizio servizio diurno alle ore 8.29 e dalle. 15.00 alle 17.59. Sono quindi a rischio le corse in partenza tra le 8.30 e le 14.50 e tra le 18.00 e la fine del servizio.

Il 6 novembre funzioneranno invece regolarmente tutti i mezzi ATM e le ferrovie suburbane Trenord.